Parolacce in tv, Lucia Annunziata rischia un esposto ad Agcom
Dopo la gaffe della giornalista, l'Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha chiesto l'intervento dell'Autorità per le Comunicazioni.
Non si placano le polemiche riguardo alla brutta pagina di televisione andata in scena in casa Rai domenica 19 marzo: dall’uscita a dir poco agghiacciante di Vittorio Sgarbi a Domenica In, nella quale sosteneva che "Quelle del 2000 sono tutte tr**e" di fronte alla figlia Evelina (nata in quello stesso anno), alle battute decisamente mal riuscite di Claudio Lippi a Da noi…A ruota libera, che gli sono costate accuse di razzismo e omofobia, a far discutere è anche l’episodio che ha coinvolto Lucia Annunziata a Mezz’ora in più.
La gaffe di Lucia Annunziata
La giornalista era impegnata in una discussione con la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella a proposito di un tema molto caldo di questi ultimi giorni, i diritti delle famiglie omogenitoriali, sui quali la ministra difendeva ovviamente la posizione del Governo Meloni. "Stiamo parlando di una scelta ideologica, ed è legittimo. Questo si può fare senza surrettiziamente, mi perdoni, senza chiudere in Commissione del Senato le politiche europee per poi bloccare la trascrizione dei certificati di nascita dei figli già nati",ha detto Lucia Annunziata, prima di sbottare: "Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi, caz**o!". Immediatamente, la conduttrice si è resa conto di aver utilizzato un’espressione inappropriata, portandosi le mani alla bocca: "Oddio! Scusate! Chiedo perdono ai nostri telespettatori". Evidentemente, però, per alcuni spettatori le sue scuse non sono bastate, tanto che è stato richiesto l’intervento di Agcom.
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Entra nel canale WhatsAppL’intervento dell’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi
A chiedere che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni intervenga sulla vicenda è l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi, che ritiene eccessivo e volgare il linguaggio utilizzato da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più. "In un programma di informazione della rete pubblica, dove sono presenti ospiti istituzionali e rappresentanti di Governo e Parlamento, non è tollerabile l’utilizzo di linguaggi scurrili", ha spiegato l’associazione in un comunicato diffuso da Adnkronos. "I termini utilizzati da Lucia Annunziata nel suo sfogo sono forse più adatti a trasmissioni trash come il Grande Fratello, e oltre ad essere inopportuni potrebbero rappresentare una violazione delle norme che regolano il servizio pubblico radiotelevisivo". L’associazione chiede dunque l’intervento di Agcom, a cui ha presentato un esposto in cui chiede di aprire un’indagine per verificare se il linguaggio di Lucia Annuziata in una trasmissione di informazione rappresenti o meno una violazione delle normative.