Accusa molto seria contro Amici: cosa sta succedendo
Dopo lo scandalo di Capodanno, nuova tegola: Luca Jurman, ex insegnante del talent di Maria De Filippi, denuncia che alcune esibizioni non avvengono dal vivo
Come se il caos mediatico che sta travolgendo Amici di Maria De Filippi a causa del Capodanno-gate non bastasse, il talent show di Canale 5 è ora al centro di una nuova polemica. A sollevarla questa volta è Luca Jurman, ex insegnante di canto del programma, che con un video pubblicato sui social si è scagliato contro la trasmissione e, in particolare contro alcuni dei cantanti in gara.
Luca Jurman e la polemica sul playback ad Amici
Il musicista ha aperto il video con una domanda: "Ma i cantanti di Amici cantano in playback?". La risposta, secondo lo stesso Jurman, è sì. Quest’ultimo ha poi spiegato come è giunto a questa conclusione, esprimendo tutta la sua delusione per quanto ha scoperto. L’ex professore ha raccontato di aver assistito all’esibizione di Federica (andata in onda nella puntata dell’8 gennaio) mentre era in live su Twitch, dove stava appunto commentando la puntata del talent show. Mentre ascoltava la concorrente, in gara per il serale, qualcosa non l’ha convinto: "Mi sono insospettito, per mia sensibilità ed esperienza di ascolto. Sentivo la voce troppo compatta e precisa, come masterizzata. Così ho pensato subito che cantasse in playback".
Quello di Jurman, a quanto pare, non era solo un sospetto dato dalla sua competenza in fatto di musica. Ha avuto anche una prova: "Dopo la live mi è arrivata una notifica su Twitch: avevo ascoltato un brano distribuito già dal giorno prima. Era il file del brano già in commercio". L’ex insegnante di Amici ha poi spiegato che, in alcuni casi, è possibile che le esibizioni non siano dal vivo, ma deve esserci una giustificazione: "Se uno sta male ci può stare. Ma non nel concorso per il serale. Avrebbero potuto dichiararlo, visto che c’erano dei giudici a valutare le performance dei ragazzi. Come se per la danza si giudicasse un video promo di un balletto".
