Lorenzo Biagiarelli dà buca a È sempre mezzogiorno: "Ha deciso di stare a casa"

Oggi, nel cooking show di Rai 1, lo chef era assente e Antonella Clerici spiega: "Sapete che è stato coinvolto in questo fatto di cronaca", riferendosi alla morte di Giovanna Pedretti.

Fonte: iPa

"Lorenzo ha deciso di stare a casa in questo momento e sarà con noi nei prossimi giorni". Apre con questo annuncio di Antonella Clerici la puntata odierna (15 gennaio) di È sempre mezzogiorno. La conduttrice del cooking show ha spiegato che lo chef Biagiarelli non sarebbe stato presente a causa del suo coinvolgimento (marginale) nella triste vicenda di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole a Sant’Angelo Lodigiano, trovata morta ieri, domenica 14 gennaio 2024, nel fiume Lambro.

La donna, 59 anni, era salita alle cronache per la sua risposta a una recensione omofoba e abilista di alcuni clienti, che si lamentavano di aver mangiato accanto a una coppia omosessuale e una persona disabile. Da più parti la reazione di Pedretti è stata oggetto di apprezzamenti, mentre per altri il tutto era stato montato ad arte. Il primo a insinuare il dubbio che il feedback degli avventori e la conseguente risposta di Pedretti fossero poco veritieri, è stato proprio Lorenzo Biagiarelli, che ora si trova al centro di una bufera mediatica, criticato da chi sostiene che le sue insinuazioni (vere o meno) abbiano innescato un vortice che ha portato la donna a un gesto estremo (ancora non accertato dagli inquirenti).

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Lorenzo Biagiarelli assente a È sempre mezzogiorno a causa della bufera sulla morte di Giovanna Pedretti

Assente giustificato per Lorenzo Biagiarelli nella puntata di oggi, lunedì 15 gennaio, di È sempre mezzogiorno. Antonella Clerici ha aperto il consueto appuntamento con il cooking show dando la notizia:

Non c’è Lorenzo. Sapete che è stato coinvolto in questo fatto di cronaca di cui tutti parlano. Ha deciso di stare a casa in questo momento e sarà con noi nei prossimi giorni.

Lo chef, infatti, si trova nell’occhio del ciclone del web, a causa dei suoi commenti sulla veridicità di un post di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, famosa per la sua risposta a una recensione omofoba. Per Biagiarelli la cosa suonava molto come fake e aveva pubblicato i suoi dubbi sui social, dopo aver contattato la 59enne, la quale è stata raggiunta anche dal Tg3. Ora la donna è morta, il suo corpo è stato ritrovato nel fiume Lambro, e in molti sostengono che, se si appurasse il suicidio, questo sia frutto di una forte pressione mediatica, e ritengono lo chef di casa Clerici in parte responsabile.

"Spero farai una riflessione su chi ti abbia autorizzato a chiamare quella donna, su quanto persone ‘normali’, pur se sbagliano, possano reggere il peso di uno shitstorm scatenato da persone che hanno i tuoi numeri e quelli della tua compagna. Di fronte a una vita spezzata, interrogatevi, interroghiamoci"; "Dovrebbero indagarti per istigazione al suicidio. Hai dato il tuo grosso contributo in questa morte". E ancora: "Oggi quella donna è stata trovata morta. Se si accertasse che si è suicidata, come ti sentirai? Detto bello chiaro, esiste un limite tra cercare la verità e infierire. E questo rigirare il coltello nella piaga (ma poi, perché? Per dimostrare che una poveraccia ha mentito per avere un po’ di attenzione e magari rilanciare il suo ristorante? Ma a chi frega? Chi ha danneggiato?) è solo bullismo". Questi solo alcuni dei commenti sotto ai post di Lorenzo Biagiarelli su Instagram.

La risposta di Lorenzo Biagiarelli a chi lo ritiene responsabile della morte di Giovanna Pedretti

Mentre gli inquirenti continuano a indagare per scoprire se Giovanna Pedretti si sia suicidata o meno, Lorenzo Biagiarelli si difende dall’odio social che lo vorrebbe responsabile: "Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna, e il mio pensiero va alla sua famiglia". E aggiunge:

Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social’ dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza. Vi invito solo, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità.

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