Lo Stato delle Cose, caos da Giletti: Scarpinato irritato e Tardelli non si espone. È polemica sui social: "Lo ha zittito"
Nella puntata del 21 ottobre l'argomento principale è la criminalità organizzata nella politica e nello sport, e tra gli ospiti ci sono l'ex magistrato e l'ex calciatore
Roberto Scarpinato, ex magistrato, attualmente senatore e membro della commissione parlamentare antimafia, è stato ospite del programma condotto da Massimo Giletti Lo Stato delle Cose, andato in onda su Rai 3 lunedì 21 ottobre 2024. Durante l’intervista, il conduttore ha chiuso l’intervento in maniera frettolosa proprio nel momento in cui si parlava delle intercettazioni e di un possibile conflitto d’interesse con l’ex pm di Palermo Gioacchino Natoli, ma vediamo insieme cosa è successo nel corso dell’intervento.
Lo Stato delle Cose, puntata 21 ottobre 2024: cosa è successo
Roberto Scarpinato è nello studio di Massimo Giletti per difendersi da quanto trapelato negli ultimi giorni sulle pagine del quotidiano La Verità circa l’esistenza di alcune intercettazioni di colloqui che sarebbero avvenuti tra l’ospite e l’indagato Gioacchino Natoli, e proprio mentre parlano di "conflitto di interesse" il conduttore chiude l’intervista. Tutto inizia con una domanda del conduttore: "Secondo lei, La Verità ha mentito?". Scarpinato risponde: "Fa credere cose che non sono vere, perché io e Natoli su cosa dovremmo esserci messi d’accordo?". Giletti insiste: "Nemmeno un conflitto di interessi ci può essere stato tra lei e Natoli? Lo chiedo come fossi l’avvocato del diavolo".
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Entra nel canale WhatsAppL’ospite svela: "In conflitto di interessi in questa commissione c’è". Il conduttore chiede: "Ma quindi è di altri, dice lei", e Scarpinato inizia a spiegare che "Un conflitto di interesse…", ma proprio sul più bello Giletti lo blocca in maniera nemmeno tanto elegante: "No, no, non mi interessa… devo passare a un’altra pagina". L’ex magistrato però non ci sta: "E se lei però non mi fa parlare sul…". "Io l’ho fatta parlare molto", ribatte il presentatore, al quale il politico risponde: "sul conflitto di interesse, che è mio, però no". Scarpinato prosegue con la spiegazione: "Il conflitto di interesse è nei componenti di questa commissione che sono stati amici solidali di tutti i politici collusi con la Mafia che io ho fatto condannare. Il conflitto di interesse…". Anche in questo caso viene interrotto da Giletti, il quale dichiara: "Basta, la devo fermare perché ho un’altra pagina. Abbiamo parlato molto, penso che lei abbia chiarito la sua posizione. Grazie per essere stato qui con noi". Scarpinato non la prende benissimo, soprattutto quando il conduttore si alza dalla sedia per cambiare argomento: non si lamenta, ma lo sguardo irritato non mente.
Nel frattempo, sui social media non mancano le reazioni: "Ma un ex magistrato oggi politico deve andare da Gilletti a difendersi? Uno fa una denuncia oppure si fa sentire in commissione Antimafia, non cerca di giustificare in TV", "Aaahh quindi tutto questo bordello perché Scarpinato non vuole che si utilizzino le intercettazioni mentre parla dei nipotini…", "Il conflitto d’interesse CHI LO HA? Ma come, il grande giornalista d’inchiesta zittisce l’intervistato proprio mentre sta dicendo l’unica cosa interessante?".
Lucci e la curva del Milan allo stadio: Tardelli non si espone
Non solo Roberto Scarpinato: dopo la suddetta intervista, si passa a parlare di Luca Lucci, l’uomo che controlla tutta la curva del Milan allo stadio. Il dibattito vede in studio anche l’ex campione del mondo Marco Tardelli. Nel corso del servizio, parlando di un’intercettazione che riguarda anche ‘Ndrangheta, Massimo Giletti chiama in causa l’ex calciatore, che però non si espone sull’argomento e, perplesso, dice: "Che punto interrogativo vuole sollevare? Perché qui stai parlando di qualcosa per cui ci sarebbe bisogno di un carabiniere, non di un calciatore come me. Io qua non c’entro niente. Cosa ti aspettavi da me?" Giletti risponde: "Quello che sei, uno che dice la verità. È quello che hai sempre fatto nella vita, anche come calciatore. Non ti sei mai tirato indietro e di capire con te il livello di criminalità a cui siamo arrivati oggi nel silenzio totale, perché alla fine l’unica squadra che ha pagato in questo caso è la Juventus".
Anche in questo caso non mancano commenti sui social: "Fra poco Tardelli butta un fumogeno per scappare via", "Il povero Tardelli non c’entra niente lì", "Tardelli non si espone. Paura eh?"