Lo Stato delle Cose, scontro durissimo tra Bandecchi e Gomez. Giletti sbotta e il web fischia: “La noia”

Nella puntata del 18 novembre tra gli ospiti c'è il sindaco di Terni, pronto a parlare degli eventi che nell'ultimo anno lo hanno visto coinvolto.

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nella nuova puntata de Lo Stato delle Cose, in onda su Rai Tre lunedì 18 novembre 2024, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi è ospite di Massimo Giletti per parlare di politica, dopo le ultime elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna, ma anche per parlare degli ultimi eventi alquanto movimentati che lo hanno visto protagonista nell’ultimo anno. In studio, insieme all’uomo, anche Jasmine Cristallo, Flavia Perini e Peter Gomez, quest’ultimo presente tramite video collegamento. Vediamo insieme cosa è successo durante la puntata del 18 novembre de Lo Stato delle Cose.

Lo Stato delle Cose, puntata 18 novembre 2024: cosa è successo

Il dibattito, che si fa sempre più caldo man mano che passa il tempo, inizia con il risultato delle ultime elezioni regionali in Umbria e la politica Jasmine Cristallo (PD) che lo critica per il suo atteggiamento un po’ troppo sopra le righe: "Lei ha questo modo di porsi che la porta a essere sempre eccessivo, a non aver alcun senso della misura ed è una cosa molto grave". Il sindaco di Terni non ci sta e, stizzito, ribatte: "Noi non ci conosciamo. Le posso assicurare che io ho dei limiti estremamente precisi. Mi sembra invece che dall’altra parte molti non ne abbiano. A volte sento cose talmente violente nei miei confronti da parte di persone sconosciute e mi pongo la domanda ‘come mai?’ Lascio che sui social la gente mi insulti perché credo fortemente nella democrazia". Bandecchi aggiunge: "Detto questo, non mi risulta di aver mai messo un dito addosso a nessuno. Non ho denunce per percosse". Ma Massimo Giletti interviene: "Beh… dopo la pubblicità rimandiamo il momento in Consiglio Comunale, forse addosso non gliele ha messe ma ci è andato vicino eh". Alle sue parole Bandecchi risponde: "Mi scusi ma la vita è fatta di fatti concreti! Io non l’ho toccato con un dito".

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Alla discussione si aggiunge Peter Gomez de Il Fatto Quotidiano, il quale dichiara: "Come i miei genitori, per che quelli di Bandecchi gli abbiano detto che non si dicono parolacce, non si insultano le persone e che gli abbiano spiegato che quando si ricopre una carica elettiva va ricoperta con disciplina e onore, perché il nostro comportamento serve per esempio rispetto a quello degli altri cittadini. Io mi permetto di criticare solo il suo comportamento pubblico che trovo profondamente maleducato e cafone". Non manca la risposta del diretto interessato: "Ma non si permetta! Il cafone è lei che non mi conosce e prende solo le mie risposte mancando alle domande che fanno gli altri o alle cose che dicono, quindi lei è un grande cafone! Deve imparare a leggere le cose completamente. Lei mi chiama cafone e io dovrei stare zitto?!". Ma Gomez gli ricorda: "Lei ha sputato acqua verso un cittadino e non la stava nemmeno insultando". Bandecchi, nervoso, risponde: "Mi risultava fosse un giornalista intelligente. Lei parla senza conoscere i fatti, rischia di fare una brutta figura!"

Lo Stato delle Cose: Bandecchi si difende ma Massimo Giletti non ci sta

Dopo la pubblicità, Massimo Giletti introduce il nuovo argomento dicendo: "Bandecchi, me lo consenta, a volte a lei parte un po’ l’embolo…". Poi viene mostrato il video di quanto accaduto in Consiglio Comunale e il conduttore afferma: "Lei dice che non perde la brocca, però in questo caso un po’ sì. Io mi vorrei soffermare sul linguaggio usato per parlare del comportamento degli uomini con le donne". Flavia Perini, anche lei ospite in studio, commenta: "Il linguaggio adottato da Bandecchi disturba. Mio padre era un uomo di destra ma se qualcuno a casa nostra avesse detto una frase come ‘è normale guardare il cu*o delle donne e poi magari può pure trom*are’, gli avrebbe detto di accomodarsi fuori. Figuriamoci se uno lo dice in un Consiglio Comunale". Il diretto interessato spiega: "In quel periodo c’era stato l’omicidio della Cecchin (Giulia Cecchettin, ndr). Per me, se c’è un motivo per dare la pena di morte a qualcuno è proprio il femminicidio. C’era una mozione al riguardo, ma poi è scattata la parolina magica: ‘È Bandecchi il problema’. Ma non potevo esserlo, perché non mi risulta di avere 10 denunce per violenze alle donne. Ho preso molti schiaffi dalle donne, ma non ne ho mai dato uno. La frase vera era: ‘Un uomo non ammazza le donne, se lei non vuole stare con lui, l’uomo torna a casa. La accompagna, aspetta che il portone si chiuda e poi torna a casa sua". "Però lei adesso l’ha detta meglio", ribatte la Perini prima di ascoltare la risposta di Bandecchi: "Scusi ma lei vuole spiegazioni. Alla ventesima volta che dall’altra parte c’è un interlocutore che non vuole capire, devo usare altre parole. Le assicuro che il suo babbo mi avrebbe tenuto in casa!".

Le polemiche sui social

La discussione a Lo Stato delle Cose accende gli animi anche degli utenti social, dove non mancano le polemiche: "La noia", "Bandecchi non capisce che quali che siano i fatti ai quali reagisce, i suoi modi, toni e parole sono incompatibili con il ruolo che ricopre e vorrebbe ricoprire", "Le faccine che fa Bandecchi in piena difficoltà disintegrato da una donna", "Capito per caso su Rai 3 e sento Bandecchi: ‘Io non sono l’uomo che ha ucciso la Cecchin’", "D’altra parte se non ci fosse gente come Bandecchi come farebbe Crozza a sopravvivere?", "Ma com’è a modo stasera il Bandecchi…amante dei metodi democratici, si dice; con quell’aria francescana fa quasi dimenticare gli sputacchi che rivolse ad un cittadino che lo contestava…", "Seriamente?".


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