Lo stato delle Cose, Imane Khelif ‘perdona’ Angela Carini e Giletti fa arrabbiare il web: “Che brutte domande”

Nella puntata dell'11 novembre la pugile si difende da accuse e offese a lei rivolte dalle Olimpiadi di Parigi in avanti, mentre Luxuria s'infuria in diretta

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Accolta da un fragoroso applauso, Imane Khelif, medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, è ospite di Massimo Giletti a Lo Stato delle Cose, il programma in onda su Rai 3 lunedì 11 novembre 2024. "C’è molto affetto per lei in Italia": sono queste le parole usate dal conduttore prima di iniziare l’intervista, ma vediamo insieme come la pugile si è difesa da tutte le polemiche che in passato e di recente l’hanno travolta.

Lo Stato delle Cose, puntata 11 novembre 2024: cosa è successo

L’intervista comincia con Massimo Giletti che chiede a Imane Khelif il motivo per cui ha scelto di raccontare la sua storia in Italia quando tutte le televisioni la vorrebbero come ospite: "Grazie per avermi invitata. Io sono molto fiera di essere qua in Italia. Sono venuta perché ho visto che molte persone mi hanno sostenuta: gran parte della popolazione italiana era dalla mia parte durante tutta la campagna d’odio. Quindi sono qui per ringraziare e per la lunga amicizia tra l’Algeria e l’Italia. È un programma sociale e molto amato. Ho visto qualche puntata de Lo Stato delle Cose e ho visto te, Massimo Giletti, sei un giornalista particolarmente bravo". Il conduttore la ringrazia e poi sottolinea: "Fa sempre piacere, poi detto da una campionessa olimpica".

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Imane racconta come è nata la sua passione per la boxe e poi spiega cosa è accaduto quando l’hanno esclusa dalla "Coppa del Mondo del 2023" ed è stata costretta a rinunciare alla finale: "Una volta superata la semifinale sono stata esclusa senza che ci fosse una motivazione ufficiale, non c’era nulla di certo. Mi hanno solo detto che avevano fatto degli esami nei giorni precedenti all’incontro, ma io volevo chiarimenti. Non ho visto questi esami, nemmeno dopo l’esclusione. Mi hanno chiesto di firmare un pezzo di carta in cui dichiaravo che non avrei gareggiato. Era tutto surreale, non riuscivo a crederci: essere in finale e non avere la possibilità di gareggiare. Io stavo sognando la medaglia d’Oro e poi tutto è svanito, ero scioccata. Gli esami erano molto generici e quindi la Federazione algerina ha fatto appello, ma soprattutto abbiamo visto che la Federazione Internazionale ha perso di credibilità". A questo punto il conduttore la interrompe per porre una nuova domanda, ma la Khelif, in maniera gentile, ribatte: "Risponderò alla domanda, ma prima vorrei concludere il discorso", e poi aggiunge che nello stesso giorno in cui hanno fatto ricorso c’è stata una nuova votazione: "Se tutto fosse avvenuto in maniera regolare, per quale motivo avrebbero dovuto indire nuove votazione per escludermi? Non c’è nessun articolo nel Codice costituzionale che giustifichi la mia esclusione. Tutto è stato fatto in modo casuale, senza una vera motivazione", dice l’ospite.

Per quanto riguarda il livello di testosterone, Imane chiarisce: "Posso assicurarvi che io sono sempre molto attenta ai miei ormoni. Noi prendiamo tutte le precauzioni affinché rientrino nei parametri. Nessuno ha mai avuto nulla da ridire al riguardo. Io sono dalla parte della commissione medica che provvede a fare i controlli". Poi Giletti mostra un video dell’incontro con Angela Carini e la pugile commenta: "Io la conoscevo, mi sono allenata con lei. È un’amica. Non voglio prendermela con la Carini, perché resta una pugile, una giovane ragazza. Io ce l’ho con le persone che hanno fatto pressione su di lei perché si comportasse in quel modo. Non credo che lo abbia fatto di sua spontanea volontà. Ne sono assolutamente sicura. Anche la Federazione Internazionale di Boxe ha parlato di questa pressione esterna da lei subita e voglio ringraziarli per la totale trasparenza al riguardo." Giletti insiste: "Ma le ha fatto male questa scelta della Carini?", e lei spiega: "All’inizio avrei voluto avere un incontro normale con lei, ma dopo aver visto la situazione sul ring sono rimasta dispiaciuta. Nessuna pugile può essere felice in questa circostanza. È stata una farsa, ma non voglio prendermela con lei. Dopo quanto accaduto, non ho sentito Angela Carini, però ho visto il video che ha fatto in cui mi chiede scusa e naturalmente le ho accettate. Resta una sorella, un’amica. Nello sport è così, può capitare."

Su richiesta di Massimo Giletti, Imane si rivolge direttamente ad Angela Carini: "Senza dubbio, voglio mandarle un messaggio. Tu sei un’amica e resti tale. Le tue scuse sono state accettate dal profondo del mio cuore. Ti auguro ogni successo. Le persone in certi casi possono sbagliare ma quello che importa è imparare dai nostri errori". Il conduttore poi si sofferma su quanto detto dalla premier Giorgia Meloni: "Dice che chi ha caratteristiche genetiche diverse dal mondo femminile non dovrebbe essere ammesso alle gare tra donne perché non ha le stesse armi. Lei cosa pensa?", le chiede. La Khelif risponde: "Non ho sentito questa dichiarazione della Presidente del Consiglio, ma ho notato che molti politici e Presidenti di diversi Paesi parlano senza avere una fonte ed è veramente strano dire certe cose senza avere nulla di concreto".

Poi Massimo Giletti le domanda se ha denunciato il giornalista francese che ha diffuso la notizia dell’esistenza di presunti referti medici che attesterebbero il suo essere un uomo: "Addirittura parla di un pene, va anche nell’intimità, nella morbosità della cosa", sottolinea il conduttore. La risposta di Imane è fulminea: "Sì, ho visto l’articolo. I miei avvocati mi hanno avvisato di questa vicenda e abbiamo subito provveduto ai passi legali necessari. Ci vedremo in tribunale, ma non possiamo aggiungere altri dettagli perché la causa è ancora in corso. Il successo ha i suoi nemici. Partiremo con una denuncia al giornalista che cercava un po’ di fama. Io credo che faccia certe cose un po’ per invidia e un po’ perché odia il successo. Stiamo parlando di un algerino con cittadinanza francese, quindi penso che provi odio per il suo Paese d’origine e che lo abbia sfogato su di me. In ogni caso ci vedremo in tribunale. Qualsiasi persona che si ritrova a combattere contro il bullismo ha difficoltà a vincere, ma ho imparato molto da questa esperienza". Infine, il conduttore chiede all’ospite di dire qualcosa a chi sostiene che lei sia un uomo e Imane dichiara: "Gli dirò che io sono una medaglia d’Oro! Voi potete parlare, chiacchierare, ma ricordate che Imane Khelif c’è!"

Lo Stato delle Cose: Vladimir Luxuria vs Mauro Mazza

Subito dopo l’intervista a Imane Khelif entrano in studio Vladimir Luxuria e il giornalista Mauro Mazza. La prima a parlare, dopo la visione del video in cui Trump parla della pugile come fosse un uomo, è l’ex conduttrice de L’Isola dei Famosi, che sottolinea: "Imane è algerina e purtroppo lì l’omosessualità e la transessualità sono reati, quindi lei non avrebbe potuto fare la transizione, cambiare il genere o il nome in Algeria. A me piacerebbe che Imane diventasse una bandiera per lottare contro ogni pregiudizio anche in Algeria, dove le persone come me vivono male". Mazza ribatte: "Se fosse nata in qualunque Paese d’Europa, da tempo si chiamerebbe Giuseppe, Antonio, Giovanni… Avrebbe completato quella transizione che la natura invece ha lasciato a metà. Essendo nata in Algeria, è rimasta lì, non ha potuto andare avanti e questo è un problema che riguarda una minoranza… Lei dice di essere donna, ma lo fa perché nasce culturalmente e geneticamente in un Paese in cui non è stato possibile fare la transizione". Luxuria non ci sta e sbotta: "Imane è donna! Non avrebbe potuto fare il cambio. L’Algeria non l’avrebbe assunta come bandiera! Su quali basi dice che Imane non è donna? Che documenti ha?". Il giornalista dichiara di non avere "documenti in mano" e poi cita il duro provvedimento della Federazione Internazionale di boxe, ma la conduttrice lo interrompe e risponde a tono: "Umar Kremlëv, il presidente dell’Iba, l’associazione che ha detto che lei ha i cromosomi XY, probabilmente è abituato alle donne russe, quelle alte, smaltate, coi tacchi, uno stereotipo femminile che va benissimo, ma ogni donna è libera di essere donna anche se androgina, se non mette i tacchi, se ha un aspetto più maschile. Non è meno donna per questo!"

Le reazioni sui social tra critiche e apprezzamenti

Sin dall’inizio della polemica alle Olimpiadi di Parigi 2024, i social sono divisi, e anche in questo caso non sono mancate le offese: "…tipico mento femminile…", "No ma questo è proprio masculo, non c’è dubbio", "Si vede benissimo che Imane Khelif è una donn*", "Opinione personale, che ca**ata di trasmissione col ragazZO pugile , non ti guardo, spippolavo ma cambio subito". Altri utenti invece criticano la gestione dell’intervista da parte di Massimo Giletti: "Che brutte domande, mal poste". Sul web le critiche sono rivolte anche al giornalista Mauro Mazza: "Ma cosa sta dicendo Mazza?!", "Inascoltabile", "Non ha ascoltato l’intervista di Imane Khelif e sta riprendendo tutte le panzane e gli stereotipi su di lei appena smentiti".

Una parte d’Italia, però, ha apprezzato il suo intervento tanto quanto la sua sportività: "Questa ragazza, questa grande campionessa, mi è molto simpatica e la stimo molto per la capacità e la forza che ha avuto di resistere a tutte quelle vergognose, stupide e odiose polemiche", "Ondate e ondate di fango. Tanto equilibrio e chissà quanta forza per restare in piedi. Davvero da ammirare", "Che bel viso Imane, e che bella testa, che cuore, grande intelligenza", "Molte persone avrebbero tanto da imparare da Imane Khelif", "Non avevo idea della persecuzione a cui è sottoposta Imane Khelif; forse perché è bella, intelligente e fortissima nel suo sport? O perché non corrisponde ai canoni di femminilità che qualcuno pensa di aver stabilito?", "Imane Khelif è un bell’esempio sia sportivo che personale", "Grandissima donna Imane Khelif! Una persona piena di umanità, di dolcezza e di comprensione. Ti auguro ogni bene".

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