Le Iene, top e flop: Maria De Filippi come Mattarella, sorpresa per Asia in lotta contro tumore e hater

Il meglio e il peggio della puntata dello show di Italia Uno di martedì 21 maggio: dal monologo potente di Giuliano Peparini al tenero audio di "Queen Mary".

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Anche nella puntata de Le Iene, andata in onda martedì 21 maggio su Italia1 e condotta da Veronica Gentili e Max Angioni, il pubblico ha potuto seguire servizi di inchiesta e approfondimento molto interessanti, intervallati anche da pezzi di comicità sferzante e dai monologhi di ospiti in studio. Vediamo le cose migliori e quelle più discutibili con il top e flop della puntata.

Le Iene, puntata del 21 maggio 2024: i top

Super Top alla storia di Asia, al coraggio, al sorriso, all’ironia, al coraggio di questa ragazzina che è una forza della natura e anche al messaggio di Maria De Filippi che le strappa un enorme sorriso. D’altronde, le aveva già fatto i complimenti per la sua forza sui social l’account del Quirinale, ovvero il Presidente della Repubblica con un messaggio di sostegno e stima, ma vuoi mettere il messaggio di Maria? Asia è una ragazzina napoletana che ha da poco compiuto i 14 anni e sta combattendo contro un tumore al rene. Per questa battaglia ha dovuto affrontare le terapie necessarie presso l’ Ospedale Santobono e ora porta i segni della chemio. Un fazzoletto le copre il capo senza capelli, le sue giornate sono state segnate da ricoveri e convalescenze e, come tutti i suoi coetanei, anche Asia ha trovato un modo per evadere con i social. Finché, anche lei non si è imbattuta negli odiatori online, pronti a insultarla e a riservarle cattiverie inumane. L’inviato delle Iene, Gaetano Pecoraro, le chiede come abbia reagito: "Essendo autoironica mi sono messa a ridere, e mi sono messa ancora più a ridere pensando che lo fanno con l’anonimo". E ancora, perché lo fanno secondo Asia? Sono frustrati". Ecco, poche risposte che danno l’idea dell’intelligenza e della forza di questa ragazzina che ha colpito pure il Quirinale. L’ospedale ha postato sui suoi social un video della ragazza che suona il piano e sotto quel video è arrivato il commento di sostegno dell’account ufficiale del Presidente della Repubblica, lei racconta di quando l’ha visto: "Sono rimasta spiazzata, c’era mamma che tremava". Sul Presidente Mattarella dice: "Mi farebbe piacere se un giorno ci incontrassimo, lo vorrei conoscere, per una chiacchiera". Ma dopo il Presidente della Repubblica arriva, via Iene, un altro messaggio per Asia, quello di Maria De Filippi, di cui la ragazza è fan: "Ciao Asia, volevo dirti che so che sei forte, che so che suoni il pianoforte", dice il vocale inviato dalla conduttrice, mentre la ragazza ascolta felice e sorpresa: "So che hai parlato di te sui social e che ti hanno scritto brutte cose. E’ capitato anche a me. Purtroppo deficienti in giro sono tanti, non devi fermarti devi solo provare a ignorarli. Un grande abbraccio, un grande bacio e in bocca al lupo per tutto, forza eh". La reazione di Asia: "Che bello ma non ci credo! " E poi risponde: "In molti mi hanno consigliato di cancellarmi dai social, ma non lo farò, perché devo limitarmi io?". Super top

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Giuliano Peparini. Un Top se lo merita anche il monologo del coreografo Giuliano Peparini, dedicato al lato oscuro della danza. Non tutto è oro quello che luccica, nemmeno sul palcoscenico o dietro le sue quinte. Peparini è tornato su un tema già affrontato qualche giorno fa durante l’inaugurazione della sua Peparini Academy a Roma, sottolineando anche il suo impegno per cambiare molte cose che non vanno nel suo mondo e su cui, per molto tempo, ha resistito un silenzio che ha contribuito ad alimentare e a rendere sistemiche certe storture. "La danza ha un lato oscuro, antico, di cui non si parla mai e anche per questo è riuscito a sopravvivere", dice Peparini. "Un mondo di violenze fisiche e alimentari, io le ho vissute sulla mia pelle quando venni scartato dal teatro dell’opera dove mi dissero che la danza non era proprio il mio mestiere: ero troppo grasso, dovetti lasciare l’Italia. Ma da giovane ho dovuto sopportare anche situazioni che intuivo essere sbagliate ed erano tuttavia normalità, come l’insegnante che ti chiede di discutere della lezione mentre fa la doccia, completamente nudo. Noi dobbiamo tutelari i ragazzi, proteggerli, aiutarli ad aprire gli occhi e spiegare loro che hanno il diritto a dire di no, che la danza può essere inclusiva perché ci sono ruoli per tutti, anche per chi ha disabilità o un fisico non conforme, che la danza può e deve essere uno spazio sicuro."

Flop

Mettiamo nei flop per un motivo specifico un passaggio particolare del perfetto servizio di Roberta Rei, dedicato alla storia della donna che ha denunciato uno stimato primario del Policlinico Gemelli di Roma da cui avrebbe subito violenza sessuale. Il medico si dice innocente, rigetta ogni accusa e, riporta il servizio, ha scelto la via del patteggiamento. La donna nella sua intervista spiega che una delle cose che le ha fatto più male nella sua vicenda, è che né la struttura, né l’Università Cattolica, dove il medico insegna, né l’ordine dei medici abbia detto una parola sull’accaduto, semplicemente ignorandolo. Ma la cosa che lascia più attoniti è un’altra. Roberta Rei a un certo punto chiama una referente del Re.Vi.Ge, che, secondo quanto riporta il servizio, sarebbe il comitato nato un anno fa all’interno dell’ospedale Gemelli "con lo scopo di dare risposta e sensibilizzare sulla violenza di genere". La giornalista chiede a questa referente se il comitato di cui fa parte, nato per intervenire e sensibilizzare sulla tematica all’interno del policlinico, abbia intenzione di fare un comunicato, o comunque dire qualcosa su una notizia che coinvolge la struttura. La referente risponde che non può parlare perché non è sicura dell’identità di chi è dall’altra parte del telefono, e poi aggiunge netta: "mi sta facendo delle domande a cui non risponderei ad ogni modo, perché abbiamo il segreto professionale", il che non si capisce cosa ci azzecchi rispetto all’intenzione o meno di fare un comunicato, sempre in quanto comitato non in quanto singola persona, sulla questione. La cosa fa nascere diverse riflessioni visto che comitati e organi come questi, o quanto meno persone individuate come referenti sul tema, sono presenti all’interno di tutte le grandi aziende pubbliche e private, anche perché finalmente ci sono norme che spingono a che ciò succeda. Ma se poi le loro funzioni rimangono solo delle belle intenzioni e tutto si ferma alla forma e neanche in una situazione-tipo in cui servirebbe dire qualcosa, qualsiasi cosa, chessò, per rassicurare le altre pazienti, per esempio, che la struttura è un posto sicuro da questo punto di vista, e neanche in questo caso si interviene, ci si chiede a cosa servano. E ci si chiede anche se le persone che sono dentro tutti i "comitati aziendali sulla violenza di genere" d’ Italia, abbiano la formazione e ancor prima la sensibilità giusta per occuparsi di questo tema. In questo caso parliamo oltretutto di personale ospedaliero, che di base questa formazione e sensibilità dovrebbe averle, comitatino o non comitatino.

Umanamente ci dispiace molto per Francesco, anziano 79enne che è sommerso di debiti perché vittima di una truffa da parte di una bellissima ballerina di lap dance 29enne rumena (ora indagata per truffa e riciclaggio), come racconta il servizio di Filippo Roma, che torna per la seconda volta su questa storia scoprendone nuovi risvolti. E anche perché non è una storia isolata, anzi, sono in tanti gli anziani truffati in questo modo subdolo, perché fa leva soprattutto sulla solitudine e la sofferenza umana. Ma proprio perché non è un caso isolato, merita una riflessione. Una domanda viene spontanea in questa storia, non solo relativamente a Francesco ma anche a tutte le altre vittime di questa truffa da parte della stessa donna (che sono numerose). Questo signore dice di aver venduto per la sua amata due auto, la casa, la fede e altri gioielli e beni di famiglia, e di essere attualmente in debito di oltre 192mila euro con le banche e altri debitori. Un altro dice che la stessa ragazza gli ha portato via 600mila euro. Parliamo di cifre enormi, possibile che dopo aver venduto chessò la prima auto e alcuni beni, non li abbia proprio sfiorati il dubbio che non fosse l’amore l’interesse principale della ventenne, incontrata in un locale di lap dance, che Francesco (e non solo) credeva perdutamente innamorata di lui? L’amore disinteressato tra persone con grande differenza di età esiste, così come è comprensibile anche la scelta di farsi compagnia sulla base di reciproci interessi, purché gli interessi siano chiari a entrambi. Ma a volte si arriva a rovinarsi, non solo per solitudine e per la fragilità che ne deriva, ma anche per la voglia di illudersi di aver fatto veramente perdere la testa a una ragazza. Ed è anche su questa vanità che attecchiscono queste truffe.


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