Le Iene e lo speciale sul delitto di Serena Mollicone: il caso

Il 10 luglio Italia 1 propone una puntata speciale dedicata all'inchiesta sull'omicidio della ragazza di Arce, uccisa nel 2001 e ancora senza una condanna

Fonte: Ufficio Stampa Mediaset

Un caso che risale all’ormai lontano 2001, e che tutt’oggi non è ancora stato definitivamente risolto. Stiamo parlando dell’omicidio di Serena Mollicone, una delle inchieste più complesse e discusse degli ultimi decenni: 21 anni dopo la morte della ragazza, il processo è ancora in corso e i colpevoli non sono ancora stati definitivamente condannati. Il 10 luglio, proprio nei giorni in cui si stanno svolgendo le udienze nel Tribunale di Cassino, Italia 1 propone uno speciale de Le Iene dedicato proprio a questo delitto: L’omicidio di Serena Mollicone: un mistero lungo vent’anni.

La storia di Serena Mollicone

Era il primo giugno 2001 quando Serena Mollicone, allora appena diciottenne, è misteriosamente scomparsa dopo essere stata vista ad Arce, in provincia di Frosinone. Il suo corpo è stato ritrovato due giorni dopo a pochi chilometri dal paese: il primo indagato è stato il carrozziere Carmelo Belli, assolto poi da ogni accusa. Dopo ben sette anni di indagini, un altro evento ha sconvolto la cittadina laziale: un carabiniere, Santino Tuzi, si toglie la vita dopo aver raccontato agli inquirenti di aver visto in caserma una ragazza che corrispondeva alla descrizione di Serena, e di non averla più vista uscire. Nel 2011 sono stati iscritti nel registro degli indagati il maresciallo Franco Mottola, la moglie e il figlio Marco, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Con il passare del tempo, è risultato sempre più difficile venire a capo della misteriosa morte di Serena Mollicone: nel 2015 i tre sospettati hanno quindi chiesto di rivedere la propria posizione.

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Grazie all’intervento del GIP, il corpo di Serena è stato riesumato, e un’esperta ha ripetuto l’autopsia, fornendo agli inquirenti un’analisi molto dettagliata: dalla perizia è emerso che l’omicidio deve essere necessariamente avvenuto all’interno della caserma dei Carabinieri di Arce. Presumibilmente, la ragazza ha sbattuto la testa contro una porta, dopo essere stata spinta. La famiglia Mottola, però, ha nominato il criminologo Carmelo Lavorino come consulente, il quale ha tentato in ogni modo di confutare la teoria degli esperti. Nel 2019 le indagini sono state chiuse, e cinque persone sono state rinviate a giudizio: l’ex maresciallo Mottola, la moglie e il figlio con l’accusa di omicidio aggravato, il sottufficiale Vincenzo Quatrale con l’accusa di concorso in omicidio e istigazione al suicidio di Tuzi e il carabiniere Francesco Suprano accusato di favoreggiamento. Nel 2020 il GUP ha disposto il rinvio a giudizio, ma gli indagati hanno nuovamente chiesto l’intervento di Lavorino e del suo team di esperti. Oggi, nel 2022, il processo non è ancora concluso, e Le Iene tornano ad occuparsi di questo caso così complesso.

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