Le Iene il meglio dell’ultima puntata: pace fatta tra Belen e Emma
La conduttrice e la cantante filano d’amore e d’accordo durante l’ultima puntata della stagione dello show di Italia 1
Fuochi d’artificio per l’ultima puntata della stagione de Le Iene. Si inizia subito con la complicità che non ti aspetti, quella tra Belen Rodriguez ed Emma Marrone. Rilassate, sorridenti e divertite, che le ex nemiche siano diventate amiche? Forse è meglio non esagerare con le definizioni, ma di certo le due donne che si sono contese in passato il cuore di Stefano De Martino, sono apparse perfettamente serene e a loro agio a condividere il palco, e pare proprio che pace sia ormai stata fatta. Lasciatasi il passato alle spalle, con la presenza di Emma in molti interventi in studio, Belen ha potuto lanciare una puntata ricca come sempre di inchieste, interviste e servizi interessanti.
Il reportage dalle zone alluvionate, l’intervista a Coppola e i guerrieri della veggente di Trevignano
Molto toccante per il pubblico è stato sicuramente il pezzo in cui Gazzarrini, che in passato si era finto un clochard, è tornato dalla donna senza tetto, Franca, che aveva condiviso con lui, generosamente, un pezzo di focaccia. La Iena torna a cercarla per ringraziarla della gentilezza e generosità dimostrata anche in quelle difficili condizioni e soprattutto per farle la più grande delle sorprese: una casa dove potrà rimanere ritrovando la sicurezza di un tetto sulla testa. La reazione dell’anziana donna è commossa e commovente. Finalmente qualcuno si è accorto di lei e le ha teso una mano.
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Entra nel canale WhatsAppNon può mancare nell’ultima puntata di stagione anche una nuova tappa nel viaggio dentro la storia della presunta veggente di Trevignano in cui ad essere ascoltati, dopo la protagonista e il suo grande accusatore, sono questa volta i fedelissimi di Gisella Cardia, che si definiscono ‘i guerrieri della luce’ e difendono a spada tratta la donna. Il servizio finisce con un colpo di scena che lascia presagire nuovi, clamorosi prossimi risvolti.
Incredibile l’intervista al latitante Danilo Coppola, uno dei ‘furbetti del quartierino’, che tra l’affranto e l’arrabbiato, dal suo esilio dorato, si definisce vittima dei poteri forti e in un passaggio della chiacchierata con Antonino Monteleone paragona il gruppo di truffatori condannati ai partigiani, sostenendo che volevano salvare alcune importanti realtà italiane dalla longa mano straniera, cosa che avrebbe scatenato la reazione del ‘sistema’.
C’è poi il lungo reportage dalle zone dell’Emilia Romagna colpite dell’alluvione, per documentare la drammatica situazione della popolazione. "A chi nega il cambiamento climatico cosa direbbe?" Chiede l’inviato a una donna che ha perso tutto: "Che venissero qui a vedere questo", è la risposta sintetica. Uno scambio di battute che racchiude tutto il senso di questa e di molte altre tragedie che si consumano in tutto il mondo con sempre maggiore frequenza.
Non può mancare il classico servizio pre-estivo sulle concessioni demaniali delle spiagge ai balneari, una stortura tutta italiana che ha portato anche recentemente la Corte europea a bacchettare il nostro paese che non fa bandi per tali preziosissime concessioni che vengono invece al momento rinnovate automaticamente a canoni irrisori.
C’è poi la storia di una figlia allontanata a pochi mesi di età da una famiglia in cui il padre è un ex tossicodipendente, che ora però da molto tempo ha una vita diversa, anche testimoniata dai rapporti dei servizi sociali, e che però è ancora tenuto lontano, insieme alla madre e al fratello, dalla bambina che nel frattempo ha vissuto tra istituti e affidamenti.
Si torna anche a parlare dell’associazione Noi è io, una rete di complottisti che incita alla disobbedienza civile, spingendo le persone a non seguire le regole vigenti, con serie conseguenze. Il servizio è incentrato su un ragazzo suicidatosi e che seguiva tale ‘associazione’. Secondo la madre, il giovane seguiva le teorie proposte da questo gruppo e, dopo la sua morte, la famiglia ha scoperto che si è lasciato dietro una lunga scia di debiti.
C’è poi un approfondimento su un tema di cui si sta parlando tanto in questi giorni, ovvero i bias di genere degli algoritmi del web a cui vengono trasmessi stereotipi e pregiudizi a causa della minor presenza del genere femminile tra i programmatori, il che crea un’amplificazione delle diseguaglianze e delle storture nel mondo virtuale.
I monologhi: la menopausa di Paola Barale e la lezione di vita del rugby di Martin Castrogiovanni
Nemmeno nell’ultima puntata della stagione de Le Iene sono mancati i monologhi degli ospiti.
Oltre alla presenza di Emma Marrone infatti, la puntata ha visto gli interventi di Paola Barale e di Martin Castrogiovanni. Il campione azzurro ha dedicato il suo spazio a un bella riflessione sulle lezioni di vita apprese praticando il rugby, ovvero il fatto che la vita è imprevedibile, che bisogna essere sempre pronti a buttarsi e soprattutto che, se si gioca in squadra, non si è mai da soli e ci sarà sempre qualcuno a buttarsi per il compagno di squadra.
La showgirl piemontese invece, si è trovata alle prese con i messaggi degli haters, e poi ha dedicato il suo monologo a un argomento ancora percepito come tabù, di cui si parla quasi clandestinamente o non si parla proprio, ovvero la menopausa. Passaggio che riguarda la metà della popolazione mondiale, che porta qualche rottura di scatole, dice Paola Barale che quel passaggio lo ha attraversato a 42 anni, ma che, come ogni trasformazione racchiude in sé anche delle possibilità, visto che da quel momento in poi c’è ancora un bel pezzo di vita da vivere in modo pieno e soddisfacente.