Le Iene, focus sul doping nel mondo del calcio: le anticipazioni

Il 7 febbraio, in concomitanza con l'inizio di Sanremo 2023, lo show di Italia 1 va in onda con una nuova puntata: ecco tutti gli ospiti e i servizi.

Nonostante l’inizio del Festival di Sanremo 2023, nella prima serata del 7 febbraio Italia 1 non rinuncia all’appuntamento del martedì con Le Iene. Lo show rientra infatti tra i programmi di punta di Mediaset, che quest’anno ha voluto offrire al proprio pubblico una valida alternativa alla kermesse di Rai 1. Scopriamo dunque tutto ciò che ci aspetta per questa nuova puntata.

Le Iene, gli ospiti del 7 febbraio

Per la nuova puntata de Le Iene, Belen Rodriguez e Max Angioni accolgono in studio diversi ospiti speciali. Come sempre, infatti, nel corso del programma i conduttori ospitano personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della tv, del cinema, dello sport, della musica e molto altro. Tra di loro, questa sera, il cantante Fabio Rovazzi, il campione olimpico di karate Luigi Busà e lo scrittore Mattia Insolia. Tra i numerosi servizi in programma per la serata del 7 febbraio, a far parecchio discutere è quello realizzato dalla iena Filippo Roma, dedicato ad un tema delicato: l’utilizzo del doping nel mondo del calcio.

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Il servizio di Filippo Roma

Per realizzare il servizio, Filippo Roma ha intervistato numerose stelle del calcio italiano e internazionale, in particolare della generazione attiva tra gli Anni ’80 e gli Anni ’90. Le Iene hanno raccolto infatti le testimonianze di campioni quali Zdeněk Zeman, Marco Tardelli, Massimo Brambati e Dino Baggio. "Prendevamo farmaci senza discutere. Io spero di essere fortunato", ha raccontato Tardelli. La testimonianza di Brambati è davvero sconvolgente: "Ho spaventato anche mio padre una volta, dopo una partita. Quel giorno marcavo Maradona. E quando sono andato al bar a bere una cosa con lui, non riuscivo a tenere in mano la tazza perché tutto il liquido fuoriusciva, mi tremava la mano. Avevo l’occhio abbastanza vitreo e mio padre si accorse, mi chiese, però io non ebbi il coraggio di dire la verità, diciamo". Sono molti, quindi, i campioni di calcio che hanno deciso di raccontare la propria verità, aggiungendo anche che, purtroppo, molte delle sostanze in uso in quegli anni sono ancora oggi diffuse tra i giocatori.


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