La promozione di Salvo Sottile è uno “Schiaffo ai dipendenti Rai”: il sindacato protesta

Sembra che Rai abbia deciso di procedere appaltando programmi a case di produzione esterne e giornalisti controversi, tanto da scatenare le ire dei sindacati Rai

Fonte: ufficio stampa Rai

A destare un certo clamore mediatico, e non solo, è sicuramente la recente storia lavorativo del conduttore Salvo Sottile. Dopo che nei palinsesti Rai d’autunno Sigfrido Ranucci è stato sì confermato, ma non nella sua consueta fascia settimanale, dal momento che Report verrà spostato alla domenica sera, sembra ormai ufficiale come TeleMeloni intenda rimpiazzare il talk che andava in onda il lunedì sera su Rai 3, mettendo al suo posto un programma definito come "L’anti-Report", con un’impostazione completamente diversa da quella data finora, e che vedrà alla guida Salvo Sottile, che accantonerebbe quindi I Fatti vostri, condotto in coppia con Anna Falchi, per un ruolo da vero protagonista.

La promozione di Salvo Sottile

Il programma previsto per il conduttore dovrebbe contare 27 puntata da circa 100 minuti ciascuna. Altro elemento interessante è che la nuova trasmissione dovrebbe prevedere la partecipazione della casa di produzione Stand by me, andando a ricalcare un sistema molto seguito dalla Rai meloniana, cioè di rivolgersi a società esterne, non utilizzando le risorse interne e probabilmente facendo così crescere i costi di produzione. Il tutto viene ufficializzato a pochi giorni dalla chiacchierata caduta di stile del conduttore, che attraverso i suoi account social ufficiali associa al nome del partito del PD, di cui Schlein è leader, una bestemmia. L’episodio, pare, sia stato colpa di una strana svista del su collaboratore, stando alle scuse di Sottile e dello stesso social media manager, anche se non è ancora ben chiaro come si sia arrivati ad un termine così volgare partendo dal solo acronimo "PD". Sembra però che questo caso non abbia destato la minima preoccupazione tra i dirigenti Rai, neanche in termini di semplice immagine, che hanno quindi confermato velocemente la promozione del conduttore alla prima serata del lunedì.

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Le polemiche del sindacato

Alla luce dei recenti avvenimenti, sembra che il sindacato dei giornalisti Rai non abbia per niente apprezzato le ultime mosse dell’emittente pubblica, tanto da avviare attivamente una protesta, che in una nota spiega le motivazione del dissenso verso le recenti scelte della direzione: "Dopo aver liberato il lunedì sera di Rai3 spostando alla domenica Report, al settimo piano di Viale Mazzini hanno pensato bene di mettere al suo posto una trasmissione prodotta da una società esterna, una redazione a cui non mancheranno prime utilizzazioni e un conduttore, Salvo Sottile, anche lui esterno, e per di più inciampato in un brutto post sulla segretaria del Pd Elly Schlein, corredato di bestemmia, post che ha poi disconosciuto. Ma questo caso non ha creato imbarazzo ai dirigenti Rai, che adesso premiano Sottile addirittura con una prima serata: il codice etico può attendere". Poi il discorso dell’Ugsigrai si concentra proprio sulla scelta di appaltare programmi a risorse esterne: "Non è tollerabile che, con un’esposizione finanziaria di circa 600 milioni di euro, si continuino ad appaltare i programmi a società o giornalisti esterni più graditi". Nella nota chiedono poi dunque ai vertici: "Con quale motivazione sia stata spostata la messa in onda di Report. Sicuramente non per gli ascolti o la credibilità della trasmissione, tra le più apprezzate dai cittadini. Perché si è ritenuto di rimpiazzarlo con un programma esterno? A quanto ammonta il costo della nuova trasmissione? Non è accettabile che questo vertice, che ha già tolto la valorizzazione del giornalismo d’inchiesta dal contratto di servizio – introducendo invece la dieta mediterranea – giochi in questo modo con l’informazione del servizio pubblico. In Rai non c’è nessuna narrazione da cambiare, ma ci sono solo notizie da dare. Anche quelle che al potere non sono gradite".

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