Jimmy Ghione, lo sfogo social dopo le critiche a suo figlio: "Siete invidiosi"

Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia, è solito condividere sulle sue pagine social momenti di vita quotidiana, e in particolare con suo figlio Gabriele. Classe 2006, il ragazzo si è da poco diplomato e tra poche settimane inizierà l’università. E non una qualunque: come raccontato su Instagram dal padre, è stato ammesso alla Business School della University Southern California, e si trasferirà dunque negli Stati Uniti per studiare. Una notizia che ha suscitato l’entusiasmo dei follower di Ghione, che si è dimostrato molto orgoglioso di suo figlio. Qualcuno, però, non ha perso l’occasione per criticarlo.

Jimmy Ghione, l’importante traguardo del figlio Gabriele

Dopo aver condiviso la notizia dell’ammissione del figlio alla USC, Jimmy Ghione è stato bersagliato di critiche e messaggi negativi, ricevuto ovviamente tramite i social. "Inizia la nuova avventura di Gabriele alla USC, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Grazie a tutti per i complimenti, ci tenevo a sottolineare che sono molto orgoglioso di mio figlio. Riuscire ad entrare in certi College americani è davvero difficile, lui si è sempre impegnato tantissimo e grazie ai suoi sacrifici ed ai suoi voti ha ottenuto anche una borsa di studio. Ritengo che le università italiane siano ottime, ma mio figlio ha preferito un’esperienza all’estero. In bocca al lupo per il tuo primo giorno", ha scritto a corredo di una foto che lo ritrae con il figlio di fronte all’università. Ma ben presto gli hater hanno iniziato ad accusare Gabriele Ghione di essere entrato nel prestigioso college americano soltanto grazie alle raccomandazioni e alle ingenti somme di denaro sborsate dai suoi genitori.

Lo sfogo social di Jimmy Ghione

Jimmy Ghione ha dunque voluto replicare pubblicamente alle decine di messaggi di questo tipo che ha ricevuto su Instagram, postando un video. "Mio figlio ha raggiunto un traguardo: quello di andare in un’università americana. Ma voi non sapete quanti messaggi ho ricevuto, messaggi di odio: Eh perché tuo figlio è raccomandato, basta pagare, chissà cosa avrà fatto", ha esordito l’inviato di Striscia. "Mio figlio ha studiato, al pomeriggio andava a fare sport e poi tornava a studiare, la sera al computer chattava con degli studenti americani alla USC dove lui adesso è entrato perché voleva imparare e si informava". E ha continuato: "Non è raccomandato, ha vinto una borsa di studio e ha scelto di andare all’estero. Quindi non è questione di raccomandazioni, di denari, ma voi continuate ad odiare…Siete invidiosi non solo nei miei confronti, ma io vedo tutto questo odio e vedete che quest’invidia vi logora. Tutti poi con i profili chiusi e quelli che ce l’hanno aperto mi hanno convinto ad andare a vedere un po’ queste facce e ho visto queste persone…Non è che c’erano dei premi Oscar, non è che avete raggiunto chissà quale successo".