J-Ax contro Meneguzzi: “Niente è più triste di un cantante fallito”

Il rapper milanese ha risposto su Instagram alle recenti dichiarazioni dell’interprete pop, che aveva criticato una hit degli Articolo 31. Dura la replica.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

J-Ax
Fonte: Mediaset Infinity

"Botte" social a suon di musica. J-Ax e Paolo Meneguzzi si sono scontrati sulla piazza del web, con frecciatine e attacchi da entrambe le parti, senza risparmio e senza mezze misure. Aveva iniziato Meneghuzzi, vecchio volto del pop anni Duemila, attaccando la (per lui) "deprimente" estate musicale italiana. Come esempio aveva portato in cattedra la hit "Disco Paradise", pezzo degli Articolo 31 con collaborazione di Fedez e Annalisa. E non c’è voluto molto perché il frontman del gruppo, J-Ax, replicasse stizzito all’autore di "Verofalso". L’attacco è avvenuto su Instagram. Ecco cos’è accaduto.

J-Ax e Paolo Meneguzzi: la lite esplode sui social

"Non c’è niente di più triste dei cantanti falliti", ha esordito J-Ax nelle sue stories. Di chi addossa "la colpa al ‘pubblico che oggi non capisce più un c…o’". Il riferimento (non puramente casuale) è alle recenti parole di Paolo Meneguzzi, che in un’intervista a Mow Meg era stato molto critico verso la musica estiva italiana, e in particolare nei confronti della hit "Disco Paradise"degli Articolo 31, featuring Fedez e Annalisa. Così il rapper e frontman è sbottato, liberando tutto il veleno che aveva dentro.

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"A tutti capita di fare canzoni che non ‘connettono’ col mercato, con la moda o con i gusti delle nuove generazioni", ha proseguito J-Ax su Instagram. "Significa che avete fatto musica superficiale che non è entrata nel cuore della gente ma solo nelle orecchie, per poi uscirne dopo una stagione". Meneguzzi, quindi, autore di canzoni pop di discreto successo nei primi anni 2000, sarebbe per il rapper il prototipo del cantante fallito che non riesce più a stare in linea con il suo pubblico.

Ma J-Ax non si è certo fermato a semplici allusioni. In una delle varie storie pubblicate, ha proprio attaccato senza peli sulla lingua il malcapitato Meneguzzi. "Io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano Ferro", ha detto, aggiungendo in sottofondo, come sberleffo finale, proprio il ritornello di una canzone di Meneguzzi.

In fondo, non sono in pochi a pensare che oggi la musica italiana, e in particolare quella estiva, sia piena zeppa di tormentoni superficiali e un po’ tutti uguali. Meneguzzi è solo l’ultimo tra molti ad aver parlato di un pop "svilito", triste per la mancanza di originalità e orizzonti. Certo, poteva magari risparmiarsi l’esempio specifico, per evitare critiche. Ma la libertà di opinione, anche in musica, rimane ed è sacra.

E J-Ax si sarà giustamente sentito offeso, perché i numeri a quanto pare dimostrano la bontà del suo lavoro. Però offendere di rimando, arrivando a sbeffeggiare, si può rivelare un’arma a doppio taglio. O semplicemente una mossa di cattivo gusto, probabilmente evitabile.


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