Italia Loves Romagna: figuraccia per Elodie, omaggi all'Emilia-Romagna
Su Rai 1 la storia della musica italiana sul palco dell'Arena Campovolo, il meglio e il peggio del 24 giugno: tra gaffe e parole d'affetto vince l'amore: cosa è successo
Un grande amore per l’Emilia-Romagna è quello che ha visto uniti artisti di tutta Italia e ben 4 conduttori – Amadeus, Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani (Belve) – pronti a coinvolgere il pubblico presente all’Arena Campovolo in Reggio Emilia con un concerto-evento dal titolo Italia Loves Romagna, andato in onda su Rai 1 e volto a raccogliere fondi per sostenere le zone colpite dall’alluvione dello scorso maggio.
Molte le personalità coinvolte in esibizioni singole e duetti di un certo spessore, e tra queste spiccano Zucchero, colui che ha aperto la serata dopo essere stato presentato da Amadeus; Laura Pausini, che non ha mancato di parlare della sua terra di origine e di emozionarsi così tanto da piangere durante il suo discorso; Ligabue, ospite fisso dell’Arena, Gianni Morandi con il suo immenso capolavoro, Uno su Mille, e la canzone con cui si era presentato a Sanremo nel 2022; Andrea Bocelli, la cui forza vocale è sempre sorprendente; e ancora Elisa, Giorgia, Elodie, Emma, Madame, Negramaro, Max Pezzali, Salmo, Irama e Rkomi, Tananai, Blanco e la mitica Fiorella Mannoia, sempre sul pezzo e capace di improvvisare. Grandi voci per una serata all’insegna della leggerezza e della storia della musica italiana.
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Un grande sì va a Laura Pausini, entrata in scena cantando a cappella Romagna Mia, brano ormai diventato il simbolo della raccolta fondi e più volte intonato da personaggi noti nelle ultime settimane. Ma con lei, che in quelle zone ci è cresciuta, la canzone acquista tutta un’altra valenza, la più vera. Quando poi a metà ritornello la cantante ha lasciato spazio alla voce del pubblico, la performance è diventata pura magia, con tutte le persone riprese dalle telecamere mentre mostravano il loro amore per la regione. Subito dopo quel momento, la Pausini si è commossa: "Se vivete in Romagna, sapete che inizia una parte molto dura nella quale bisogna rientrare davvero nelle nostre case, e non tutti possono farlo. Io non posso dare molto ma voglio essere presente. Sono nata qui, e il coraggio che mi avete dato per girare il mondo ce l’ho perché sono romagnola, perché bisogna farsi il c**o! E quando hai una possibilità, te la devi andare a prendere!"
Andrea Bocelli si è esibito al fianco di Zucchero in Miserere, dando vita a una performance tanto statica quanto maestosa. Anche le sue parole dedicate all’Emilia-Romagna non hanno lasciato le persone indifferenti. Il tenore infatti ha raccontato il periodo vissuto prima a Reggio Emilia e poi a Bologna – ben 6 anni – per poi spiegare cosa ha imparato grazie ai romagnoli: "Ho vissuto sei anni della mia fanciullezza in questa regione: cinque anni qui, a Reggio Emilia, un anno a Bologna, e ho imparato anche il dialetto. Lo sapevo parlare e lo capivo benissimo. Ma soprattutto ho imparato da questo popolo tante cose importanti: la volontà, la laboriosità, lo spirito di collaborazione, la forza e il coraggio di affrontare le situazioni più difficili. Io volevo proprio essere qui perché ci sono con il cuore. Grazie". Un momento, questo, che merita un posto tra i migliori.
Un altro momento top lo ha regalato Gianni Morandi, sempre attivo, fresco ed energico come un ragazzino, tanto che a fine serata, dopo aver conquistato il palco con Uno su Mille, Apri tutte le porte e Vita (con quest’ultima si voleva omaggiare Lucio Dalla), ha pensato bene di improvvisare e cantare il suo celebre brano C’era un ragazzo, molto attuale soprattutto in questo periodo. Bene Fiorella Mannoia e il Maestro d’orchestra Leonardo De Amicis i quali hanno seguito l’ideatore dell’improvvisazione, un po’ meno Elodie.
Una menzione speciale poi è da attribuire a Zucchero, una delle poche certezze del concerto, con quella voce ancora viva che ha portato tutta l’Arena ad alzarsi in piedi e urlare a squarciagola; a Elisa, che si è fatta amare con l’interpretazione di Anche fragile e Gli ostacoli del cuore, insieme ai duetti con Giorgia e Ligabue; e a Max Pezzali, mostratosi davvero emozionato nell’esibirsi sul palco affianco a Ligabue. I due si sono abbracciati e sono usciti di scena l’uno di fianco all’altro, augurando a tutti la buonanotte e donando agli spettatori un altro momento dolcissimo.
I flop
Di certo la conduzione a 4 non ha portato i risultati sperati. Amadeus, Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani si sono passati il testimone durante l’evento, ma forse conveniva puntare su una presentazione più compatta, meno soggetta a difficoltà, come quelle incontrate a fine puntata dalla Fagnani, poco convincente nel ruolo.
Anche Elodie che non conosce le parole della canzone C’era un ragazzo, ormai entrata nella storia della musica, ha lasciato alquanto perplessi. Ha provato ad agire sul palco facendo leva su movimenti sensuali, ma la figuraccia ormai era fatta e proprio davanti a Gianni Morandi e alle oltre 40 mila persone presenti all’evento. La cantante, affiancata dall’interprete del brano e dalla Mannoia, ha intonato Vita nel migliore dei modi – il testo era in scaletta e quindi l’avevano provato – ma poi Morandi ha improvvisato il brano citato ed Elodie è entrata nel panico, mostrando sul suo viso un’espressione che resterà nella memoria dei più, anche grazie ai meme che già stanno girando online. Per fortuna le performance precedenti non hanno deluso affatto.
Infine, un’ altra gaffe in diretta è stata quella di Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro, che per intrattenere le persone ha gridato: "Fate sentire tutto l’amore alle Marche e anche a casa!". Peccato che il concerto fosse per l’Emilia-Romagna… Al di là di quanto detto, è bene specificare che a fine maggio lo stato d’emergenza era stato esteso anche ad alcuni comuni delle Marche, quindi le sue parole non erano del tutto sbagliate, anche se la serata, come affermato più volte da artisti e conduttori, era dedicata principalmente alla regione in cui si è tenuto il concerto.