D'Amico flop, ma non si può chiudere: ne fa spese la Fagnani
A causa dei bassissimi ascolti di Che c'è di nuovo, Belve deve rinunciare all'appuntamento del giovedì. "Per rispetto del pubblico, dell’ospite e del lavoro"
Si è tanto parlato del ritorno in tv di Ilaria D’Amico che, assente dal piccolo schermo dal 2020, cercava l’occasione giusta per rimettere in moto la sua carriera. E l’occasione sembrava essere arrivata con Che c’è di nuovo, la sua nuova trasmissione in onda il giovedì sera su Rai 2. Peccato, però, che dopo le prime due puntate i risultati non siano affatto quelli che ci si aspettava: gli ascolti sono bassi, con un disastroso 1,7% di share registrato il 3 novembre. A farne le spese, però, non è soltanto la conduttrice.
Belve rinuncia al giovedì: colpa di Ilaria D’Amico
A causa degli ascolti deludenti di Che c’è di nuovo, un altro programma deve rinunciare ad andare in onda: si tratta di Belve, l’ormai celebre talk show di Francesca Fagnani che fin dal suo esordio sta registrando ottimi risultati. Ma, nonostante questo, il triplo appuntamento settimanale inizialmente previsto è stato ridotto: la trasmissione deve rinunciare alla puntata del giovedì. E ciò proprio per via dei bassissimi ascolti di Che c’è di nuovo; d’altronde, si sa, i programmi in seconda serata hanno bisogno di un buon traino da parte di chi li precede. E non è questo il caso, visto che anche Belve è stato trascinato in basso.
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Entra nel canale WhatsAppPerché Che c’è di nuovo non chiude?
La stessa Francesca Fagnani lo ha annunciato su Twitter: "Da questa settimana si va il martedì e il mercoledì, giorni in cui si riesce a non partire troppo tardi, per rispetto del pubblico, dell’ospite e del lavoro di tutti". Una frase che non nasconde una certa polemica riguardo a quanto accaduto lo scorso giovedì, quando il programma di Ilaria D’Amico si è prolungato fin oltre la mezzanotte, costringendo Belve a partire in ritardo sulla tabella di marcia (che prevedeva il via alle 23.45). Ma perché a pagare deve essere proprio l’amato talk show? Solitamente, una trasmissione che si rivela un flop in termini di gradimento da parte del pubblico rischia di essere chiusa. Ma ciò non vale per Che c’è di nuovo: secondo quanto riportato da Vigilanza Tv, infatti, D’Amico avrebbe firmato con Rai e Fremantle un contratto blindatissimo, che non permetterebbe l’eliminazione del suo programma dai palinsesti.