Il Paradiso delle Signore, Vanessa Gravina: “Io, la Contessa Adelaide e i miei pianti sul set”

Libero Magazine intervista l’interprete dello storico personaggio della serie di Rai Uno che quest’anno vedremo in una veste inedita: quella di madre

Icona assoluta de Il Paradiso delle Signore, la Contessa Adelaide di Sant’Erasmo sarà protagonista nella stagione numero nove (sette del daily) di una linea narrativa molto attesa che la vedrà, per la prima volta, nelle vesti di madre, ritrovando la figlia creduta perduta Odile, interpretata dalla new entry Arianna Amadei che arriverà a Milano alla ricerca di risposte e sconvolgerà la vita di una madre sempre attenta ai precari equilibri famigliari. Abbiamo incontrato Vanessa Gravina sul set dei nuovi episodi che vedremo a partire da settembre su Rai Uno. In questa intervista a Libero Magazine, la Contessa Adelaide racconta cosa possiamo aspettarci dalla nuova stagione de Il Paradiso delle Signore e molte altre curiosità su questo personaggio iconico.

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Il Paradiso delle Signore non è ormai immaginabile senza la Contessa di Sant’Erasmo, che rapporto ha Vanessa Gravina con il suo personaggio?

Bellissimo. La Contessa è un personaggio fuori dal tempo, ma proprio per questo è modernissimo. Stiamo parlando di una donna che negli anni ’60 sceglie di stare con un uomo di 14 anni più giovane. Oggi lo chiameremmo toy boy, con questa espressione orribile, ma dimmi se è normale che un uomo più giovane che sta con una donna più adulta debba essere definito "toy", al contrario non succede, e lo trovo di un sessismo allucinante. Comunque, io trovo la Contessa veramente un personaggio modernissimo, senza tempo e meraviglioso. E’ un po’ un’ultima superstite di un mondo che non c’è più e per interpretarla io ho preso un po’ da mia nonna, un po’ da mia madre, un po’ da altri incontri fatti nella vita, ne ho fatto una sorta di collage, la trovo un personaggio meraviglioso e struggente proprio perché non vuole abbandonare quel mondo di cui è l’ultima superstite. E’ una donna di intelligenza ferina che non si muove mai da villa Guarnieri e il circolo, tranne qualche volta che va a Rapallo, ma nonostante questo piccolo perimetro in cui si muove lei sa tutto di tutti e sa tutto della vita. E’ un personaggio che per me è veramente esaltante, non mi annoio e non sento l’assuefazione, dopo tanti anni mi diverto e mi stupisco ancora con lei.

Quest’anno la Contessa Adelaide di Sant’Erasmo dovrà affrontare una nuova sfida, come se la caverà?

E che sfida! Sì, quest’anno la Contessa si scopre madre e quando arriverà a Milano questa ragazza lei si rivedrà davanti allo specchio. Odile sarà una sorta di come era Adelaide 25 anni prima, una sua versione più giovane e "selvaggia". Mi smonta tutti i miei teoremi e piano piano le sgretola la sua corazza andando all’essenza delle cose. Vi dico la verità, io ho pianto i primi giorni di riprese, perché era come se fossi costretta a essere messa davanti a me stessa.

Cosa ci può dire di sua "figlia" Odile?

Io ho fatto il provino con cinque ragazze, l’ultima era lei, Arianna Amadei, e quando mi è arrivata davanti e abbiamo iniziato con le battute e ho sentito con lei una sorta di calamita. Alla fine, mi hanno detto che avevano scelto proprio lei e non poteva essere altrimenti.

La Contessa Adelaide è anche un personaggio molto caratterizzato, quasi stilizzato, con il suo snobismo, il suo essere una donna ancorata a un mondo che sta finendo, come si entra in empatia con una donna così?

Dal punto di vista empatico, noi siamo facilitati ad entrare nei personaggi da questa sceneggiature perché sono scritti in modo che siano vivi e li seguiamo, diamo loro corpo durante le loro evoluzioni, la loro crescita, i loro cambiamenti in un arco temporale molto ampio. Adelaide all’inizio era perennemente sulla difensiva, sempre pronta a mordere, poi piano piano l’abbiamo vista addolcirsi. La gamma interpretativa che mi richiede questo personaggio non è mai un clichè e con l’arrivo della figlia vedremo ancora un altro lato, nuovo per il pubblico, della Contessa. Pensare a questo personaggio con una figlia, a una Contessa di Sant’Erasmo madre, era quasi impossibile, e invece eccoci qua.

Secondo Vanessa Gravina, perché piace così tanto il Paradiso delle Signore?

Si mischiano tanti elementi: sicuramente una sceneggiatura molto forte che ti aggancia in ogni puntata anche nei dialoghi più semplici ma sempre profondi, poi ci siamo noi attori che diamo veramente il sangue, il nostro cuore, i nostri pensieri e il nostro meglio a questi nostri personaggi che sono di un’umanità straordinaria. Poi una ricostruzione molto fedele, coerente, dell’epoca e una cura infinita ai dettagli. Questo permette alle persone che quegli anni li hanno vissuti di tornare indietro nel tempo e riviverlo, e ai più giovani invece, di scoprirlo. E nel Paradiso delle Signore c’è anche un racconto di un’Italia "esemplare", un’Italia che ha tenuto dopo la guerra e ha messo le basi grazie alle quali poi il paese è cresciuto.

La serie e tutti i personaggi hanno una fan base attivissima sui social, lei che rapporto ha con questo mezzo di comunicazione?

I social li uso molto poco, in questo sono un po’ come la Contessa. Dei miei canali se ne occupa un’amica, però mi piace quando capita vedere delle cose su tiktok, ma cerco un po’ di tenere la mia vita privata per me, perché sono 43 anni che faccio questo lavoro sotto i riflettori, quindi nella vita sono un po’ "selvatica", sto per andare in vacanza in mezzo ai berberi.

Un piccolo spoiler sulle nuove puntate del Paradiso delle Signore?

Intanto, ormai Guarnieri sta diventando uno stalker, perché si è chiusa l’ultima stagione con questo patatrac terribile, questo crimine, ma ci sarà un nuovo ricatto, poi ci sarà questa ragazza, Odile che arriverà a Milano e sconvolgerà il castello di sabbia che io cerco di mantenere saldo, immaginatevi un po’ come potrà reagire la Contessa.

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