Il Paradiso delle Signore 8, Alessandro Tersigni: “Vittorio Conti più agguerrito che mai”

Intervista al protagonista della soap del pomeriggio di Rai Uno

"Vittorio ha chiesto agli americani delle mitragliatrici da puntare contro il nuovo magazzino direttamente dalla finestra (ride)".

Alessandro Tersigni si è già calato nei panni del suo Vittorio Conti, il patron de Il Paradiso delle Signore che interpreta da ben otto anni, e che nella nuova stagione della soap del pomeriggio di Rai Uno dovrà vedersela con un nuovo temibile concorrente che, ovviamente, non teme e contro cui è pronto a battersi. Ce lo facciamo raccontare in questa intervista realizzata sul set della serie, dove si lavora ogni giorno alle 160 nuove puntate della stagione numero 8 della soap.

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Intervista ad Alessandro Tersigni, interprete di Vittorio Conti de Il Paradiso delle Signore

Alessandro Tersigni, come ritroveremo Vittorio Conti all’inizio della nuova stagione de Il Paradiso delle Signore?

"Vittorio è più agguerrito che mai. Si ritrova davanti il nuovo magazzino di lusso di Tancredi e avrà a che fare con il rivale su due fronti: quello professionale e quello del cuore, visto che lui è il proprietario della Galleria Milano Moda, ma anche il marito di Matilde Firgerio, che è la donna al centro dei sentimenti di entrambi".

Quali contromisure prenderà Vittorio per arginare la concorrenza?

"Appena ha aperto la Galleria Milano Moda rubandoci anche la stilista, Vittorio non è stato a guardare e ha subito pensato a un modo per differenziarsi, lanciando la linea uomo e anche trovando un aiuto per la povera Maria Puglisi che da sola non ce l’avrebbe fatta. Vedremo così un nuovo personaggio, Gian Lorenzo, stilista fantastico e molto sicuro del suo talento. Ma la cosa principale è che all’inizio Vittorio Conti parte con l’idea di fare meglio della Galleria Milano Moda, creando eventi spettacolari, per esempio uno dedicato al calciatore Gianni Rivera, e cercando di impressionare di più il pubblico. Ma in realtà, si renderà conto che questi sforzi non funzionano più di tanto e a un certo punto capirà che la cosa fondamentale non è fare la corsa sulla concorrenza ma mantenere il suo stile e anche occuparsi delle sue clienti che sono affezionate al Paradiso delle Signore, perché quella coerenza sarà la sua vera vittoria".

Sul piano sentimentale invece, che sviluppi osserveremo?

"In amore Vittorio Conti è un uomo condannato sempre a combattere, che si ritrova sempre a innamorarsi di donne particolari e in situazioni complicate. Matilde è sposata, lui non può far altro che rispettare le sue scelte, ma li vedremo sempre più vicini e lui troverà il modo di combattere per lei".

Dopo otto anni che interpreti Vittorio Conti c’è qualcosa che ti piacerebbe gli succedesse e che non è ancora accaduto?

"Quello che ho sempre sperato per Vittorio è che prima o poi si innamorasse, avesse un rapporto stabile, mettesse su famiglia. Però in questi otto anni ho imparato a conoscerlo e, poiché in otto anni non è mai stato davvero sul punto di farlo, forse questa idea dell’amore della vita con una famiglia e tutto, in fondo in fondo, dentro di lui sa che gli sta stretta. Anche perché se Vittorio Conti si sposasse, mettesse la testa a posto, avesse una famiglia, dei figli, poi qui cosa succederebbe?"

La felicità di Vittorio non è prevista per esigenze narrative quindi

"Non lo vedo con la famiglia del Mulino Bianco. Lui è più che altro innamorato dell’idea dell’amore e va bene così. Io poi sono già padre fuori dal set, e mi basta".

E che rapporto hai con la paternità?

" La mia vita famigliare, quando non sono occupato a girare Il Paradiso delle Signore è molto viva, piena e felice. Quando invece sono impegnato su questo set è un disastro perché esco la mattina e torno all’ora di cena, e mia moglie se la deve vedere tutto il giorno da sola con due scatenati, Filippo e Zoe. Ho scelto qualche mestiere perché volevo lasciare un segno, qualcosa che sarebbe rimasto dopo che me ne fossi andato. Poi sono nati i miei figli e ho cambiato prospettiva: l’eternità te la danno loro. I figli sono la massima espressione della vita".

Qui sul set sembrate tutti molto affiatati, c’è un collega con cui hai legato di più?

"Sono felice che sia tornato Roberto Landi, cioè Filippo Scarafia, perché sin dal serale ci siamo capiti subito e abbiamo bellissimi ricordi di set e fuori del set. Ora che è tornato quell’alchimia siamo riusciti a riportarla anche nel daily. Noi ci guardiamo negli occhi e ci capiamo immediatamente. E’ un piacere lavorare e divertirsi".

Tu sei un veterano di questa soap, in otto anni, come l’hai vista cambiare?

"I cambiamenti ci sono tutti gli anni, anche se per noi l’importante è mantenere una stessa linea, una coerenza, continuare a raccontare le cose con la stessa qualità e professionalità. E dopo otto anni non è facile. Abbiamo cercato di limitare le ripetizioni, perché per la lunga serialità è inevitabile ogni tanto fermarsi e fare riferimenti al passato per raccogliere le fila delle storie, ma evitiamo di essere troppo prolissi e questo è un bene. Poi se qualcuno si perde qualcosa può sempre recuperarlo su Rai Play dove, tra l’altro, gli streaming sono numerosissimo".

Uno dei tanti numeri che racconta il grande successo de Il Paradiso delle Signore

"Siamo venduti in 70 paesi nel mondo, questa per me è una cosa bellissima. Anche in Spagna dove le soap sono un’industria importante. E’ incredibile".

Il segreto del successo qual è secondo te. Quali sono gli elementi di questa serie che più affascinano il pubblico?

"Sicuramente l’ambientazione storica. Gli anni ’60 hanno un fascino particolare. Poi per l’Italia è stato un momento di grande felicità: moda, musica, macchine, boom economico, benessere. Ed è stato anche un momento di grandi cambiamenti e questo fa sì che nella serie parliamo di tanti temi importanti che ancora sono attuali: l’emancipazione femminile, il tema dell’omosessualità e altri. E poi secondo me, arriva al pubblico il fatto che noi tutti ci mettiamo veramente anima e corpo ma siamo anche tutti amici, andiamo a cena insieme. Questa cosa credo che si senta, si percepisca".

Com’è il tuo rapporto con i fan?

"Bellissimo. Online ci sono tanti gruppi di fan che ci seguono e, per dire, io all’inizio mi guardavo le puntate in tv, poi hanno aperto dei gruppi come "Il sorriso di Vittorio" che mette praticamente solo le mie scene e io a questo punto ormai vado solo a vedere quelle (ride). E’ fantastico!"

Gruppi social, livetwitt, gli streaming su Rai Play, tutti dati che fanno pensare che il pubblico del Paradiso delle Signore è forse molto più eterogeneo di quello che si potrebbe credere.

"Ho notato che il livello di età di pubblico e fan si è abbassato molto. Molti giovani ci seguono, molti sicuramente costretti dalle nonne. Magari lo guardano con loro una volte, due volte e poi si appassionano, perché alla fine è un bel prodotto ed è molto curato sotto ogni aspetto".

Alessandro Tersigni: da Il Paradiso delle Signore a Cuori 2: l’anticipazione

Cosa sogni di fare, da attore, a questo punto della tua carriera?

"Io sono molto fatalista. Per me la cosa più importante è continuare a fare questo lavoro. Cinema, fiction, teatro: va benissimo tutto".

Oltre al Paradiso delle Signore, una delle prime serie Rai che vedremo nella nuova stagione è Cuori 2 in cui tu fai un personaggio nuovo: cosa ci puoi anticipare?

"Purtroppo non molto, se non che sono felicissimo di questa esperienza in Cuori 2. Ho avuto la possibilità di tornare in punta di piedi in prima serata. Mi hanno dato un bel personaggio, un ispettore di polizia, Marcello Giraudo, che investigherà su una morte sospetta in ospedale e ovviamente entrerà a far parte di un triangolo amoroso, in particolare avendo a che fare con il personaggio interpretato da Pilar Fogliati".

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