Il monologo di Benigni fa ridere e commuovere anche Mattarella
A Roberto Benigni spettava un ruolo molto particolare, aprire le danze di questa edizione di Sanremo 2023, con ospiti di altissimo profilo tra il pubblico
L’attore Premio Oscar omaggia il Presidente, scherza sulla presenza di Amadeus, ma soprattutto fa un inno alla Carta, omaggiando come nessuno la Costituzione in occasione del suo 75esimo anniversario. Ad assistere al suo intervento anche Mattarella, si tratta del primo episodio In cui un presidente assiste alla kermesse di Sanremo. Ma cosa è successo nell’intervento in apertura della serata tra l’attore e il Presidente?
L’apertura divertente del monologo
A Roberto Benigni spettava un ruolo molto particolare, aprire le danze di questa edizione di Sanremo 2023, e nel farlo poteva vantare alcuni ospiti di altissimo profilo tra il pubblico. Il suo monologo si è aperto in maniera molto semplice: "Qui è tutto nuovo, anche l’Ariston, sembra uscito dalla fabbrica ora, ho sentito che in gara ci sono tanti cantanti giovani, poi c’è il presidente della Repubblica, per la prima volta, anche questa è una novità". Poi il Premio Oscar ha scelto di rompere il ghiaccio ironizzando un po’ con il conduttore Amadeus e rivolgendosi a Mattarella ha detto: "Lei è al secondo mandato, Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto, è costituzionale? Presidente bisogna fermarlo! Bisogna fermarlo, è dittatura. Ma gli perdoniamo tutto perché è davvero una persona straordinaria e un grande direttore artistico. Il fatto che sia riuscito ad avere per la prima volta il Presidente della Repubblica a Sanremo lo dimostra". Poi l’attore ha continuato ironizzando sui tempi della kermesse: "Presidente, ma l’hanno avvisata di quanto dura il Festival? Alle due di notte siamo a metà", facendo ridacchiare il Presidente Mattarella.
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Entra nel canale WhatsAppLa chiusura dedicata alla Costituzione
L’argomento si è poi concentrato sulla Costituzione, ormai al suo 75esimo anno: "Quest’edizione è particolare perché cade nel 75° anniversario della Costituzione, e la Costituzione è legatissima con l’arte, la Costituzione è un’opera d’arte e ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria, perché butta all’aria l’oppressione e la violenza che c’era prima, ci fa sentire che viviamo in un Paese che può essere giusto e bello, che si può vivere in un mondo migliore. È un sogno fabbricato da uomini svegli, ed è una cosa che può accadere una volta nella storia di un popolo. ‘Penso che un sogno così non ritorni mai più‘ si addice alla nostra Costituzione. L’hanno fatta in pochissimo tempo, sono stati dei visionari, ed è stato un miracolo". L’attore si è poi dedicato ad una dolce riflessione: "I padri e le madri costituenti hanno lasciato l’ultima pagina bianca, perché dovevamo scriverla noi, con la nostra vita". Benigni dal palco si è rivolto poi nuovamente al Presidente Mattarella, facendolo commuovere: "Tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella che è il padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella".