Le Iene condannate in tribunale: violenza privata contro Guia Soncini

La giornalista aveva sporto denuncia contro il programma di Italia 1 nel 2015, dopo essere stata seguita fin dentro casa: oggi arriva la condanna definitiva

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Era il 2015 quando Guia Soncini è stata protagonista di un servizio che Luigi Pelazza ha realizzato per Le Iene. Protagonista suo malgrado, aggiungeremmo: fin da subito, infatti, la giornalista ha espresso il suo disappunto e la sua rabbia per essere stata inseguita fin dentro casa sua, con quella che lei definisce una vera e propria violazione. Ma ora, ben otto anni dopo, è riuscita a ottenere giustizia, con la condanna della "iena" per violenza privata. Ma cosa è successo esattamente? Facciamo qualche passo indietro.

Guia Soncini e la denuncia a Le Iene

Le Iene, nel 2015, stavano indagando su Guia Soncini, Selvaggia Lucarelli e Gianluca Neri, tre giornalisti indagati per accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni e violazione di corrispondenza, per la sottrazione di alcune fotografie di Elisabetta Canalis e l’allora fidanzato George Clooney (i fatti risalgono al 2010). Un processo, quello a carico dei tre imputati, che si è concluso con la loro assoluzione, ma su cui Le Iene hanno voluto fare chiarezza, tentando di raccogliere le testimonianze dei diretti interessati. Per farlo li hanno inseguiti, con il solito "metodo Iene", aspettandoli addirittura sotto casa: un metodo che non è affatto piaciuto a Guia Soncini, la quale ha sporto denuncia contro Luigi Pelazza per essersi introdotto senza permesso nella sua proprietà privata, sentendosi autorizzato ad entrare liberamente in casa sua per il semplice fatto di essere accompagnato da una telecamera. Una causa, questa, che si è rivelata tutt’altro che semplice per la giornalista, che ha scelto di raccontare la sua verità in un lungo articolo pubblicato su Linkiesta.

La condanna definitiva

In questo articolo, Soncini rivela di aver incontrato non poche difficoltà, tra avvocati che non credevano alla sua versione dei fatti e giornalisti che le consigliavano di non mettersi contro Le Iene: "C’è il terrore che, se scrivi qualcosa contro Le Iene, poi il tizio che ne è a capo (Davide Parenti) ti manderà qualche inviato a casa sput***doti". Ma, nonostante le avversità, Guia Soncini ha deciso di andare fino in fondo, non lasciandosi intimidire da ciò che gli avvocati, i pubblici ministeri e gli avversari in questo processo le dicevano. Così, dopo otto lunghi anni, la corte ha stabilito una sentenza definitiva nei confronti di Luigi Pelazza, condannato per tre gradi di giudizio per violenza privata. "Si tratta di un incredibile precedente: si può fare causa ai prepotenti che violano la legge, persino se questi prepotenti hanno una telecamera con cui chissà come potranno sputt***rti".


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