Grande Fratello: quando il trash è (quasi) impossibile da controllare

Dopo i primi giorni di permanenza dei concorrenti nella casa di Cinecittà viene spontaneo chiedersi se la nuova politica del reality stia o meno funzionando.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Negli ultimi mesi, in casa Mediaset, non si è parlato d’altro che dell’intervento di Piersilvio Berlusconi sul Grande Fratello: dopo la scorsa edizione, che in quanto a contenuti ha decisamente toccato il fondo, l’obiettivo era quello di rivoluzionare completamente il reality show, seguendo una rigidissima politica anti-trash imposta dall’ad. E così lunedì 11 settembre è andata in onda la prima puntata di questa nuova stagione, caratterizzata da personaggi più positivi, con storie da raccontare, ma anche da regole sempre più severe e una possibilità pari quasi a zero di ricadere negli eccessi dello scorso anno. O almeno questa era la speranza, visto che nei primi giorni di convivenza i concorrenti hanno già sollevato qualche polemica.

Grande Fratello, la nuova politica anti-trash funziona davvero?

Tra gli elementi che hanno contribuito allo scarso successo dell’ultima edizione del Grande Fratello c’è senza dubbio la volontà di scavare a tutti i costi nella vita privata dei concorrenti, e soprattutto con una certa morbosità riguardo al passato torbido di alcuni di loro. Mediaset aveva quindi giurato che ciò non sarebbe più accaduto, ma così non è stato. Fin dai primi giorni di permanenza nella casa, si è molto parlato delle relazioni passate di Letizia Petris, la fotografa 24enne che si è immediatamente confidata con i coinquilini, scatenando non poche polemiche sui social, soprattutto da parte di un’ex fidanzata. Al contrario di quanto previsto, nella casa del Grande Fratello c’è spazio anche per le volgarità e le battute fuori luogo dei concorrenti. Dal gesto volgare del collega di Giselda Torresan in diretta nazionale alle parolacce, fino ad arrivare alle battute di Paolo Masella, che ha messo in imbarazzo tanto il coinquilino Alex Schwazer ("Oggi se ricomincia a drogà") quanto la città di Napoli ("Per i miei gusti Napoli non rientra neanche nelle prime cinque perché c’ha poca cultura").

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Il pubblico chiede addirittura a gran voce la squalifica di Paolo, il macellaio romano che più di tutti, per il momento, si è fatto notare per il poco tatto mostrato nei confronti dei compagni di avventura e non solo. Se tutto ciò sembra nulla in confronto alle cattiverie, le volgarità, le liti e il livello di trash dimostrato lo scorso anno, in questa nuova era del Grande Fratello sembra essere un paradosso rispetto al clima quasi di terrore che è stato instaurato all’interno della casa. La produzione, quest’anno, ha già richiamato diversi concorrenti nel confessionale per una qualunque minima infrazione (come un "vaffa" pronunciato ingenuamente), e il controllo su ciò che accade nella casa è rigidissimo. Proprio per questo, non è ancora chiaro se la politica anti-trash di Piersilvio Berlusconi stia o meno dando i suoi frutti. Il dubbio nasce spontaneo: è probabile che sia il format stesso del Grande Fratello ad essere quasi impossibile da "ripulire".


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