Grande Fratello, le rivelazioni (e i dubbi) di Alfonso Signorini: “Casting difficili". Ecco perchè

Il conduttore del reality ha svelato alcuni dettagli sul dietro le quinte. I provini sono in corso, ma ci sarebbe già qualche intoppo sulla scelta dei concorrenti "nip".

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Zitti tutti, parla Signorini. Il conduttore e "selezionatore" del Grande Fratello, incaricato di passare al setaccio i profili dei prossimi (papabili) gieffini, ha rivelato nella sua rubrica settimanale come procede il lavoro. Molte le difficoltà, soprattutto nell’individuare i candidati "nip" (cioè non famosi) più adeguati. Sui Vip c’è invece meno preoccupazione, anche se ad oggi non sappiamo nulla di concreto. Ma Signorini ci ha tenuto a concludere il suo intervento svelando altri dettagli, inediti, sul dietro le quinte del reality. Ecco di seguito tutti i particolari.

Grande Fratello, le ultime rivelazioni di Signorini

Cosa bolle in pentola, in vista del prossimo Grande Fratello? Gli appassionati fremono, mentre i delusi dall’ultima edizione – diciamocelo, un po’ sottotono – sperano in un deciso rilancio. Di certo sappiamo solo che la formula base non cambierà. Nella casa più spiata d’Italia, vedremo ancora un mix di vip e persone comunissime, perché così vuole Pier Silvio. Ad Alfonso Signorini il duro compito di selezionare i migliori. Il conduttore ne ha parlato nella sua rubrica di Chi, rispondendo alla lettera preoccupata di due fan del programma.

"Perché tutto tace per il Grande Fratello?" chiedono a Signorini le sorelle Anna e Bea, dalla Sicilia. "Non ci stai dando mai notizie! Come vanno i lavori in corso per la prossima stagione? Ci saranno grandi personalità come la Luzzi? Vedremo entrare qualche concorrente di Temptation Island? Abbiamo letto nell’ultimo numero che c’è già qualche ‘predestinato’ di questo reality che potrebbe bussare alla Porta rossa della Casa". La replica di Alfonso non si è fatta attendere: "Da qualche mese la macchina del Grande Fratello si è rimessa in moto. In queste settimane la redazione è impegnata a visionare le migliaia di candidature che sono arrivate da tutte le parti d’Italia".

Poi, ancora, altri dettagli sul meccanismo di selezione in corso: "Dopo una prima selezione, arrivano agli autori i profili ritenuti più interessanti e, dopo una ulteriore scrematura, anch’io prendo visione dei video che gli autori mi selezionano. Le persone ritenute più idonee vengono quindi convocate a Roma o a Milano per un primo provino alla nostra presenza, cui ne seguiranno altri".

Le fatiche di Alfonso e i dubbi sul casting

Ed è a questo punto che Alfonso Signorini sgancia un paio di "bombe", anche se passano sottotraccia. "Come potete vedere", dice, "la preparazione del cast è molto complessa e richiede i suoi tempi. Decisamente più veloce quella del cast dei cosiddetti vip, che sono in genere più conosciuti. E che anche quest’anno, come nella scorsa edizione, si uniranno alle persone comuni. Un caro saluto!".

Nelle scorse settimane, Signorini aveva già commentato a proposito dei primi provini visionati. "Sono rimasto colpito dalla quantità di figli che mi parlano della separazione dei loro genitori", aveva detto stupito, "non ce n’è uno che non abbia sofferto per questa situazione. E poi tantissimi omosessuali…quasi che anni e anni di silenzio coatto abbiano portato alla voglia di condivisione e di giusta legittimazione. Infine, ma non meno importante, la rivalsa economica: c’è ancora tantissima gente che non naviga in buone acque e che vede nella tv la grande occasione per uscire dal tunnel".

Ora, a due mesi dal via, si aggiunge un’ammissione a metà. I casting del GF sono complessi, forse più del previsto. Già l’anno scorso si era arrivati con l’acqua alla gola, alle porte di settembre. Ce lo ricordiamo bene. Ma lì pesava il nuovo ruolo di Pier Silvio (privo della guida del padre), e la decisone drastica di un corso anti-trash. Dopo un anno di collaudo, invece, anche la selezione dietro le quinte dovrebbe andare più spedita. Il meccanismo in teoria è già oliato. Signorini non dovrebbe vacillare. Ma è davvero così?


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