Giovanna Mezzogiorno, lo sfogo clamoroso: “Io snobbata per il mio peso”

L’attrice 49enne ha raccontato a "La Repubblica" di un cortometraggio che ha realizzato di recente. Dove parla dei pregiudizi subiti per via del suo aspetto fisico.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Giovanna Mezzogiorno
Fonte: RaiPlay

Giovanna Mezzogiorno non ci sta. L’attrice, che nel corso degli ultimi anni aveva subìto parecchie critiche per il suo aspetto fisico, ha deciso di reagire realizzando un cortometraggio dal titolo eloquente, "Unfitting" ("Inadatta" in italiano). Un’opera della durata di nove minuti che la Mezzogiorno ha scritto e diretto personalmente, e in cui racconta la sua storia, le difficoltà che l’avevano portata a prendere peso, e la fatica di dover sottostare a canoni di bellezza irraggiungibili. Di questo, e di molto altro ancora, l’attrice ha parlato in un’intervista rilasciata recentemente a La Repubblica, spiegando anche qual è il messaggio che sta dietro l’opera. Ecco i dettagli.

Giovanna Mezzogiorno e la sua intervista-sfogo

La storica ex di Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno, era stata più volte criticata, in passato, per aver preso parecchio peso. In un mondo come quello del cinema, dove l’immagine (stereotipata) è tutto, secondo alcuni l’attrice non rientrava più nei canoni di bellezza richiesti. Ma invece di subire e starsene in silenzio, lei ha deciso di reagire a questi comportamenti ingiusti.

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Lo ha fatto realizzando il cortometraggio "Unfitting" ("Inadatta"), dove racconta la sua storia con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su problematiche che vengono spesso ignorate. "Sono stata molto criticata", ha esordito la Mezzogiorno in un’intervista rilasciata a La Repubblica, "non apertamente, perché non te lo dicono in faccia, quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me". Così ha deciso di raccontare quest’ingiustizia in un corto. "Ma non è un corto in cui ci si piange addosso, c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato".

Saper ridere, certo, ma anche riflettere. E provare ad aiutare tutte le donne che si ritrovano vittime di pregiudizi legati all’aspetto fisico. "Penso che molte donne si identificheranno", ha proseguito l’attrice, "la maggior parte si è rotta le scatole di essere vincolata a questi modelli di bellezza. Il termine bellezza è opinabile, diciamo che questi modelli di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone in una condizione di disagio". E spesso causano anche problemi a livello lavorativo, com’è accaduto in più di un’occasione alla Mezzogiorno.

"Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse intorno a me", ha spiegato l’artista, "registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto. In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata e tanti altri mi hanno scansata". Ma nonostante le critiche, Giovanna non ha mai avuto problemi con il proprio aspetto fisico: "ho il corpo che è giusto per una donna di quasi 49 anni, non posso pretendere di averlo come quando ne avevo 20, questa è la verità".

Forse, conclude la Mezzogiorno, dietro gli attacchi che ha ricevuto in passato si nasconde anche un pizzico di invidia. "Magari chi ti critica ti ha invidiato per anni, ti considera una privilegiata e quindi dice: ben vengano le critiche che ti stroncano". Ma Giovanna non si è lasciata stroncare. E ha saputo reagire.


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