Giorgia, il ricordo commovente su Alex Baroni: “Non credo di esserne uscita”. Poi ringrazia Emanuel Lo

La cantante, favoritissima al Festival 2025, si è aperta in un'intervista dal sapore dolceamaro. Tra ricordi degli inizi, scongiuri e traumi mai davvero superati.

In un’intervista al Corriere della Sera Giorgia si racconta. È la favorita di questo Festival 2025, alla sua quinta apparizione sul palco dell’Ariston. Ma invece di puntare alla vittoria sembra essere concentrata su altro. Innanzitutto, vuole emozionare il pubblico e lasciarsi emozionare. E poi non ha paura di commettere imprecisioni, perché "anche una nota imprecisa ti può emozionare". Una parte di lei guarderà anche al passato, alla vittoria con "Come Saprei" e all’aiuto impagabile ricevuto da Pippo Baudo. E infine, in Giorgia c’è la consapevolezza che anche i ricordi tragici, come quello legato alla scomparsa del compagno Alex Baroni, possono aiutare ad andare avanti. Vediamo tutti i dettagli qui sotto.

Giorgia, tutte le emozioni a poche ore da Sanremo

Ecco dunque le parole di Giorgia, intervistata dal Corriere a poche ore dal debutto a Sanremo. Porterà sul palco il brano "La cura per me", e i pronostici la danno già come super-favorita. "Faccio le corna, tocco pugnali dorati tibetani", scherza lei, "fondamentalmente vorrei non cascare dalle scale". Poi torna seria. Dice che in fondo vincere o non vincere non è importante. "Non mi stimola, non mi dà la carica. Mi piace invece sentire la responsabilità dell’affetto del pubblico: è un legame che non ha prezzo. Però questa cosa del fare l’esame bene non mi piace: la musica deve essere emozione. Anche una nota imprecisa ti può emozionare".

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Il primo Festival e la dedica a Pippo Baudo

A proposito di emozioni, per Giorgia è ancora vivo il ricordo del primissimo Sanremo Giovani. E della vittoria con l’indimenticabile "Come Saprei". "Ce l’ho nitida quell’immagine", dice al Corriere, "fu emozionante, ma non me la sono goduta. C’era inconsapevolezza, come quella di quando diventi genitore, ci metti un po’ a capire quello che è successo…Ho capito che qualcosa era cambiato anche se poi ho sempre cercato di vivere il successo con fatalità: oggi c’è domani chissà. Questo viene dall’aver visto mio papà passare dal successo al niente".

Una parte del successo, Giorgia la deve anche a Pippo Baudo. Tra i primi a credere davvero in lei. "Sento il suo contributo nel mio percorso", spiega, "mi faceva paura, gli ho dato del lei a lungo, poi è nato un rapporto vero, fatto anche di scontri, ma l’affetto è potente".

La tragica scomparsa di Alex Baroni

Certo è che per Giorgia esistono anche ricordi negativi, legati alla Kermesse. Tra i più brutti c’è "la delusione, soprattutto quella degli altri, del 1994. Sono quei momenti che capitano e ti servono per ripartire". E poi ci sono i momenti tragici, come la scomparsa in un incidente del compagno Alex Baroni. "Non credo di esserne mai uscita", conclude Giorgia, "ma il tempo passa e ti insegna a vivere. Ci sono voragini che non si chiudono mai. Quando la vita ti prende a calci o molli o tiri fuori risorse che non sai di avere. Ho avuto amici che mi hanno accompagnato nel tunnel e il mio nuovo compagno, Emanuel Lo, che mi ha rimesso in piedi".

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