Giletti, spuntano le intercettazioni sull’intervista che costò caro a Non è L’Arena: “Baiardo fu pagato”

Secondo le ricostruzioni di un servizio di Report l’ex conduttore di La7 avrebbe parlato con Giovanni Minoli delle cifre versate al ‘gelataio’ dei mafiosi

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Massimo Giletti e Salvatore Baiardo rimangono un caso aperto. Nella puntata di ieri domenica 12 gennaio 2025, infatti, Report è tornato a occuparsi della famosa intervista che costò caro a entrambi. Il conduttore fu costretto improvvisamente a chiudere Non è L’Arena, mentre il ‘gelataio’ dei mafiosi sarebbe poi tornato in carcere per calunnia nei confronti di Giletti (aggravata dall’aver favorito Cosa Nostra) dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro e, soprattutto, le ospitate su La7. Stando alle ricostruzioni del programma di Sigfrido Ranucci, inoltre, il conduttore de Lo Stato delle Cose avrebbe pagato Baiardo per quelle interviste. Scopriamo tutti i dettagli.

Massimo Giletti, il caso Baiardo su Report: "È stato pagato"

Nella puntata di ieri domenica 12 gennaio 2025 – come anticipato – Report è tornato a occuparsi della chiacchieratissima intervista esclusiva di Salvatore Baiardo a Non è L’Arena dopo l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro nel gennaio del 2023. Il servizio andato in onda su Rai 3 firmato da Paolo Mondani ha ripercorso minuziosamente le tappe fondamenti del caso, dall’intervista di Giletti alla famosa foto risalente agli anni Novanta che – stando alle parole del conduttore – Baiardo gli aveva mostrato, in cui si poteva vedere Silvio Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino seduti in un bar. Baiardo rinnegò tutto e la foto non fu mai ritrovata nonostante le perquisizioni disposte dalla Procura fiorentina; il ‘gelataio’ amico dei mafiosi – già condannato per favoreggiamento dei boss Graviano – venne arrestato con l’accusa di calunnia nei confronti del giornalista (aggravata dall’aver favorito Cosa Nostra) e oggi è in carcere.

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Secondo le ricostruzioni di Report sarebbero spuntate le alcune intercettazioni telefoniche nelle quali Massimo Giletti sarebbe tornato a parlare dell’intervista a Baiardo, lamentandosi della ‘censura’ che portò poi alla chiusura del suo programma Non è L’Arena e segnò la dine della sua avventura su La7. "Paolo Berlusconi chiama l’editore di La7 Urbano Cairo per protestare contro le rivelazioni di Baiardo. Cairo chiede a Giletti di incontrare Berlusconi ma Giletti rifiuta" racconta il servizio della trasmissione di Sigfrido Ranucci: "L’11 aprile chiude la trasmissione e scoppia il putiferio". Stando alle intercettazioni, inoltre, Giletti avrebbe raccontato al suo amico Giovanni Minoli, storico dirigente e giornalista Rai, che Salvatore Baiardo era stato pagato per le interviste andate poi in onda su La7. "Il signor Baiardo è stato pagato" – "Sì, sì, due fatture da 15mila euro, due volte" aggiunge Minoli nell’audio riportato anche dal portale Dagospia. I due avrebbero poi parlato di una trasmissione (mai andata in onda) su Dell’Utri a cui Giletti stava lavorando. "Certo, se riuscissi ad avere adesso quell’incontro con la premier (Giorgia Meloni, ndr) sarebbe molto importante" il consiglio di Minoli, su cui Giletti si trova d’accordo: "Lo devo fare per forza".


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