Giletti porta Non è L’Arena a Mosca: ospiti, anticipazioni e polemiche

Il talk di La7 oggi (ore 21:15) trasmetterà dalla Piazza Rossa: spazio alla versione russa con l'intervista a Maria Zakharova, portavoce del ministro Lavrov

Fonte: Archivio

Dall’Ucraina alla Russia, sempre nel segno delle polemiche. Massimo Giletti non smette di far discutere con la sua voglia di portare Non è l’Arena fisicamente nei luoghi simbolo del conflitto russo-ucraino. E dopo la puntata dello scorso 3 aprile a Odessa, il giornalista stavolta alzerà ulteriormente l’asticella conducendo l’appuntamento in programma stasera – su La7 alle 21:20 – da un locale affacciato sulla Piazza Rossa di Mosca, cuore nevralgico del potere di Vladimir Putin. Una mossa unica nel panorama mediatico europeo, destinata inevitabilmente a far discutere: scopriamo perché.

La puntata russa di Non è l’Arena

Se la puntata tra le bombe, le rovine e i morti di Odessa aveva fatto scalpore per l’evidente "spettacolarizzazione del dolore", la missione moscovita di Massimo Giletti è destinata a sollevare contrasti ancor più duri. Questa sera, infatti, Non è l’Arena darà risalto al punto di vista russo all’interno della guerra, raccogliendo dunque la narrazione con cui gli invasori motivano l’assalto militare all’Ucraina partito lo scorso 24 febbraio. L’ospite principale della serata sarà Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov; Giletti, in pratica, avrà il governo russo come interlocutore diretto, tant’è vero che la Zakharova è una dei membri dell’élite di Putin colpiti dalle sanzioni occidentali.

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Non è l’Arena oggi avrà come temi cardine la strategia bellica russa, le prospettive di pace e gli effetti sul mondo del blocco all’export di petrolio russo e del grano ucraino. Tra gli ospiti ci saranno anche: Sandra Amurri, Vladimir Solovyev (presente nello studio di Mosca), Myrta Merlino, Alessandro Sallusti, Emanuele Fiano, Luigi Scordamaglia e Massimo Cacciari.

Giletti risponde alle polemiche

Quella in onda domenica 5 giugno, dunque, non sarà una puntata come le altre. L’intervista alla funzionaria vicina a Putin e – soprattutto – la decisione di girare nel cuore di Mosca, da giorni stanno riversando malumori sul programma, accusato da più parti di prestarsi a essere il megafono della propaganda russa. Per questo Giletti ha provato a motivare la sua scelta, tentando di spegnere sul nascere le polemiche: "Sono un eretico, cerco le strade che portano alla verità. Sono cresciuto con Minoli, non capisco l’atteggiamento di una parte di giornalisti che non capisce l’importanza del dialogo", ha detto il conduttore a radio 102.5, intervenendo in diretta dalla capitale russa.

Giletti ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a trasmettere Non è l’Arena dal centro di Mosca, dopo la puntata speciale girata a Odessa: "Il giornalista deve guardare coi propri occhi, deve raccontare la realtà in cui si trova. Non puoi pensare di avere dei muri anche tra i giornalismi, ma che stiamo scherzando? Se vai in Ucraina va bene, se vai in Russia non va bene?".

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