Gigi D’Alessio, la tragica storia del figlio LDA raccontata a The Voice: "Eravamo in mare ed è arrivato lo tsunami"

Il cantante partenopeo ha raccontato la tragedia vissuta in vacanza, che lo ha portato ha temere per la sua vita e quella del figlio, spaventandolo a morte

Il 26 dicembre 2004 è una data che Gigi D’Alessio non potrà mai dimenticare. In quel giorno, uno tsunami devastante colpì l’Oceano Indiano, causando oltre 230.000 vittime e distruggendo intere comunità. Il cantautore napoletano si trovava alle Maldive con i suoi figli per trascorrere le festività natalizie, ignaro del dramma che stava per consumarsi.

Lo tsunami del 2004: una tragedia globale e personale

Lo tsunami del 2004 fu innescato da un terremoto di magnitudo 9.1 al largo della costa nord-occidentale di Sumatra. Le onde raggiunsero altezze fino a 30 metri, colpendo duramente le coste di diversi paesi del Sud-Est asiatico, tra cui Indonesia, Thailandia, Sri Lanka e le stesse Maldive. La tragedia causò la morte di circa 230.000 persone, rendendola una delle catastrofi naturali più gravi della storia moderna.

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La testimonianza di Gigi D’Alessio

Durante l’ultima puntata di The Voice, Gigi D’Alessio ha condiviso i drammatici momenti vissuti quel giorno: "Ero con i miei figli in vacanza a Soneva Fushi, nelle Maldive, per trascorrere le festività natalizie. In un attimo il mare diventò un mostro che divorò quel paradiso e la sua gente. Fu terribile".

Il cantautore ha descritto come, vedendo l’onda avvicinarsi, abbia preso in braccio il figlio Luca, oggi noto come LDA, che all’epoca aveva poco più di un anno: "Feci appena in tempo a prendere in braccio mio figlio Luca. Uscimmo dal mio bungalow e andammo a controllare come stavano gli altri miei figli, Claudio e Ilaria, nella struttura accanto. Mi muovevo nell’acqua che saliva sempre di più, sollevando il piccolo Luca sempre più in alto".

Il senso di colpa di D’Alessio e la riflessione sulla tragedia

Nonostante la fortuna di essere sopravvissuti, D’Alessio ha confessato di essersi senti molto male: "Ho provato un profondo senso di colpa per il solo fatto di essermi salvato e di poter ritornare alla mia vita agiata". Il cantante ha sottolineato come la tragedia abbia colpito in particolare i più poveri e indifesi, che non hanno avuto la possibilità di mettersi in salvo in tempo.

Un’esperienza che ha segnato la sua vita

L’esperienza vissuta durante lo tsunami ha lasciato un segno indelebile nella vita di Gigi D’Alessio e della sua famiglia. Il ricordo di quei momenti drammatici continua a influenzare la sua visione della vita e il suo rapporto con i figli, in particolare con Luca, che ha seguito le orme del padre nel mondo della musica con il nome d’arte LDA. La sua storia è un esempio di resilienza e di come le esperienze traumatiche possano trasformarsi in una fonte di forza e ispirazione.

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