Gianmarco Tamberi, chi è il padre Marco e perché non si parlano più: "Il fallimento più grande"
Il campione di salto in alto sarà ospite stasera a Belve, dove ha anche parlato del difficile rapporto con il genitore: "È difficile metterci delle pezze".
"Non avere un rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita". Queste le parole di Gianmarco Tamberi a Belve. Il campione olimpico di salto in alto, questa sera sarà uno dei tre ospiti della seconda puntata della nuova stagione del talk di Francesca Fagnani, dove ha parlato della sua carriera sportiva, ma anche del turbolento rapporto con il padre Marco. Un racconto senza filtri quello dello sportivo che spazia dall’amore per Chiara Bontempi, a quello per il basket, sport che dice di preferire al salto in alto: "Ho giocato a basket fino a 17 anni, mi piace tuttora di più. Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza. Alla fine non è così bello saltare un’asticella. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio". Inevitabili, poi, le domande di Fagnani sul padre ed ex allenatore Marco Tamberi, con cui Gimbo non parla più da più due anni: la rottura tra loro arrivò dopo l’Oro olimpico di Tokyo 2021, in seguito alle tante liti che ormai la facevano da padrone nel loro rapporto.
Chi è Marco Tamberi, padre (ed ex allenatore) di Gimbo
Marco Tamberi è nato ad Ancora il 30 luglio del 1958. Come suo figlio Gianmarco, anche lui è stato un’atleta, ma la sua carriera si interruppe bruscamente a soli 27 anni, a causa di un grave incidente stradale: nel 1984, infatti, fu investito da un camion che gli tranciò il tendine d’Achille. Due volte primatista nazionale indoor, e finalista alle Olimpiadi di Mosca 1980, dove ottenne un 15esimo posto. Dopo aver allenato suo figlio Gimbo, Marco Tamberi ha voltato pagina e oggi fa l’editore. Il rapporto tra i due, sia sportivo che affettivo, si è interrotto circa due anni fa, dopo le Olimpiadi di Tokyo: pare non fosse mistero nell’ambiente sportivo che tra loro ci fossero continui contrasti, specie sulla gestione degli allenamenti e degli infortuni.
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Entra nel canale WhatsAppTempo fa anche un post sul profilo Facebook del padre del campione, in cui in sostanza accusava il figlio di averlo abbandonato: "Tuo figlio, dopo che ti sei giocato tutto – si leggeva -, ma proprio tutto per lui, ti mette in mezzo a una strada da un giorno all’altro trattandoti come una pezza da piedi, ti devi operare al cuore (‘na robetta), prima di Natale ti dicono che potresti avere un tumore alla tiroide (era uno scherzo, pfuiii), tra poco la tua azienda per cui hai speso tante energie per 30 anni fallisce". Parole prontamente cancellate e poi smentite dallo stesso Marco Tamberi: "È stata una stupidaggine. La stupidaggine è quella che hanno fatto gli altri. Qualcuno è entrato nella mia bacheca social, appena ho letto il post l’ho prontamente rimosso".
La rottura tra Gianmarco Tamberi e suo padre Marco: cosa è successo
Nell’ambiente sportivo pare che i litigi tra Gianmarco Tamberi e suo padre Marco fossero cosa nota. La rottura definitiva tra loro è arrivata poco dopo l’Oro di Tokyo nel 2021, quando non solo il genitore smise di allenare il figlio, ma anche il loro rapporto personale si deteriorò fino al punto di non parlarsi neanche più. "Si è rovinato a tal punto che a oggi è compromesso e se il tempo lo sistemerà, ancora non posso saperlo. Praticamente non ci parliamo più", raccontava Gimbo nel 2023, poco prima di Natale, come riporta la Gazzetta dello Sport. Parole che a quanto pare lo sportivo ha ribadito anche a Francesca Fagnani, nella puntata di questa sera a Belve:
Non avere un rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita. I punti bassi nel nostro rapporto sono stati veramente tanti e questo è il motivo per cui una relazione si deteriora a tal punto che diventa complicato metterci delle pezze.
E infine, quando la conduttrice incalza chiedendo quale sia stato l’episodio simbolo più basso del loro rapporto: "Sono stati veramente tanti ed è questo il motivo per cui un rapporto si deteriora a tal punto da essere non irrecuperabile, ma complicato per metterci delle pezze". E sulle regole rigide del padre, ma che ora il campione mette in pratica: "Avevo 18 anni… Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta, ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale".