Giancarlo Magalli vs Adriana Volpe, dopo la condanna è pace fatta: "Ci siamo commossi"

Dopo anni di Tribunali e la condanna del conduttore per diffamazione ai danni della showgirl, ora tra i due è tornato il sereno.

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Giancarlo Magalli e Adriana Volpe hanno finalmente sotterrato l’ascia di guerra, o almeno così pare. I due sono stati protagonisti per anni di battaglie legali che hanno visto il conduttore condannato per diffamazione ai danni della collega, ma ora che le porte del Tribunale si sono definitivamente chiuse pare essere tornato il sereno. "(…) dopo l’ennesima e sfiancante udienza, non ne potevamo più. E allora ci siamo abbracciati, commossi, come se tutto fosse stato un assurdo equivoco e per me così è stato", le parole di Magalli nella recente intervista al Corriere della Sera, dove ha anche presentato il suo libro di memorie Fantastici. Ricordi, amicizie, incontri.

I malumori tra i due sono da rintracciare nel passato: già nel 2016 lui aveva espresso chiaramente la sua antipatia su TvBlog ("Non ci siamo mai amati. Questa è la verità ed è inutile negarla perché si vede"). Poi le liti in diretta e sui social, finite davanti alla giustizia: la prima risale al 2021 per ciò che Magalli aveva detto in un’intervista a Chi, mentre la seconda si è chiusa solo qualche giorno fa con la condanna a risarcire la collega con 5 mila euro, oltre al pagamento di una multa di 700 euro (con pena sospesa) e delle spese processuali per un valore complessivo di circa 1600 euro.

Giancarlo Magalli, torna il sereno con Adriana Volpe dopo anni in Tribunale

Si è chiusa pochi giorni fa la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti per anni Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. Il tribunale penale di Roma ha dato ragione alla conduttrice nella causa per diffamazione intentata contro il collega, il quale ora è stato condannato a pagare una multa e farsi carico delle spese processuali. Secondo Lucia Guaraldi, giudice della settima sezione penale del foro romano, il post Facebook scritto da Magalli fu diffamatorio. "Si tratta di un pettegolezzo che ha una diffusione capillare vastissima, visto che è avvenuta su un social, e ha cavalcato l’onda del pregiudizio. Purtroppo è passato il messaggio che Adriana Volpe ha lavorato in Rai non perché è una conduttrice capace e preparata, ma perché abbia fatto favori sessuali", ha spiegato l’avvocato di Volpe, come si legge su Fanpage.

Ora che la causa si è chiusa tra i due colleghi pare essere tornato il sereno. Alla fine dell’ultima udienza, infatti, c’è stata una riconciliazione emozionante. A farlo sapere è stato lo stesso Magalli che, raggiunto dal Corriere della Sera, ha chiarito: "Guardi, l’altro giorno in tribunale, dopo l’ennesima e sfiancante udienza, non ne potevamo più. E allora ci siamo abbracciati, commossi, come se tutto fosse stato un assurdo equivoco e per me così è stato. Non volevo offendere nessuno. Anzi, con Adriana ci siamo detti che quasi quasi potremmo fare un programma assieme. Che sollievo".


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