Gf Vip 7, "Una pagina TV orrenda": fuori Lamborghini e Ciacci

Nel corso della puntata del 3 ottobre, Alfonso Signorini ha messo in atto i provvedimenti che il reality ha presto nei confronti dei concorrenti, dopo l'uscita di Marco Bellavia.

Gf Vip 7
Fonte: Instagram @grandefratellotv

È stata una pagina di televisione orrenda. Lo ha detto Alfonso Signorini in apertura di puntata e non possiamo che essere d’accordo. Il Grande Fratello Vip 7, partito molto bene, è giunto alla quinta puntata per dimostrare a tutti noi quanto il pregiudizio, il bullismo e l’indifferenza, siano cose che fanno male, dentro a un reality come nella vita di tutti i giorni.

Dopo l’uscita dal Gf Vip 7 di Marco Bellavia, che aveva dichiarato di essere in un momento di pesante difficoltà, chiedendo più volte aiuto ai suoi coinquilini, nella Casa abbiamo veramente assistito a uno spettacolo orrendo. L’ormai ex gieffino non solo non è stato ascoltato, ma il suo malessere è stato ridicolizzato a tal punto da far sentire l’uomo ancora più a disagio, costringendolo di fatto a prendere la decisione di lasciare lo show.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

Il web è insorto in massa contro il ‘branco’ di vipponi che hanno inveito e preso in giro l’uomo, la sua sofferenza, denigrando il suo stato psicologico e offrendo uno spaccato di realtà che ha fatto rabbrividire mezza Italia. Tante sono state le reazioni sui social, da parte degli sponsor e di molti personaggi del mondo dello spettacolo, che nella puntata di lunedì 3 ottobre, è stato impossibile per la redazione del programma non prendere seri provvedimenti nei confronti dei concorrenti.

Questa volta, quindi, la nostra rubrica non sarà sui top e flop della serata. Ma sul flop di tutti i gieffini, perché tutti (chi più chi meno) hanno dimostrato dei pessimi sentimenti. Iniziamo con il dire che Alfonso Signorini è partito bene, chiamando le cose con il loro nome, e mettendo tutti al loro posto, anche chi ha cercato di arrampicarsi sugli specchi con giustificazioni improponibili.

Giovanni Ciacci, ad esempio, avrebbe perfino giurato di non essersi reso conto del malessere di Bellavia, ma il direttore di Chi lo ha prontamente fermato con un sonoro "Non dire caz*ate", sottolineando anche che proprio da lui, paladino della lotta al pregiudizio, non se lo sarebbe mai aspettato un comportamento così.

Dopo vari interventi, tra chi cerca di metterci una pezza, e chi invoca il silenzio, ecco che arriva il momento del primo provvedimento. Ginevra Lamborghini è squalificata: la sua frase "Uno così si merita di essere bullizzato", è stata considerata quella più grave della produzione. La ragazza non la prende bene e inizia a piangere in maniera inconsolabile, e il pianto perdura fino al suo arrivo in studio.

Ci lascia perplessi il grande sostegno della comitiva nel vederla in lacrime e sconvolta: eppure Marco Bellavia di lacrime ne ha versate parecchie, ma non ha sortito la stessa empatia. Nel mentre Lamborghini lascia la Casa, come se non bastassero le frasi dei giorni scorsi, Gegia si lascia andare a un nuovo commento: "Dovevamo tenercelo e sentire le sue stron*ate". Forse la gravità di tutto quello che è successo non le è ancora ben chiara.

Ma ecco che arriva il secondo provvedimento: Giovanni Ciacci, Patrizia Rossetti, Elenoire Ferruzzi e Gegia, vanno al televoto flash. I telespettatori dovranno votare tra loro la persona meritevole di una seconda possibilità, e anche se per i social dovrebbero andare a casa tutti, il risultato manda via il costumista.

E basta, la punizione del Gf Vip 7 per aver bullizzato un concorrente nel suo momento di maggiore fragilità si conclude così, con l’amaro in bocca di chi si chiede come mai Wilma Goich, Charlie Gnocchi e Carolina Marconi non si siano presi manco una ramanzina (e frasi pessime ne hanno dette), e chi ritiene che fossero tutti da squalificare. Pagina finita, e a parte la piccola parentesi di Ciacci in studio, Signorini annuncia il bisogno di un filo di leggerezza.

Di Mara Fratus


Potrebbe interessarti anche