Gf Vip 7 top e flop: dalla lettera di Bellavia, allo scivolone di Signorini

La sesta puntata del reality si è appena conclusa. Tante le cose da segnalare: alcune positive, altre decisamente meno.

Gf Vip 7
Fonte: Instagram @grandefratellotv

La sesta puntata del Gf Vip 7 si è appena conclusa. Tante le cose da segnalare anche di questo appuntamento live con il reality, alcune positive, altre decisamente meno. La serata si è aperta, come di consueto, con un effervescente Alfonso Signorini che, dopo aver salutato il pubblico, le opinioniste e Giulia Salemi, è andato dritto al sodo.

Il padrone di casa, ha subito evidenziato, contrariamente a quanto si aspettavano tutti, che Marco Bellavia non era presente in studio, ma che l’ex gieffino aveva comunque qualcosa da dire. Presto infatti tornerà a farsi vedere nel corso delle puntate ma intanto ha voluto mandare una missiva ai suoi colleghi vipponi.

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Una lettera amara, ma priva di risentimenti e colpe, in cui si augura di poter trovare il modo di aprire un dialogo proprio con coloro che hanno contribuito ad aggravare la sua sofferenza. Ma andiamo per gradi e vediamo insieme, come ormai facciano ad ogni puntata, i top e i flop di questo giovedì 6 ottobre.

Top

Di certo è Top la già citata lettera di Marco Bellavia, spedita ai suoi ex coinquilini: lucida, priva di fronzoli, va dritta la punto e arriva anche dritta al cuore di chi la sa ascoltare. Top anche il momento cuore a cuore tra George Ciupilan e sua madre, così come quello tra Elenoire Ferruzzi e mamma Giovanna. E non possiamo non mettere tra i Top il commovente racconto e ricordo di Wilma Goich per sua figlia Susanna Vianello, morta nel 2020 a causa di un tumore.

Flop

Nei Flop stavolta ci va Alfonso Signorini, per la frase infelice che ha pronunciato dopo le accuse mosse da Sara Manfuso. La giornalista, dopo aver abbandonato in reality, ha raccontato in studio di non essersi sentita tutelata da nessuno quando Giovanni Ciacci le ha toccato il sedere. La sua reazione, fu di ridere, "per coprire la vergona e l’umiliazione", racconta, proprio lei che sa cosa significhi essere vittima di violenza.

Il conduttore però, (vera o meno la storia di Manfuso, non è questo il punto), ha tirato fuori una frase che profuma di vittimizzazione secondaria, dicendole che se si subisce violenza non si ride ma si tira un ceffone, un po’ come dire che se ridi tanto male non ti ha fatto stare. Flop pure il momento dedicato a Ginevra Lamborghini, che seppure squalificata ha potuto godere (per poco) delle luci dei riflettori.

Di Mara Fratus


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