Gf Vip 7, Quaranta minaccia di lasciare: "Sono qui solo per soldi"

Ci risiamo. Puntualmente, e a turni, i concorrenti del Grande Fratello Vip 7 minacciano di abbandonare il reality, e questa volta il turno è di Cristina Quaranta. Raramente la dichiarazione di voler lasciare la Casa di Cinecittà è stata poi messa in pratica dai vipponi, e tranne Sara Manfuso che lo aveva promesso più volte, nessun altro per ora ha mollato veramente.

Ora, l’ex di Non è la Rai, durante una chiacchierata con Antonino Spinalbese, ha affermato che è pronta ad abbandonare se l’hair stylist dovesse essere eliminato. L’ex di Belen Rodriguez, infatti, rischia di essere nominato dal preferito della puntata di stasera (che potrebbe essere anche lui).

Il vippone è in nomination con Giaele De Donà e Nikita Pelizon e nella diretta di oggi su Canale 5 scopriremo chi tra loro tre sarà il più amato da pubblico. L’eletto dovrà, probabilmente, mandare al televoto eliminatorio uno dei due rivali, e Antonino pensa che potrebbe toccare proprio a lui, specie se la preferita sarà Nikita

Quaranta, sentendo le parole del coinquilino, ha colto la palla al balzo e gli ha confessato che, nel caso uscisse, lei lo seguirebbe. E poco male per il cachet da concorrente, visto che per la gieffina non c’è molta differenza tra quanto è pagata per stare nella Casa e quanto prenderebbe per stare in studio tra gli eliminati:

Tanto se esci te esco io. Se tu te ne vai io me ne vado. L’ho già detto in confessionale al Grande Fratello. Io qui ci sto solo per i soldi non per altro. Se me ne vado non li prendo? Come no, li prendo eccome. Li prendo in studio. Non questi? Non c’è tanta differenza nel mio contratto. posso anche fare a meno di poco in più e stare fuori. Nel mio contratto c’è poca differenza.

Sentendo questa esclamazione, Elenoire Ferruzzi invece ha sottolineato come nel suo contratto ci sia molta differenza tra i due tipi di cachet: "Proprio perché sei venuta qui per i soldi dovresti essere felice di restare in gioco. Guarda che se esci poi non prendi i soldi. Ah, nel tuo contratto non c’è tanta differenza? Nel mio sì invece, c’è differenza eccome".