Gf Vip 7, Daniele Dal Moro si apre: “Ho avuto paura di morire ogni giorno”
Dopo essere stato definito un paralume nella scorsa puntata, il gieffino ha deciso di raccontare il suo passato difficile, segnato dalla droga, dalla depressione e dai disturbi alimentari.
Nella scorsa puntata del Grande Fratello Vip 7 Alfonso Signorini lo aveva accurato di essere un paralume, esortandolo ad essere più arrivo e fare poi dinamiche dentro l’anima Casa. Così Daniele Dal Moro, prima infastidito da quelle parole, ha iniziato ad aprirsi e a raccontare la sua storia.
Proprio per questo Signorini ha chiamato l’ex di Uomini e Donne in superled per ripercorrere con lui i racconti di questi ultimi giorni. Dalla sua infanzia non sempre facile, fino all’adolescenza segnata dalle droghe e dall’alcol, fino ai disturbi alimentari e alla depressione: "Da piccolo ero poco consapevole di quello che mi succedeva anche se non ho mai avuto un’infanzia spensierata – racconta Daniele – I genitori erano sempre via per lavoro, papà era politico, ero sempre da solo e ho sempre fatto un po’ fatica.
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Entra nel canale WhatsApp"Durante il periodo della Medie iniziano i problemi veri, più passava l’età e più pensavo di essere grande e ho preso strade sbagliate. Ho avuto compagnie sbagliate, droga, alcol. – spiega il gieffino – Dai 14 anni ho iniziato a usare le droghe, poi a 22 anni sono iniziati gli attacchi di panico, di adrenalina e lì la mia vita si è fermata. (…) Sono stato ricoverato 100 volte nei primi sei mesi. Non avevo controllo, pensavo tutte le volte di morire. Avevo paura di morire tutti i giorni per diversi anni. I miei genitori sanno tutti di me, loro mi conoscono come le loro tasche, io gli ho sempre detto la verità anche quando ho sbagliato".
Infine Daniele riceve una lettera dalla sua mamma, dove ha espresso tutto il suo orgoglio e ha cercato di sostenerlo:
"Io mi fido di te, mi dispiace vederti triste perché tu non sei quello lì e non sei depresso. Hai deciso di raccontare anche le tue esperienze più difficili che hai superato con forza di volontà, devi essere fiero. Noi siamo felici dell’uomo che sei diventato".