Fuori dal Coro, Mauro Corona esagera e allarma Giordano: "Bianca Berlinguer si arrabbia”, la frase choc

Durante la puntata del 19 giugno il conduttore porta avanti una serie di inchieste su case occupate, casi di malasanità e sicurezza: ecco cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Al via l’ultima puntata di Fuori da Coro, in onda mercoledì 19 giugno su Rete 4, con Mauro Corona ospite in studio per tutto il tempo, mentre il conduttore Mario Giordano introduce i temi caldi chiedendosi "ma in che mani siamo?": "Stasera mi sento fuori dal coro perché, arrivato all’ultima puntata della stagione, mi viene voglia di urlare come alla prima. Guardando lassù, i palazzi dove ci sono quelli che comandano, quelli che contano, mi viene da dire: ‘Ma in che mani siamo?’". L’editoriale prosegue con il riferimento al G7 ("Sono questi i grandi della Terra. Ma li avete visti? Il presidente americano Biden che si perdeva sul prato, lo stesso che qualche giorno prima non si muoveva a un concerto. Guardate che vivacità. Lo chiamano Rimbambiden"), alla rissa in parlamento ("Sospensione massima 15 giorni? Ma io ti prendo a calci nel sedere per il resto della vita se ti comporti così. È indegno, vergognatevi"), a Ilaria Salis ("Questa la stella del Parlamento europeo, una che ora rappresenta le istituzioni ma che le istituzioni le ha sempre scardinate"), al possibile secondo mandato di Ursula von der Leyen ("Più sono scarsi e più vogliono potere tanto è vero che si parla di un secondo mandato a Ursula von der Leyen. Disastro per gli ultimi 5 anni"), e tanto altro. Ma vediamo insieme cos’altro è successo nella puntata di Fuori dal coro del 19 giugno.

Fuori dal coro, puntata del 19 giugno 2024: cosa è successo

Mario Giordano, dopo aver presentato Mauro Corona ("Ho chiesto il permesso a Bianca Berlinguer"), parte dall’inchiesta "Ladri di salute", parlando della signora Annamaria, una donna che ha bisogno urgente di una visita medica ma che la ASL ha prenotato per il 2026, tra due anni. Non è un caso isolato e anche per un’ecografia i tempi sono lunghissimi. Il direttore generale dell’ASL in questione, Tiziana Dimatteo, dichiara: "Mi risulta strano… Noi ci mettiamo il massimo. Provvederemo subito a prenderla in carica, ci scusiamo". E tutti gli altri? In studio scopriamo che ieri, martedì 19 giugno, il giorno dopo l’incontro con l’inviata di Fuori da coro, la donna ha potuto fare la visita medica: "Voi farete il massimo, ma se non venivamo noi… Non è possibile, perché la salute è un diritto e non si può negare", urla il conduttore dallo studio.

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Stesso problema per un bambino autistico di Genova: l’attesa è di 3 anni, e quindi i genitori hanno dovuto rivolgersi alle strutture private, e quante spese! Nel frattempo il Direttore Generale della struttura, Luigi Carlo Bottaro, si difende: "Non ci avevano segnalato la situazione", ma in realtà i tempi di attesa per le cure sono spesso dai 2 ai 5 anni. "È furbissimo, è un modo per incrementare i fatturati delle strutture private", dichiara Giordano. Un’altra donna deve operarsi ma sarà possibile farlo solo tra 4 anni: "Si parla tanto di prevenzione, ma è ipocrisia", commenta la diretta interessata in diretta, mentre Gaetano (abita a Catania) ha un tumore ed è col catetere dal 26 maggio del 2023 perché non c’è ancora una data per l’intervento. E poi le liste chiuse per le visite a Ferrara e Bologna e i mancati rimborsi, quelli che mancano anche nelle RSA. Insomma, questa sanità non funziona proprio, e spesso, perché faccia il proprio lavoro, c’è bisogno delle telecamere (almeno in un paio di casi gli anni di attesa si sono trasformati in pochi giorni).

Mario Giordano rende nota una legge in cui vi è scritto che alcune famiglie non devono dare soldi per la retta alle RSA: se una persona resta all’interno della struttura perché deve fare delle cure proprio lì, la famiglia non deve pagare né vitto né alloggio, esattamente come accade quando si viene ricoverati in ospedale. "Le leggi vanno applicate. Anche io vorrei non pagare le tasse…", commenta Giordano.

Poi lo sgombero di un anziano cardiopatico italiano di nome Stefano, 68enne, che viveva in una delle case popolari occupate a Torino, in un quartiere dove diverse famiglie rom hanno occupato appartamenti. Stefano era entrato nella casa assegnata a sua zia dopo la morte di quest’ultima e quindi era abusivo quanto gli altri, ma perché solo lui è stato mandato via? È ciò che si chiede la giornalista di Fuori dal coro. A Venezia, invece, dopo "le borseggiatrici rom, sono comparsi i borseggiatori", con la differenza che questi ultimi sono più violenti. Andando in Calabria, inoltre, scopriamo "gli affari sporchi dei clan di Lamezia Terme", dove l’inviata viene minacciata da ben due famiglie in zone diverse, e più volte, solo perché registra con la telecamera (una delle due le lancia pure una bottiglia piena d’acqua dal terrazzo di casa).

La stessa situazione, anzi peggiore, si riscontra a Firenze, dove c’è un’intera palazzina quasi interamente occupata dalle famiglie rom – 90 su 150 – e dove avviene di tutto: spacciano, aggrediscono e usano armi. Per loro tutto sembra lecito, e i residenti hanno paura di rimetterci la vita denunciandoli o parlando semplicemente con polizia e giornalisti. Qualche persona pare anche pronta a farsi giustizia da sola… "Non ha senso che un cittadino viva nel terrore perché gli hanno occupato. Ho l’impressione che lo Stato abbia paura di entrare in questa storia. Temo che ci scappi il morto. Non credo che starei zitto se mi capitasse una cosa del genere. Io userei la violenza, un bastone, il problema è che poi sarei preda di questa gente. I cittadini sono intelligenti a restare in silenzio, hanno paura che, riprendendosi la propria casa con la forza, chiamino altri… Magari poi si ritrovano con l’abitazione bruciata. L’Italia deve tornare pulita e vivibile. Per me è legittimo proteggersi quando lo Stato è assente, ma poi scatta l’eccesso colposo di legittima difesa in tribunale", commenta Mauro Corona.

Mauro Corona sulle baby gang: "Vanno portati via con i camion a casa loro"

Poi si parla di sicurezza: un uomo di nome Daniele è stato sequestrato e picchiato da 4 persone che volevano rapinarlo. Ha dovuto aprire la cassaforte di casa perché minacciato pesantemente. Anche a Parma si vive nel terrore a causa di risse quotidiane provocate da baby gang con taser e coltelli in mano. "Sono dei ragazzini che non hanno paura di nulla perché non hanno niente da perdere. Quindi questi vanno raccolti con i camion e portati via da qualche parte, su un’isola o a casa loro. Non si può vivere così. Li porto a casa loro, così prima del loro ritorno un po’ di pace ci sarà", dice Corona. "Addirittura? Se ti sente Bianca Berlinguer poi si arrabbia", ribatte Giordano. Ma l’ospite non demorde: "Gliele ho dette, e devo dire quello che penso. La gente deve vivere in pace. Sono i veri problemi, dopo la sanità e il lavoro. Stiamo subendo la violenza di queste persone e chi danneggia l’Italia con la violenza va portato via", dice l’ospite. Per quanto riguarda la rissa in Parlamento, quest’ultimo afferma: "Vergogna di tutta Europa, vanno sospesi per 5 mesi e tolta a loro la paga. È una cosa indegna nel Parlamento italiano".

E poi, per quanto riguarda le "follie green" (sulla questione dei contadini espropriati dai propri campi per impiantare pale eoliche), dice: "Lo Stato deve difenderci… Io uscirei domattina dall’Europa". A questo punto Mario Giordano lo interrompe ed esclama a gran voce: "È un’altra cosa da non far sentire alla Berlinguer", e poi legge una dichiarazione sull’aborto di Enrico Berlinguer: "Noi non difendiamo l’aborto, non lottiamo per la libertà di abortire, non riteniamo l’aborto una conquista civile, né tantomeno un fatto positivo. Le donne che hanno lottato per questa legge (la 194) e lo Stato che l’ha promulgata, non promuovono, né accettano l’aborto, né approvano l’aborto". Infine, il problema delle case prese in affitto e mai liberate (persone che usano l’abitazione a proprio piacimento senza stare a quanto stabilito nel contratto o che non pagano i soldi dovuti e non lasciano la casa alla scadenza scritta), e il problema degli evasori fiscali e dei soldi che dovevano andare ai cittadini intascati da dirigenti e politici della Regione Campania (secondo la Corte dei conti).

Il saluto di Mario Giordano: "Alla prossima stagione… Può darsi"

Mario Giordano chiude la puntata prima salutando Mauro Corona ("Spero di riaverti il prossimo anno, chiederò ancora il permesso alla Berlinguer"), poi aggiungendo: "Prima di chiudere lasciatemi fare un ultimo pensiero alla nostra Carlotta Dessì che quest’anno, come sapete, ci ha lasciato. Da febbraio non è più con noi fisicamente ma – penso di parlare a nome di tutti – ma è sempre stata presente a Fuori da coro in ogni puntata. Io penso che se abbiamo ottenuto qualche risultato, se siamo riusciti a rompere le scatole e a smuovere qualcosa lo dobbiamo anche all’aiuto che lei ci ha dato da lassù. Sta lavorando in un posto molto importante ma sappiamo che è qui in mezzo a noi e grida quello che diciamo alla fine: chi non urla è complice! Alla prossima stagione… può darsi!"


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