Franco Di Mare querela Striscia, la accusa di manipolare la realtà

Sembra infatti che Striscia avesse condiviso in passato, circa 18 anni fa, video che proverebbero che fossero a conoscenza dell'innocenza del gesto di Di Mare

Fonte: Archivio

Il conduttore Rai è stato tirato in ballo nel servizio della consegna del Tapiro d’Oro a Memo Remigi che ha scatenato l’indignazione del pubblico, portando al licenziamento del conduttore in seguito alle accuse di molestie piovute su di lui. Molti si son chiesti perché la Rai abbia praticato due pesi e due misure per i due conduttori di casa. Oggi ci pensa direttamente Di Mare a rispondere indirettamente alla questione, accusando il celebre Tg satirico di diffamazione.

Cosa ha detto Franco Di Mare

Striscia la Notizia ha ricevuto una querela, stando a quanto comunicato da Di Mare. Le motivazioni risiedono nella puntata in cui Valerio Staffelli ha consegnato il Tapiro d’Oro a Memo Remigi e ha ricordato un episodio di Di Mare del passato. Staffelli nell’episodio ha infatti dichiarato: "Il signor Di Mare più di una volta aveva fatto la toccata". Poi hanno mostrato un video relativo a Uno Mattina e risalente al 2004, in cui si vede Franco Di Mare lanciare occhiate alla scollatura della collega Sonia e poi toccarle il lato B in chiusura della puntata. Quello che secondo il conduttore il programma Mediaset avrebbe omesso, è che fosse in corso un gioco tra lui e la collega. Sembra infatti che proprio Striscia avesse condiviso in passato il video, circa 18 anni fa, mostrando però anche le scene in cui era la collega Sonia a toccare il lato B di Di Mare in chiusura, come fosse un gioco scherzoso tra i due. Così Di Mare ha querelato Striscia la Notizia, rendendolo noto attraverso un post sul suo account Facebook, e riproponendo il servizio del 2004 di Striscia. Questo ciò che Franco ha scritto sull’episodio del 2004, quando reagì in modo molto più morbido: "Era il 2004, e come si vede Striscia sa benissimo come andarono veramente le cose. E infatti nell’intervista del loro inviato, successivamente, ridemmo insieme delle "molestie" che Sonia mi faceva ogni mattina. In risposta alle quali un giorno io le restituii la cortesia, era un banale scherzo fra colleghi. Striscia mi prese in giro, e ci stava. Quella era satira. Poi 18 anni dopo (!!!) hanno ripreso questa vecchia storia e hanno tagliato il filmato, facendola apparire come se fossi un molestatore. Dov’è la satira? Dovrei ridere? Le molestie sono un reato: è come se mi dessero del ladro o dello stupratore dicendo che stanno facendo satira. E invece è diffamazione. E dunque li ho querelati".

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