Briatore sbotta sul Twiga: “Questo è body shaming”, cosa è successo

L’imprenditore non ha gradito le parole di un giornalista nei confronti dei clienti del suo stabilimento in Versilia. Ma la replica non si è fatta attendere.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Flavio Briatore si trova proprio in questo momento al centro di una forte polemica nei confronti del noto quotidiano Il Corriere della Sera, e in particolar modo del giornalista Fabrizio Roncone. Quest’ultimo ha infatti scritto un articolo sul Twiga, lo stabilimento balneare di Briatore in Versilia, che all’imprenditore non è piaciuto affatto, tanto da accusare il giornale di body shaming. Vediamo le parole di Briatore e la replica del giornalista.

Briatore contro Il Corriere della Sera: "Questo non è giornalismo"

"La madre ha un viso da quarantenne montato su un corpo da settantenne", "La signora anziana della tenda accanto si stende chiedendo però che non le venga sfiorato il viso tirato da una ragnatela di fili sottocutanei", "Un tipo con la pancia gelatinosa legge la Guida Michelin". Queste sono solo alcune delle frasi incriminate che Briatore ha contestato a Il Corriere della Sera, accusando il giornale e il giornalista responsabile di body shaming nei confronti degli ospiti del suo stabilimento.

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Briatore, infatti, non ci sta. E davanti a una tale recensione ha deciso di intervenire inviando una lettera al giornale.

"Gentile direttore, a Ferragosto è uscito un articolo sulla sua testata riguardo il Twiga di Forte dei Marmi. Sorvolo sul tono sarcastico e sui contenuti volutamente ‘montati’ e in certi casi assolutamente falsi, relativi alla qualità dei nostri servizi e della nostra struttura, perché francamente non ho nulla di cui scusarmi – ha esordito Briatore nella lettera – la migliore risposta la danno il successo e i risultati che ogni stagione otteniamo e la nostra clientela, che ci segue e ci apprezza. Vorrei invece fare una considerazione: trovo fuori luogo e incivile che il Corriere abbia fatto ‘body shaming’ verso i clienti del nostro stabilimento, al fine di ‘colorire’ il proprio articolo".

Briatore ha poi sottolineato proprio le frasi che abbiamo riportato poco fa affermando che "in America un body shaming del genere, soprattutto da parte di una testata mediatica di tutto rispetto, avrebbe causato una denuncia, con conseguenze gravi su giornalista e testata. Infierire sui clienti di una spiaggia per il loro aspetto fisico non è giornalismo".

La replica del giornalista Fabrizio Roncone

Dopo la lunga lettera di Briatore, la replica da parte del giornalista Fabrizio Roncone, autore dell’articolo "incriminato", non si è certo fatta attendere.

"Gentile Briatore, lasci stare il body shaming, è un tema importante che introduce senza alcun motivo: perché le eventuali vittime, qui non ci sono, devono essere identificate con nome e cognomeha replicato il giornalistaPiuttosto, parlando seriamente: ci è costato un botto di soldi, però al Twiga ho trascorso assolutamente ore strepitose tra giraffe, Ferrari e parvenu. Peccato solo per qualche disservizio, ad esempio i bagni: sporchi e con le serrature sfondate. Ma se è ancora a Montecarlo e non ha avuto modo di verificare, le invio volentieri tutte le foto".

Una replica che, sicuramente, avrà infiammato ancora di più l’animo di Briatore. Ci sarà un’ulteriore dichiarazione da parte sua? Lo scopriremo presto.


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