Filippo Facci, il suo nuovo programma in Rai è a rischio: il motivo

Bufera sul giornalista a causa di un articolo sul caso di Leonardo Apache La Russa: I Facci Vostri potrebbe essere eliminato dai palinsesti.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Soltanto pochi giorni fa la Rai ha annunciato che tra i palinsesti del daytime della prossima stagione avrebbe trovato posto un nuovo programma di informazione, I Facci Vostri, una striscia quotidiana in onda su Rai 2 alle 12.55 circa in cui il giornalista Filippo Facci tratta temi di attualità, cronaca, cultura, costume e molto altro. Un programma che dovrebbe prendere il via a settembre, ma che rischia invece di non vedere mai la luce. Il giornalista è infatti sotto accusa per alcune frasi scritte in un articolo pubblicato su Libero Quotidiano: vediamo cosa è successo.

Filippo Facci e la polemica su La Russa Jr

Filippo Facci è al centro della bufera per un articolo che ha scritto per Libero Quotidiano riguardo le accuse rivolte a Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa indagato per stupro. Sulla vicenda, il giornalista si è espresso con queste parole: "Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa", ha scritto, accusando in sostanza la vittima di essersela cercata perché aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Immediata la reazione da parte di molti partiti politici, che chiedono a gran voce di escludere Facci dai palinsesti Rai. Il primo ad accusarlo è stato Sandro Ruotolo del PD: "Conviene alla Rai, al servizio pubblico affidare un programma a Filippo Facci che si esprime così su Libero dell’8 luglio? Può la tv pubblica essere affidata a chi fa vittimizzazione secondaria? Che dice il comitato etico della Rai? Il servizio pubblico può consentire una lettura del genere sulle donne? Pensateci bene dirigenti di viale Mazzini. Il servizio pubblico è di tutti ma non può esserlo dei sessisti, dei razzisti e del pensiero fascista". Attacchi diretti anche da parte di altri leader politici, tra i quali Carlo Calenda o Angelo Bonelli, ma anche e soprattutto da parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti e dalla stessa Rai: "I contenuti espressi sono incompatibili con i valori e le policy del Servizio Pubblico. I vertici Rai sospendano la striscia del giornalista", ha detto il consigliere d’amministrazione Francesco Bria.

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La sospensione de I Facci Vostri

Dopo queste parole, la Rai ha deciso di congelare il nuovo programma I Facci Vostri, così come il contratto – non ancora firmato – di Filippo Facci. I vertici di Viale Mazzini si prendono dunque alcuni giorni di tempo per riflettere sulla vicenda e prendere una decisione definitiva. Nel frattempo, lo stesso Facci ha voluto replicare rilasciando alcune dichiarazioni ad Ansa: "Riscriverei quella frase? No, perché conta un solo fatto: che la frase non ha portato niente di buono e che ha fatto malintendere un intero articolo. La professionalità innanzitutto, l’orgoglio personale poi. La sconfitta professionale consiste tipicamente nell’illudersi che abbiano cognizione di causa prima di attribuirti odiosi reati: che insomma non ti trasformeranno in carne da cannone". Secondo lui, le sue parole sono state volutamente fraintese soltanto per creare polemica e liberarsi di lui: "Sandro Ruotolo, senatore responsabile informazione del PD, mi ha attribuito questa mattina quattro reati sanzionati dal Codice di procedura Penale: Razzismo, Sessismo, Apologia del fascismo, Vittimizzazione secondaria di una presunta stuprata. Questi reati deriverebbero tutti dalla frase nel mio articolo pubblicato sabato su Libero. È un passaggio stilistico, può non piacere e la mia sconfitta professionale e il mio dispiacere derivano proprio da questo: dal fatto che ne abbiano fatto un caso senza aver letto l’articolo da cui il passaggio è estrapolato. Chiunque abbia letto l’articolo interamente, e sottolineo chiunque, ha convenuto che il mio articolo fosse equilibrato ed equanime".


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