Femminicidio Cecchettin, la voce potente di Federica Sciarelli fa impazzire il web

Dopo aver fatto ascoltare gli audio della 22enne a Chi l'ha visto?, la conduttrice annuncia una battaglia: "Non si deve più parlare di allontanamento volontario bensì per cause ignote".

Ha fatto sentire gli audio di Giulia Cecchettin, mentre parlava di Filippo Turetta, ha preso le difese di Elena, la sorella della vittima, "Una ragazza fortissima", e ha poi annunciato una nuova battaglia per far si che non si parli più di ‘allontanamento volontario’. La voce potente di Federica Sciarelli, nella puntata di Chi l’ha visto? di ieri sera (22 novembre), ha fatto centro e ha echeggiato sui social, dove in tantissimi le riconoscono di essere il vero volto del servizio pubblico. La trasmissione si è aperta con la voce della 22enne, uccisa dal suo ex sabato 11 novembre: "Vorrei che sparisse ma ho paura dia di matto". Le clip audio risalgono a 39 giorni prima della morte, quando la giovane donna si sfogava in una chat con amiche chiedendo consigli. Sciarelli si sofferma sull’importanza di quelle frasi da usare come monito per molte, per poi parlare di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, e della forza delle sue parole.

"Chi l’ha visto?": gli audio di Giulia Cecchettin, 39 giorni prima di essere uccisa

"Lui mi viene a dire cose del tipo che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire", così confidava Giulia Cecchettin alle amiche 39 giorni prima di morire di femminicidio per mano di Filippo Turetta. Gli audio trasmessi da Chi l’ha visto? ieri sera, mercoledì 22 novembre, ci mostrano una ragazza preoccupata per il suo ex fidanzato, esausta per i suoi comportamenti.

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Non me le viene a dire per forza come ricatto secondo me, però suonano molto come ricatto, allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo. Questa cosa, con il fatto che io vorrei non vederlo più, perchè comincio a non sopportarlo più, mi pesa.

Ma Giulia Cecchettin, seppur sfinita dall’insistenza di Turetta, temeva per ‘Pippo‘, così lo chiamava affettuosamente lei: "Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo perché mi sento in colpa perché ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo".

Federica Sciarelli: "Elena Cecchettin, una donna fortissima"

Federica Sciarelli ha voluto anche sottolineare come la forza di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, sia un esempio:

Adesso dobbiamo fare una battaglia per la famiglia di Giulia, per il papà, per il fratello e per Elena, la sorella di Giulia. Elena è una ragazza fortissima che ha detto ‘io non sto zitta’ e ha fatto scatenare un dibattito. I familiari non devono chiudersi in loro stessi e fanno bene a parlare. E voglio ricordare la citazione usata da Elena ‘Se domani non torno’.

Elena Cecchettin per quella frase è stata chiamata sovversiva, ma la conduttrice ci tiene a spiegare bene come invece sia la citazione di una poesia di un’attivista peruviana, e si sofferma anche sulla felpa di Elena Cecchettin:

Questa splendida ragazza che è Elena, ha fatto sì che si aprisse un dibattito fortissimo. E per questo le va reso merito. Ha citato una splendida poesia e le hanno dato della sovversiva. Ma la stessa poesia è stata riportata sul profilo della Polizia di stato, anche loro sono dei sovversivi? E poi c’è questo consigliere comunale della Lega (Valdegamberi, ndr) che ha detto che i magistrati dovrebbero stare attenti a Elena e ha tirato in ballo il satanismo e la felpa di Elena. In realtà quella felpa ha il simbolo di una marca di skate. Non c’entra nulla Satana, è una maglia che costa anche parecchio.

Mai più una denuncia con scritto ‘allontanamento volontario’: la battaglia di Federica Sciarelli a Chi l’ha visto?

La poesia, quella frase "Se domani torno", viene presa come spunto da Federica Sciarelli per introdurre la volontà di iniziare una battaglia perché "Non ci sia più una denuncia con scritto ‘allontanamento volontario’ quando non è così".

Non si deve più parlare di allontanamento volontario bensì per cause ignote. Sarà la nostra nuova battaglia.

Nel verbale di denuncia ai carabinieri da parte di Gino Cecchettin, il padre di Giulia, compare proprio quella dicitura nonostante le preoccupazioni dell’uomo riportate: "Temo per l’incolumità di mia figlia". E sebbene possa solo sembrare una cosa da poco, un’inezia su un gioco di parole, Sciarelli si domanda come mai nei 35 minuti dopo la telefonata di un testimone, che chiamò la polizia raccontando cosa stava sentendo nel parcheggio fronte casa, non si sia riusciti a intervenire.

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