Fedez pensa al lavoro, utili record per la sua agenzia dopo l’addio alla Ferragni. Quanto ha guadagnato

La società del rapper, "Doom", ha dichiarato cifre record nell'ultimo bilancio. Così mentre l'ex moglie rischia di perdere soldi, Federico Lucia finalmente sorride.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

No a Chiara Ferragni, sì al super-utile. Fedez, a mesi dalla chiusura choc con la moglie, stupisce tutti e fa guadagni record con la sua agenzia Doom. Si occupa di management e talenti, gestisce 25 artisti (compreso Fedez e suo padre) e, strano caso, da quando la Ferragni ha fatto i bagagli sta riscuotendo un successo inatteso. Forse è l’immagine che si sta "ripulendo", diranno i maligni. Oppure è solo la conseguenza a lungo termine di investimenti ben fatti. Quale che sia la risposta, Fedez sorride e i suoi conti pure. Un’ottima notizia se mai dovesse venirgli in mente di entrare in qualche nuova, inattesa "bagarre" legale. Vediamo di seguito tutti i particolari.

Fedez, dopo Chiara gli utili sono record

Non si sa se la causa è Chiara. Ma tant’è. I fatti dicono che l’agenzia di Fedez fa soldi e sta in salute. Il fatturato di Doom, società di talenti, è salito nel 2023 da 10 a 11,46 milioni. Ma contano soprattutto gli utili, e anche quelli non scherzano. Nel bilancio appena presentato in camera di commercio si leggono infatti utili finali a 1,3 milioni. Mentre nel 2022 erano fermi a 392.502 euro. Insomma Fedez nel giro di un anno ha più che triplicato i guadagni della sua società, in barba all’addio a Chiara Ferragni.

Dopo la rottura con l’influencer, infatti, il timore era che Fedez avesse perso il treno. Si sa che le società di Chiara fatturano milioni su milioni, quindi il rapper rischiava di non poter più godere (anche indirettamente) di quei soldi. Ora però il tavolo si è ribaltato. L’agenzia di talent di Federico Lucia guadagna più di prima, mentre le società della Ferragni sono a rischio. Ci sarebbero malumori tra i soci, problemi con la governance di Fenice srl (una delle controllate) e c’è da capire se dopo lo scandalo del Pandoro l’utile di Chiara resterà tale. L’ipotesi è infatti che i conti saranno in rosso, nel Bilancio 2023.

Tornando a Fedez, non può che rallegrarsi. Senza di lui Chiara arranca. E senza Chiara Ferragni lui se la passa bene. Oltre ai nuovi piaceri della vita da single, il musicista ora può gioire di numeri record. Doom – che sta per "Dream of ordinary madness" – ha un bilancio positivissimo, in più traspare fiducia anche sul prossimo futuro. "Le aziende stanno progressivamente compiendo una transizione dal marketing tradizionale all’influencer marketing", si legge nel bilancio 2023. E la previsione è che a livello globale la crescita del mercato si rifletterà anche sui numeri dell’Italia.

Di cosa si occupa Doom

Nel gennaio 2023, leggiamo ancora dal bilancio Doom, "l’Italia presentava circa 51 milioni di fruitori del web", e inoltre "il 76% della popolazione segue almeno un influencer". Quindi la società di Fedez decide di cavalcare i talenti della rete, puntando soprattutto sul lato social. Già adesso l’agenzia lavora principalmente con gli influencer, attraverso un’attività che va dall’acquisizione dei diritti alla gestione, passando per la sponsorizzazione e la pubblicità online. Tra i nomi che troviamo sul sito, spunta Andrea Damante, noto per la partecipazione a reality tv, ma anche il calciatore Nicolò Zaniolo, l’olimpionico Marcell Jacobs, e la content creator nel settore beauty Gaia Visco Gilardi. Fa un po’ sorridere la presenza del padre di Fedez, tra i talenti della Doom: Franco Lucia si propone nelle vesti di "influencer cuoco". Ma tant’è.

A livello tecnico, l’agenzia Doom è guidata dalla madre di Fedez, Annamaria Berrinzaghi. Che ha il ruolo di amministratrice unica. Insomma, è tutto uno splendido affare di famiglia. E anche se di questa famiglia, beh, Chiara Ferragni non fa più parte, i soldi scorrono a fiumi lo stesso. 1,3 milioni di euro. Mica noccioline.


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