Rai, l'ad Sergio replica alla polemica di Fabio Fazio su Sanremo: "La Tv in Italia siamo noi"

Botta e risposta tra Fazio e Sergio in merito alla partecipazione dei vincitori di Sanremo a programmi non Rai, arriva la risposta dell'Amministratore Delegato

Virginia Destefano

Virginia Destefano

Social Media Manager & Copywriter

Una passione smisurata per le serie TV. Laurea in Cinema, Televisione e New Media, videomaking e scrittura sono il mio passatempo preferito.

Il dibattito sulla partecipazione dei vincitori di Sanremo a trasmissioni televisive non Rai ha portato a uno scambio di opinioni tra l’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, e il conduttore Fabio Fazio. Sergio, in risposta alle dichiarazioni di Fazio riguardo al presunto regolamento contro di lui, sottolinea che la televisione italiana è rappresentata principalmente dalla Rai, anche se il conduttore si è recentemente trasferito a una rete concorrente. Secondo Sergio, la partecipazione del vincitore di Sanremo in programmi Rai è una prassi consolidata, indipendentemente dal conduttore o dalla rete, senza alcuna modifica alle regole preesistenti.

Rai, Sergio risponde a Fazio dopo la polemica su Sanremo

Roberto Sergio, nel respingere le accuse di Fazio, sostiene che non sono state introdotte nuove regole ad personam, bensì la situazione attuale è frutto di una prassi consolidata nel panorama televisivo italiano.

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"Il vincitore di Sanremo, la sera della domenica, andava da Fabio Fazio… quando era in Rai. Ora che lui è alla Nove, rete concorrente, il vincitore sarà sempre ospite in Rai. Non vedo alcuna differenza col passato" ha dichiarato Sergio, riaffermando l’importanza della Rai nella costruzione dell’identità nazionale e nell’offrire ai cittadini una memoria condivisa.

Rispondendo alla precedente dichiarazione di Fazio che riportava "sarà sicuramente una coincidenza il fatto che di solito il vincitore veniva da me. Perché non può essere vero che è stata fatta una regola contro il mio programma". Sergio enfatizza che la Rai continua a contribuire alla crescita culturale del Paese, fungendo da pilastro del pluralismo e della democrazia, oltre a essere il motore dell’industria dell’audiovisivo nazionale.

La celebrazione dei 70 Anni

"Non c’è nessuna novità" ha continuato Sergio, "ogni motivo è buono per contestare la Rai, ma l’unica verità è che oggi e, nonostante i profeti di sventura, anche per il futuro, in Italia la televisione è la Rai. Che continuerà a contribuire alla costruzione dell’identità nazionale, consentendo ai cittadini di riconoscersi dentro una memoria che appartiene a tutti».

Inoltre, in occasione dei 70 anni della Rai, l’Amministratore Delegato Roberto Sergio, insieme al Direttore Generale Giampaolo Rossi, ha inviato un messaggio che celebra la memoria, l’orgoglio e la responsabilità come elementi chiave del servizio pubblico. La Presidente Marinella Soldi ha espresso l’auspicio di un futuro in cui la Rai affronterà nuove sfide, come l’innovazione, la transizione digitale, la sostenibilità, l’inclusione e la parità. La Rai celebrerà il suo 70º anniversario con una puntata speciale di "Rischiatutto ’70" su RaiUno e RaiPlay, condotta da Carlo Conti.


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