Fabio Fazio, arriva la ‘stangata’ per il cioccolato Dop-Igp: sanzione pesantissima. Le parole del Codacons

Secondo l'associazione dei Consumatori, Fabio Fazio avrebbe pubblicizzato cioccolato in modo non conforme alle regole sulla pubblicità e sulla concorrenza.

Brutte notizie per Fabio Fazio. Il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha presentato un esposto contro il conduttore di Che Tempo Che Fa, accusandolo di aver pubblicizzato il cioccolato della sua azienda, Lavoratti, sfruttando la sua visibilità televisiva in modo non conforme alle norme su pubblicità e concorrenza. Alla società sono state notificate ben tredici sanzioni amministrative per un totale di quasi 100.000 euro. Di seguito, tutti i dettagli della notizia.

Fabio Fazio nel mirino del Codacons, multa di (quasi 100.000 euro)

Il Codacons punta il dito contro Fabio Fazio, e la colpa è tutta del cioccolato. L’associazione dei consumatori, presieduta da Carlo Rienzi, ha invitato chi ha acquistato prodotti dell’azienda Dolcezza di Riviera a valutare la possibilità di richiedere un risarcimento danni. L’impresa, salvata dal fallimento grazie all’intervento del noto conduttore, di sua moglie Gioia Selis e di una coppia di ristoratori, è finita sotto indagine dei Carabinieri del reparto Tutela agroalimentare di Torino. Lo scorso 23 febbraio 2024, infatti, è stata effettuata un’ispezione nello stabilimento di via Parasio 36 a Varazze, dove vengono prodotti i dolci commercializzati con il marchio Lavoratti. A seguito dei controlli, all’azienda sono state contestate 13 violazioni amministrative, con sanzioni per un importo complessivo vicino ai 100.000 euro.

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Durante dei controlli sulle etichette alimentari, sono emerse irregolarità riguardo all’uso di ingredienti a denominazione protetta. Prodotti come il pistacchio verde di Bronte DOP e la nocciola di Giffoni IGP erano indicati sull’etichetta, ma in realtà erano stati usati ingredienti generici non certificati. L’azienda è stata multata per 62.400 euro, con una riduzione del 30% grazie al pagamento rapido. La sanzione si basa sull’articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 297/2004, che punisce l’uso di informazioni false o ingannevoli sulle etichette alimentari. Alla luce dei fatti emersi, il Codacons ha annunciato l’intenzione di avviare iniziative a tutela dei consumatori che hanno acquistato prodotti falsamente etichettati come DOP: "Risarcire i consumatori". L’associazione intende richiedere un risarcimento per i danni subiti dai clienti, raggirati dalle informazioni ingannevoli presenti sulle confezioni.

Lavoratti, cos’è cambiato nell’azienda dopo la sanzione

L’azienda potrebbe affrontare sia sanzioni amministrative che penali per una presunta violazione dell’articolo 515 del Codice Penale, che punisce la vendita di beni diversi da quelli concordati. Durante l’operazione dei Carabinieri, sono stati sequestrati 1.198 confezioni di cioccolato e 5.400 etichette per uova pasquali. Dopo l’ispezione, la struttura societaria ha subito cambiamenti significativi: Alessia Parodi è diventata amministratrice unica, mentre Fabio Fazio e Selis hanno lasciato i loro incarichi. Le dimissioni dei soci fondatori sono avvenute poco prima della distruzione dei lotti sequestrati.

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