Fabio Fazio: “A Discovery inizio una seconda vita. Quanto prendo? Sono fatti miei”

Il conduttore, a una settimana dal ritorno in tv con Che Tempo Che Fa rompe il silenzio, anticipa le novità e torna sull’addio in Rai

Fonte: IPA

Torna Che Tempo Che Fa. Domenica 15 ottobre su Nove la trasmissione inizierà con un prologo alle 19,30 con protagonisti Fabio Fazio e Nino Frassica, poi la palla passerà anche a Luciana Littizzetto e a una delle new entry del nuovo corso della trasmissione: Ornella Vanoni. Ogni settimana ci sarà un intervento fisso dell’imitatore Ubaldo Pantani, e il primo ospite a raggiungere il salotto della domenica sera ormai traslocato dalla Rai a Discovery sarà Patrik Zaki.

Succose anticipazioni per il pubblico annunciate dallo stesso Fabio Fazio in un’intervista fiume rilasciata questa mattina al Corriere della Sera in cui, inevitabilmente, il discorso si è allargato e, prima di toccare il futuro, è tornato al passato e al movimentato addio del conduttore e di tutto il cast di una trasmissione macina ascolti dall’azienda del servizio pubblico.

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Alla domanda diretta "Perché ha lasciato la Rai?" il conduttore ha risposto: "È come se uno ti dicesse che non ti rinnova l’affitto di casa: o dormi per strada o vai a cercare un’altra casa. Non me ne sono andato di nascosto. Ho avuto un’offerta importante ed entusiasmante per un ricominciamento. Da Warner Bros Discovery, un gruppo che mi cercava da sei anni".

Poi, sollecitato ad approfondire il retroscena dell’addio, ha aggiunto: "A marzo l’amministratore delegato mi disse che non sarebbe rimasto e non poteva rinnovare il contratto. A quel punto cominciò la trattativa con Discovery. Lo scrissero i giornali, in Rai lo sapevano tutti: non sono scappato di nascosto col favore del[1]l’oscurità. Semplicemente non si è fatto vivo nessuno e dunque ho capito che la storia finiva lì. A quel punto sono andato felicemente verso quella che considero una seconda vita. Penso sia la cosa giusta. È bello sentirsi voluti. Sono molto contento, e so[1]no enormemente grato a Discovery con cui ho inizio una nuova avventura entusiasmante".

Sul compenso che andrà a prendere nella sua nuova patria televisiva, Fazio ha glissato dicendo che una delle cose belle di lavorare in un’azienda privata è avere la libertà di rispondere a domande sui soldi percepiti "sono fatti miei".

Sulle cifre non si sbilancia nemmeno quando gli viene chiesto dello stipendio percepito in Rai e dei costi della sua trasmissione, ricordando che, per 20 anni Che Tempo Che Fa ha portato grandi ascolti all’azienda, e grandi ascolti vogliono dire grandi fatturati: "Mi hanno sempre chiesto quanto guadagnavo in Rai; non mi hanno mai chiesto quanto ho fatto guadagnare alla Rai. Che tempo che fa portava alla media di Rai3 oltre un punto di share. E un punto di share vale alcuni milioni di euro. Per 20 anni".

Per finire, un commento su tele-Meloni e il cambiamento di gestione coinciso con il cambio di governo, secondo Fazio non un semplice spoils system, a cui la Rai è condannata dalla notte dei tempi per la sua natura di servizio pubblico statale, ma, per come la vede Fabio Fazio, "si ha l’impressione che si sia abdicato all’idea di ciò che sempre è stato considerato pubblico, trasformandolo in governativo. Non è spoils system; è come se, quando cambia il sindaco, cambiasse il tragitto dell’autobus. E questa è una grande perdita. Perché sono sempre di meno i valori acquisiti, a prescindere dalle maggioranze che si alternano"

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