Aspettando Marco Mengoni: l'Italia nella storia dell'Eurovision

In attesa di vedere il nostro rappresentante sul palco di Liverpool, ripercorriamo la storia del nostro Paese nella competizione canora europea.

L’Eurovision Song Contest è come il Festival di Sanremo: c’è chi lo ama e chi lo odia, ma quel che è certo è che tutti, prima o poi, finiscono per parlarne. E le due kermesse sono da sempre profondamente connesse: è infatti il Festival della canzone italiana ad eleggere, ogni anno, l’artista che rappresenterà il nostro Paese nella competizione internazionale che si svolge a pochi mesi di distanza. Per il 2023, il compito di portare alta la bandiera tricolore spetta a Marco Mengoni, con la sua Due vite. Ma sono innumerevoli gli artisti italiani che si sono avvicendati sul palco dell’Eurovision, portando grandi soddisfazioni ma anche qualche delusione.

Marco Mengoni all’Eurovision 2023

Sono trascorsi dieci anni da quando Marco Mengoni è salito sul palco dell’Eurovision Song Contest 2013 con L’essenziale, il brano con il quale ha vinto per la prima volta il Festival di Saremo. E ora, dopo il trionfo (annunciato) a Sanremo 2023 con Due vite, torna a rappresentare l’Italia nella competizione musicale più prestigiosa d’Europa. "Mi sarebbe piaciuto andare a Kiev: avrebbe voluto dire che la guerra era finita. La musica a suo modo è un mezzo di pace e amore ed essere uniti qui significa comunque mandare un messaggio di pace. Io sono contrario a qualsiasi guerra in atto nel mondo", ha raccontato a poche ore dal debutto a Liverpool. Grande attesa, dunque, per l’esibizione di Marco Mengoni, in programma con i "Big Five" nella finale di sabato 13 maggio, durante la quale porterà in scena una versione originale di Due vite, il brano triplo platino che l’ha portato alla vittoria di Sanremo. Ma Mengoni non è l’unico italiano atteso sul palco dell’Eurovision 2023: oltre al già annunciato Mahmood tra gli ospiti, troviamo anche la band toscana dei Piqued Jacks in rappresentanza di San Marino e la giovane Alessandra Mele con i colori della Norvegia.

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La storia dell’Italia all’Eurovision

Sono soltanto tre gli artisti italiani che sono riusciti nell’impresa di portare a casa la vittoria dell’Eurovision Song Contes. La prima in assoluto è stata Gigliola Cinquetti: era il 1964, e cantava Non ho l’età al Tivolis Koncertsal di Copenaghen. Il secondo, nel 1990, è stato Toto Cutugno, che al Vatroslav Lisinski Concert Hall in Zagabria ha vinto con Insieme. L’ultima vittoria la ricordiamo tutti: quella dei Måneskin, che nel 2021 hanno trionfato alla Rotterdam Ahoy con Zitti e buoni, raggiungendo il successo globale. Tuttavia, per ogni vittoria c’è anche qualche delusione: nel corso degli anni, infatti, non sono mancati artisti italiani che non sono riusciti a superare le aspettative, piazzandosi nei gradini più bassi della classifica. Come dimenticare l’ultimo posto di un grande come Domenico Modugno, che nel 1966 ha portato all’Eurovision Dio come ti amo. Ma anche il 13° posto di Mia Martini con Libera nel 1977, il 21° piazzamento di Emma Marrone nel 2014 con La mia città o il 16° di Francesca Michielin nel 2016 con Nessun grado di separazione (cantata in inglese). Ultima, ma non per importanza, la delusione di Mahmood e Blanco, che con la loro Brividi si sono esibiti nell’edizione italiana del contest nel 2022, fermandosi al sesto posto.

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