Amadeus, l’attacco di Enrico Ruggeri: “Molto meglio Carlo Conti”, cosa ha rivelato su Sanremo

Nell'anticipazione di un'intervista a "Oggi", il musicista si è complimentato con il nuovo conduttore del Festival. E ha ricordato il suo trionfo più bello alla kermesse.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Parla Enrico Ruggeri e lo fa in maniera piuttosto diretta. Nell’anticipazione di un’intervista al settimanale Oggi, il cantautore ha commentato le sue partecipazioni a Sanremo, Festival che ha vinto per ben due volte tra gli anni ’80 e ’90. Ruggeri ha avuto anche modo di presentare il suo ultimo album, "La caverna di Platone", ma soprattutto si è concesso il lusso di una vera provocazione. A suo modesto parere, infatti, il Sanremo 2025 di Carlo Conti sarebbe superiore rispetto a quelli condotti in passato da Amadeus. E il motivo è molto chiaro. Scopriamo tutti i dettagli qui sotto.

Enrico Ruggeri, la stoccata ad Amadeus su Sanremo

Enrico Ruggeri si è confessato in un’intervista a dir poco ‘esplosiva’, rilasciata di recente al settimanale Oggi. Tra i temi toccati, la sua doppia vittoria a Sanremo, il nuovo album in uscita e un confronto tra i conduttori Carlo Conti e Amadeus. Su quest’ultimo punto, in particolare, il cantautore non ha avuto paura a sbilanciarsi (con il rischio di creare qualche inevitabile tensione).

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"Il Sanremo di Carlo Conti", ha dichiarato Ruggeri, "è meglio di quello di Amadeus: almeno ci sono tre cantautori, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Brunori Sas". Un giudizio severissimo, il suo, che però si basa esclusivamente sulla quota di cantautori ammessa alla kermesse di quest’anno. Tutto il resto, dall’organizzazione dietro le quinte alla qualità degli ospiti, passando per l’effettiva riuscita delle serate del Festival, viene abilmente ignorato. Ma è chiaro che un confronto reale tra i due conduttori potrà essere fatto solo al termine di quest’ultima avventura sanremese.

Le vittorie al Festival e l’attacco ai ‘soliti noti’

Polemiche a parte, nell’intervista a Oggi Enrico Ruggeri ha anche ricordato la sua esperienza personale sul palco dell’Ariston. A Sanremo ha trionfato due volte, prima nel 1987 con "Si può dare di più" (cantata insieme a Umberto Tozzi e Gianni Morandi) e poi nel 1993 con il brano "Mistero". "Si può dare di più", ha detto il cantante, "che all’inizio doveva essere l’inno della Nazionale Cantanti, non mi convinceva, a botta calda dissi di no…Per la prima volta avrei dovuto cantare un brano di altri, lontano dalle cose che scrivevo io". Ma poi qualcosa lo fece ricredere.

"A farmi cambiare idea sono state le critiche", spiega Ruggeri. "Dicevano che ero un grande autore, ma un cantante mediocre. E allora ho pensato che se avessi portato a Sanremo un brano non mio, ma difficile da cantare, avrei zittito tutti. Per questo ho chiesto di cantare la parte più difficile, con la nota più alta". L’ex trionfatore di Sanremo al momento conduce un programma in seconda serata su Rai 2, "Gli occhi del musicista". E ha qualche parola da dire anche sul mondo della tv. "In televisione di solito ci vanno i soliti 25", conclude, "quelli che si invitano tra di loro, uno fa lo speciale televisivo e invita l’altro, che poi fa il Forum di Assago e invita un terzo. C’è questa parrocchietta, ricca e ben organizzata, di cantanti che fanno tutto tra di loro. Io ho chiamato Davide Van De Sfroos, Cristiano De André, Eugenio Finardi, Erica Mou, musicisti che come me si trovano a disagio nella tv di oggi".


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