Autista sparito, Emilio Fede disperato non riesce ad andare al funerale di Berlusconi

L'ex direttore del Tg4 non riesce a partecipare alle esequie: "Quel farabutto va arrestato". Poi si fa portare ad Arcore e attende il feretro su una panchina

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Quella che ha legato Emilio Fede a Silvio Berlusconi è stata un’amicizia di lunghissima data: il giornalista è stato una delle persone più vicine all’ex premier, e non poteva certo mancare in una giornata come quella di ieri, nella quale si sono celebrati i funerali di Stato del Cavaliere. E invece è andata proprio così: Fede non è riuscito ad arrivare in Piazza Duomo a causa del suo autista.

Emilio Fede furioso con l’autista

Nonostante i suoi 91 anni, Emilio Fede è attivissimo sui social, e anche questa volta ha utilizzato la sua pagina Instagram per raccontare la disavventura avvenuta ieri pomeriggio. Direttamente da un’auto in viaggio verso Arcore, l’ex direttore del Tg4 ha espresso tutta la propria rabbia nei confronti del suo autista, che non si è presentato all’appuntamento, impedendogli quindi di raggiungere il Duomo di Milano in tempo per i funerali del suo grande amico. Nel video pubblicato sui social, Fede non trattiene l’ira, ma allo stesso tempo appare anche decisamente confuso. "Cari amici, siamo qui in auto, aggrovigliati in una situazione di mistero e di dolore al centro della quale c’è la fine di Berlusconi, il funerale, Milano piegata in ginocchio per salutare quest’uomo straordinario. E purtroppo insieme a tutto questo c’è la meschinità di alcuni personaggi che hanno tentato di speculare economicamente: coraggio Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, intervenite!", ha esordito il giornalista, raccontando poi di come il suo autista l’abbia lasciato solo. "Un personaggio veramente squallido, che va preso e arrestato. Ha fermato la mia macchina, non mi ha consentito di partire in tempo per seguire il corteo funebre, che già soltanto a dirlo io piango".

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Emilio Fede non è quindi riuscito ad essere presente ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, ma grazie ad un passaggio rimediato per caso ha potuto raggiungere la villa di Arcore, dove il feretro è stato portato dopo la celebrazione. "C’è un collega, un giornalista, che si è offerto con la sua macchina di accompagnarmi per poter aggirare quella parte che quel personaggio ha fatto in modo di bloccare, per non poter andare con la mia macchina in quella magia d’amore che era Piazza Duomo trasformata in un grande altare". Il giornalista è furioso: "Io non oso entrare nei particolari, perché mi si rompe qualcosa nell’anima e nel cuore. La giustizia non è questa: personaggi luridi, pezzenti. Si intervenga! Io ho trovato questo collega che era lì per caso e ha sostituito quel farabutto e mascalzone del mio autista, che è sparito e non si è fatto trovare nel momento in cui io potevo arrivare in Piazza Duomo e vedere lo spettacolo dell’amore. Non soltanto è sparito, ma ha fatto in modo che la mia macchina restasse bloccata buttando via le chiavi. Ciao Presidente, hanno tentato fino all’ultimo di allontanarmi da te, ma io ci sarò perché sono sicuro che ti raggiungerò dove sei". Dopo essere riuscito a raggiungere Arcore, Emilio Fede ha atteso l’arrivo del feretro dell’amico di una vita seduto su una panchina, nel prato vicino alla villa.


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