Elena Sofia Ricci a Belve, il racconto choc sulla violenza: “La sensazione di sporco mi è rimasta addosso da allora”

L'attrice di "Che Dio ci aiuti" e "I Cesaroni" si è confessata nel salotto di Francesca Fagnani. Dalle molestie subite da bambina fino al rapporto difficile con l'alcol.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Questa sera l’attrice Elena Sofia Ricci sarà tra gli ospiti di Belve, in onda a partire dalle 21.20 su Rai 2. Nota per la sua partecipazione a diverse fiction di successo, tra cui il cult Rai "Che Dio ci aiuti", la Ricci ha scioccato la conduttrice Francesca Fagnani con dichiarazioni piuttosto forti. Nelle prime anticipazioni diffuse dal programma, infatti, Elena Sofia ha parlato della violenza subita all’età di 12 anni. Un trauma che l’ha accompagnata per tutta la vita, e ha influenzato (in negativo, ovviamente) il suo rapporto con le figure maschili. Poi è arrivata anche la confessione sul suo rapporto complesso con l’alcol. Ecco in dettaglio che cosa ha dichiarato l’attrice.

Elena Sofia a Ricci, la confessione choc a Belve

Faccia a faccia con la presentatrice Francesca Fagnani, Elena Sofia Ricci si è aperta totalmente. Partendo da quell’evento traumatico che a 12 anni l’ha segnata per sempre. "È stato talmente brutto, talmente doloroso", ha esordito l’attrice, "scatta anche un senso di colpa perché non capisci cosa sta succedendo, sei nel pieno della pubertà…Io avevo un foglio da disegno sulle gambe, eravamo in una macchina. Cercavo di proteggermi con questo foglio. Ovviamente…può un foglio da disegno proteggere? No, quindi ho cercato di rimuovere per parecchio tempo…È un nodo che non ho sciolto ancora. Non l’ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore".

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A questo punto, la Fagnani ha incalzato la sua ospite, chiedendole se all’epoca fosse pienamente consapevole di quello che le era successo. "Quando certe cose ti arrivano da delle presone adulte", ha spiegato la Ricci, "pensi che quello che fanno sia giusto in qualche modo. Però certo non mi piaceva…no, era qualcosa di sporco. Il problema è che questa cosa sporca è rimasta tutta la vita. Tra abbandoni e maltrattamenti, insomma, diciamo che sento che il maschile mi debba qualcosa". Ma il trauma della violenza non è stato l’unico ad aver segnato la protagonista di "Che Dio ci aiuti".

C’è stato anche un rapporto sbagliato con l’alcol, che ha rischiato di sfuggire di mano. "Avevo molti alcolisti nella mia famiglia", ha confessato Elena Sofia alla Fagnani, "bere molto era abbastanza la normalità, quindi quando ero ragazza e mi volevo dare un tono ho delle volte alzato un po’ il gomito. Non sapevo assolutamente dosare". Poi è arrivata la realizzazione definitiva e la decisione di smettere: "Una mattina davanti a uno specchio vidi una cosa grigia. Ero io. Ho detto: mio Dio, mi sto trasformando in quello che non mi piace della mia famiglia di origine".

Tra gli argomenti affrontati in studio, per fortuna, c’è stato spazio anche per una nota di tono più leggero, legata alla partecipazione di Elena Sofia Ricci a "I Cesaroni". L’ospite ha già detto che non prenderà parte al revival dell’iconica serie, e lo ha confermato anche a Francesca Fagnani: "Ci sono delle cose che è bene che finiscano a un certo punto. Ero già andata via troppo tempo prima. Basta". E sulle dichiarazioni di Claudio Amendola – "lo spirito di Elena aleggia in tutta la serie" – l’attrice ha concluso l’intervista con una battuta: "Se aleggio da morta mi secca un pochino sinceramente. Mi piacerebbe saperlo".


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