È sempre Cartabianca, Corona annuncia come morirà e Bianca Berlinguer si ‘ammoscia’: cosa è successo

Nella puntata del 17 settembre si affrontano i temi politici e di attualità più caldi, insieme allo scrittore, al giornalista e altri ospiti: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la nuova puntata di È sempre Cartabianca, condotta da Bianca Berlinguer su Rete 4 martedì 17 settembre, si torna a parlare di politica e attualità con Mauro Corona, che non molla la presa con la conduttrice, e agli ospiti, tra i quali Vittorio Feltri ed Elly Schlein. Vediamo insieme cosa è emerso nel corso della diretta di oggi e cosa è successo tra la Berlinguer e Corona tra un tema caldo e l’altro.

È sempre Cartabianca, puntata 17 settembre 2024: cosa è successo

La puntata si apre con la Berlinguer che chiede all’ospite come stia e dove si sia "collocato": "Sta nella capanna, nell’osteria? Non riesco a vederlo. Dove si trova? Come si è posizionato?". Corona, inizialmente divertito, risponde: "Come mai non mi vede? Sono qua, al solito posto, tra le mie sculture. Non dico altro, magari potrebbe esserci anche una bottiglia di Albano, ma questo non lo posso dire e quindi non ce l’ho". Poi, sorridendo, dice: "Volevo dire subito alcune cose perché lei alla fine mi mette fretta. E questi amici che…". La conduttrice lo interrompe: "Ne saluta una decina, certo che le metto fretta", ma lo scrittore sottolinea che una sua funzione è proprio quella di portare i saluti alle persone che compiono cento anni e lei ribatte: "Ci tengo anche io a salutarli". Corona commenta: "Eh beh, quando ci arriveremo anche noi… pensate a chi fra qualche anno, nemmeno tanti, dirà ‘salutiamo la Bianchina Berlinguer che fa 100 anni, salutiamo Corona che ne fa 101… diventa gradevole, no?" Pronta la risposta della conduttrice: "Mi sembra difficile che arriviamo a 100 anni, forse lei sì perché sta lì tra i monti, ma per quanto riguarda me credo sia più complicato. Vediamo…". L’ospite replica: "Si ricorda Lorenzo de’ Medici? ‘Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: del doman non v’è certezza’. Ci pensi Bianchina, sia lieta". La Berlinguer, divertita, risponde: "Ci penso… tanto ormai che ci penso a fare, è già fuggita! Del doman non v’è certezza… ci devo pensare per ammosciarmi un altro po’? Serve a poco pensarci. Ormai la giovinezza se ne è bella che andata Mauro".

"A un vecchio rabbino gli fu chiesto cosa fosse la vita per lui e rispose: ‘Una data di nascita e di morte’, e questo vale anche per lei", dice Corona prima di venire bloccato dalla giornalista: "No, questo vale per tutti, per me e anche per lei". Al che lo scrittore arriva al punto: "Il rabbino diceva: ‘Nel frattempo beviamoci qualche buon bicchiere, e non intendeva soltanto di vino, eh". Questa frase suscita l’interesse della Berlinguer, che chiede: "E di che?", con Corona che afferma: "Via, non me lo faccia dire in diretta". "Non lo dica, lasciamo perdere. Qualche buon bicchiere lo berrei, ma purtroppo non c’è": così la giornalista spiazza completamente l’ospite, che esclama: "Ah!".

Poi, durante la presentazione del nuovo libro di Mauro Corona, uscito proprio oggi e dal titolo Lunario sentimentale, il diretto interessato spiega: "Ho ripercorso l’infanzia e l’adolescenza raccontando come si viveva allora, ma senza nostalgie. Ho cercato di starmene alla larga da frasi come ‘si stava meglio prima’. Sto benissimo adesso, soprattutto quando vedo lei ". Quando lo scrittore cita un suo romanzo di vent’anni fa e la conduttrice ricorda il titolo ancor prima che lui finisca di dirlo ("Vede che lo conosco", dichiara lei), Corona ride e poi esclama: "Mi fermo qui, Bianchina. Non la interrogo sugli altri libri", e la giornalista risponde: "Ci mancherebbe solo, ora devo rispondere pure all’interrogazione?". L’ospite in video collegamento la tranquillizza: "No, non tiro colpi bassi, io". Ad un certo punto, parlando delle capacità di Corona e di sopravvivenza, la Berlinguer scherza: "Noi veniamo da lei che almeno andiamo sul sicuro: caccia gli animali, coltiva le ciliegie…". Il diretto interessato però non ci sta: "No, lei venga da sola, che non le mancheranno carote, zucche, fagioli… Non le mancherà nulla". "Vengo da sola? Beh, qualcuno me lo porto, perché ho qua mia figlia. Quelle cose lì insomma", risponde la giornalista.

Vittorio Feltri a È sempre Cartabianca

Quando la conduttrice apre il video collegamento con Vittorio Feltri che sembra spazientito ("Ci sono da mezz’ora io") e la Berlinguer gli ricorda che l’intervento era previsto per le 22 (l’orario è giusto): "Questa volta non è colpa nostra, avevamo detto alle 10. So che tu come Mauro ti inalberi facilmente". Feltri ribatte: "No, no è che mi inalbero, è che mi rompo le palle". Poi si passa alle vacanze estive: "Non ho mai fatto vacanze nella mia vita. A me delle montagne non mi frega niente, figurati se mi arrampico. E il mare mi fa schifo. Milano, quando d’estate si libera, diventa vivibile, bellissima. Me la godo bella com’è e non piena di imbecilli che rompono le scatole". E sulla notizia di Stellantis e la famosa email afferma: "È una presa in giro. Denuncia problemi psichiatrici di questi signori che hanno fatto tale offerta. Trovo veramente stupido insistere con questo green che ci porta allo sbando e ci fa perdere il buon senso. Hanno sbagliato tutto. Arrivare a distruggere la Fiat… bisogna avere una forza notevole, negativa, da imbecilli". Su quest’ultimo argomento Corona ironizza: "Mi aspetterei da Stellantis che mi mandassero una mail in cui dicono che faranno di tutto per farmi riavere la mia patente, ritirata per la terza volta. Dopodiché comprerò la Maserati". "Ma quella non può fargliela avere Stellantis, si deve sottoporre ai controlli, perché ho capito il motivo per cui le è stata ritirata per la terza volta", ride la conduttrice, anche dopo aver ascoltato la risposta dell’ospite: "Eccesso di velocità di scolo bottiglie!"

Poi lo scrittore diventa serio: "Questo è un fallimento planetario di queste auto elettriche. È una stupidaggine colossale, come quelli che hanno fatto i tappi delle bottiglie che non si tirano via: ogni volta che bevo me lo ficco su per il naso! Sono idee sciagurate ad opera di sciagurati". "Quelli sono i tappi delle bottiglie di plastica, basta metterlo laterale e beve. Non succede niente, no?", chiede la Berlinguer. Ma Mauro Corona non è d’accordo: "No, laterale non va bene Bianchina", e quest’ultima domanda: "Perché? Vabbè, non inizi a fare le sue allusioni…". A Vittorio Feltri invece non hanno mai ritirato la patente: "Non mi tiro indietro se c’è da bere un bicchiere di vino, ma non mi hanno mai beccato sbronzo, e poi io non guido da molto tempo, le automobili mi hanno scocciato".

I cambiamenti dell’uomo secondo Corona

Parlando del nuovo condominio per nonni di Torino, Mauro Corona dice alla Berlinguer: "Io non ci andrei mai, neanche morto. L’unica cosa buona è che avrei la speranza di trovare lei in questo ricovero per nonni". La conduttrice però afferma di essere ancora giovane per diventare nonna, ma l’uomo dichiara: "Basta che sua figlia le produca un bambino…", e lei ribatte: "Lo so, ma lei dice che gliela sto mandando…". Poi l’ospite, tornando a parlare del luogo riservato agli anziani, aggiunge: "Quando capirò che starò per diventare un peso per i miei figli, io so dov’è il mio ospizio e glielo dirò a luglio. C’è un vecchio larice, mi siedo lì e mi lascio morire. Io credo ci sia un’esasperazione degli animi umani, non c’è più quella tranquillità di trent’anni fa, il senso della pazienza. Lo vedo anche nei bar, basta una parola sbagliata e nasce il rimprovero o l’insulto. L’uomo è diventato improvvisamente più aggressivo, violento".


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