Dritto e Rovescio nel caos, Del Debbio s'infuria con gli ospiti ("Vi ripudio"), poi Meloni tuona: "È scandaloso"

Nell'ultima puntata del 4 luglio tanti gli ospiti in studio e in video collegamento per parlare della situazione attuale in Italia (e non solo): cosa è successo

Durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il talk politico e di attualità condotto da Paolo Del Debbio giovedì 4 luglio su Rete 4, tanti ospiti sono presenti in studio o partecipano al programma in video collegamento, e tra questi ultimi c’è il Premier Giorgia Meloni, la quale affronta diverse tematiche attuali e di grande rilevanza. Non mancano, inoltre, servizi e dibattiti sull’occupazione delle case – quindi sulla situazione di Ilaria Salis e sull’operato del suo partito -, su Giovanni Toti, sulla realtà che vivono le donne musulmane e sul Pride di Roma. Infine, il conduttore ringrazia tutti gli addetti ai lavori e poi dichiara: "Ci rivedremo a settembre. Ringrazio tutti gli ospiti della stagione. Certamente abbiamo fornito su tutti gli argomenti due posizioni, e di questo me ne faccio un vanto. Abbiamo sempre mantenuto la nostra mission – dritto e rovescio – senza mai dire noi qual è il dritto e quale il rovescio, perché ognuno a casa si farà la sua opinione. Di questo andiamo molto orgogliosi. Grazie a tutti. Noi ci vediamo a settembre con delle novità, ma torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, almeno finché ci sarò. Io faccio così: affronto un argomento, sento le persone direttamente interessate come stasera e sento due parti che hanno idee diverse. Questo è il nostro modo di fare perché pensiamo che sia utile per voi, per darvi un quadro più completo. Buona estate a tutti". Scopriamo insieme cosa è successo nella puntata del 4 luglio 2024 di Dritto e Rovescio.

Dritto e Rovescio, puntata 4 luglio 2024: cosa è successo

L’intervista al Premier Giorgia Meloni apre l’ultima puntata di Dritto e Rovescio: "Mi sento determinata, sempre abbastanza in salita, ma i risultati me li devo guadagnare. Il risultato delle europee è stato molto importante e per nulla scontato. Noi abbiamo scelto di governare con serietà, e quando si governa in questo modo, facendo le cose giuste pur sapendo che potresti pagare un prezzo sul piano del consenso… insomma, questo per me è un elemento molto importante. Gli italiani ci hanno detto che dobbiamo andare avanti, che la Nazione va riformata e ciò che non funziona va cambiato, e io senza paura e con determinazione intendo andare avanti per i prossimi 3 anni e mezzo".

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Del Debbio chiede della lettera scritta da Giorgia Meloni dopo aver visto i filmati girati da Fanpage relativi al movimento giovanile di Fratelli D’Italia: "Ho mandato questa lettera perché chi pensa che in Fratelli D’Italia possa esserci spazio per antisemiti, razzisti e nostalgici semplicemente non ha capito niente. Chi vuole recitare la parte della macchietta a uso e consumo della sinistra non è nostro amico. Ma l’ho scritta anche perché noi siamo, sia come Fratelli D’Italia sia per quello che riguarda il suo movimento giovanile, una realtà distante anni luce da quello che in queste immagini si è visto e da come ci vorrebbero dipingere i nostri avversari. Il partito è nato per guardare avanti e non voltarsi indietro e continuo ad andare fiera del suo movimento giovanile. Penso sia ingiusta la caccia all’uomo che si sta facendo contro questi ragazzi, che sono le prime vittime di ciò che è accaduto. Poi si potrebbe discutere a lungo sui metodi utilizzati in queste sedicenti inchieste giornalistiche. Penso che se mettessi una persona con una telecamera nascosta dentro casa sua per nove mesi, probabilmente anche per lei troverei una qualche frase con la quale potrei tentare di costruire l’immagine del mostro, no? Diciamo che sono metodi che non ci intimidiscono". Del Debbio ironizza: "Comunque non me la faccia mettere la telecamera, perché io da buon toscano dico un quantità di roba che è meglio non ascoltino altri".

Su Ilaria Salis e la sua "battaglia politica" il Presidente del Consiglio dichiara: "Considero vergognoso che chi viene pagato dagli italiani per scrivere le leggi faccia apologia della violazione delle leggi, considero vergognoso che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente, considero vergognoso che in uno stato di diritto si faccia anche qui apologia dell’esproprio proletario in una nazione nella quale la proprietà privata è sacra e inviolabile. Considero scandaloso il silenzio della sinistra su queste prese di posizione, particolarmente del PD e del Movimento 5 Stelle. Dopodiché, per segnalare una differenza, posso dire quello che abbiamo fatto noi, ovvero inserire in uno dei nostri disegni di legge in materia di sicurezza una norma che introduce un nuovo delitto che è per l’appunto occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, con pena detentiva prevista da due a sette anni di carcere e, per facilitare la soluzione di questo problema che purtroppo riguarda migliaia di casi in Italia, prevediamo anche due novità".

Non manca una domanda sulla questione dell’utero in affitto, e la Meloni ribadisce la sua posizione in merito: "Uno dei capisaldi di Fratelli D’Italia è la libertà individuale, principio che abbiamo sempre difeso, anche ritenendo che ci si debba fare gli affari propri rispetto a quelle che sono le inclinazioni e le scelte che ciascuno fa. Questo significa anche combattere ogni discriminazione a danno della comunità LGBTQ+. Siamo stati accusati di aver fatto passi indietro sui diritti di queste persone, solo che noi non abbiamo fatto alcuna norma su questa materia, abbiamo la stessa legislazione di quando al governo c’era il PD. Il tema è che si chiedono passi in avanti, come il riconoscimento del diritto di adozione da parte delle coppie omosessuali e la conseguente legalizzazione dell’utero in affitto. Non sono d’accordo, penso che sarebbe sbagliato impedire a un bambino per legge di avere un padre e una madre e considero l’utero in affitto come una barbarie. Penso che uomini ricchi che comprano l’utero di una donna povera per farle portare nove mesi in grembo un bambino che verrà strappato da lì appena nato non sia una forma di modernità o civiltà, ed è per questo che Fratelli D’Italia sta chiedendo che l’utero in affitto sia reato universale, cioè perseguibile in Italia anche se commesso all’estero. Il punto di vista dei minori chi lo difende? Loro non possono esporre le loro tesi".

Viene affrontato anche il tema dell’immigrazione: "Col tempo si è capito che è buono chi non vuole consentire ai trafficanti di fare miliardi sulla pelle della disperazione degli esseri umani, per farsi pagare a botte di 9mila/10mila euro viaggi della speranza che spesso si risolvono in tragedia. Mi pare che questo messaggio sia passato al G7, dove abbiamo avviato una alleanza, un lavoro globale da portare avanti tutti insieme per combattere i trafficanti di esseri umani, che sono i nuovi schiavisti".

Sull’ultima partita della Nazionale Italiana dice: "Purtroppo l’ho vista, sono molto delusa, come tutti gli italiani. Dobbiamo anche dire che di delusioni con la Nazionale ne abbiamo prese più di una. Quando le cose vanno così ti devi interrogare se qualcosa va male nel sistema. Posso dire che forse un problema è dato dal fatto che i calciatori italiani nella serie A sono sempre di meno (35%). Quando non valorizzi i tuoi calciatori un problema sulla Nazionale ad un certo punto te lo potresti ritrovare. Lo dico perché c’era una norma, che aveva inserito Giuseppe Conte, che estendeva ai calciatori stranieri i benefici fiscali previsti per il rientro dei cervelli, quindi se da straniero venivi in Italia la tua società pagava meno tasse. Noi abbiamo deciso di eliminare quella norma, perché è un modo per aiutare i calciatori italiani". Il conduttore è spiazzato: "Mi scusi, il cervello sarebbe stato il calciatore?", e la Meloni conferma: "Eh…" Infine, quando De Debbio le chiede delle sue vacanze, il Premier risponde: "Zitto, io sono sfigata sulle vacanze, Paolo. Se lassù vengono a sapere che potrei andare in vacanza succede qualsiasi cosa. È un tema che non si tratta, al palo sto". Del Debbio chiude con ironia l’intervista: "Le volevo dire che quando ci ritroveremo mi vedrà cambiato, perché questa estate faccio un corso per diventare calciatore per pagare meno tasse. Non mi ritengo un cervello, ma intanto rientro. Ora non posso più farlo, ma non si sa mai".

L’occupazione delle case (e non solo)

Si passa a parlare di Sinistra Italiana e dei debiti mai sanati con l’Inps per gli immobili da loro occupati (4 circoli morosi) in passato. Il primo ospite a parlare è Maurizio Belpietro (La Verità), il quale ritiene che la sinistra abbia sempre avuto problemi con le case e un esempio è "‘Affittopoli’. Ora, siccome così non spendi niente, occupi uno stabile e hai ottenuto la soluzione migliore. A carico di chi? Dell’Ater e di chi è in graduatoria e ha diritto a una casa. Credo sia un grave danno alla collettività: se occupi una casa devi pagare e anche caro". Pierfrancesco Majorino dice che non ricordava che Belpietro fosse così attento alla legalità (e cita Silvio Berlusconi), poi si lamenta perché costantemente interrotto dal direttore de La Verità quando prende in esame la vicenda di Giovanni Toti ("Mi sta interrompendo, è un maleducato! La cosa che non sopporto è il garantismo alternato", dice Majorino), con Del Debbio che alza la voce per dire "State buoni! Dovete lascia parlare. Attenzione, così da casa cambiano canale. E che non accada è ciò che più mi interessa, più di tutto il resto", perché continuano a parlarsi addosso rendendo il dibattito difficile da seguire, a tratti quasi incomprensibile. Poi Majorino prosegue il suo discorso: "Mi piacerebbe che l’Aler non si ricordasse solo del problema di Salis, ma si occupasse anche del fatto che in questo momento ha 19.500 case non assegnate, un vero scandalo". Andrea Delmastro aggiunge: "Io credo che sia uno scandalo questa pluripregiudicata che è diventata l’eroina dei due mondi delle occupazioni abusive di una famiglia piccolo-borghese che probabilmente non avrebbe diritto a stare in una casa che occupa a detrimento di povera gente che fa la fila, attende e chiede l’assegnazione, perché questa delinquente sta rubando la casa a uno che ne avrebbe diritto. Non penso che dovremmo tutelare queste persone. È inaccettabile, una vergogna".

Anche Daniele Capezzone (Libero) dà il suo parere in merito: "La Salis dice che occupare è resistenza ed è anche logorante, quindi ora mi aspetto che chiedano un sussidio, magari un ‘reddito di occupanza’, e poi aggiunge che non toglie niente a nessuno. Allora quelli che sono in graduatoria sono tutti fessi. Poi viene fuori che il suo partito occupa a sua volta e non paga nessuno. Con questa storia dell"esigenza sociale’ allora anche un rapinatore può fare ciò che vuole? Lo giustificate? Vergognatevi e pagate!". Luca Sommi interviene: "C’è gente che ha perso tutto e non gli si riesce a trovare una collocazione nei tanti immobili pubblici che sono sfitti. Queste occupazioni non tolgono niente a nessuno perché si tratta di locali vuoti. Si occupano le case? Certo che no, però la battaglia politica a volte è fatta anche di questo. Ricordo a tutti che lo sciopero era un reato, ora è un diritto". Belpietro lo interrompe: "Tra poco diventerà un diritto occupare le case! Avete capito?". Sommi si spiega meglio e poi ammette: "Quando ero giovane ho votato Capezzone, al tempo un radicale. Pensa te…". Quest’ultimo ribatte: "Nessuno è perfetto". Sommi conferma ("Nessuno è perfetto, mi cospargo il capo di cenere") e poi fa l’esempio del benzinaio rapinato che spara al ladro e viene esortato a continuare: "Va bene sparare a uno ma non va bene occupare una casa per una causa politica". Gli animi si scaldano e Del Debbio è costretto a lanciare un minuto di pubblicità.

Si torna a parlare di occupazioni e Capezzone prende nuovamente la parola, descrivendo 4 tipologie di italiani (il primo lavora e con fatica compra casa, il secondo riesce a permettersi solo di pagare l’affitto e sempre con grande fatica, il terzo non si può permettere nulla di tutto ciò e finisce in graduatoria, subendo qualche prepotenza, mentre il quarto entra con violenza e occupa l’abitazione): "Vi rendete conto che il quarto sta schiaffeggiando gli altri 3 e voi lo state spalleggiando? Vergognatevi!". Luca Sommi ribatte al direttore editoriale di Libero facendo riferimento a quanto detto da una donna in video collegamento: "Ci sono migliaia di palazzi pubblici che lo Stato si è anche dimenticato. Io di fronte a una mamma con un marito e due bambini che hanno all’orizzonte di stare dentro una macchina, se decidessero di entrare in un palazzone dell’inps vuoto da 15 anni…" Capezzone non lo lascia finire di parlare e, furioso, dice: "Li volete spingere all’illegalità? Che società volete? Una guerra di tutti contro tutti in cui il più prepotente vince e si piglia tutto? Bravi, complimenti!" La signora presa in causa da Sommi chiede la parola: "Assolutamente no, non farei mai una cosa del genere, nemmeno per esigenza occuperei".

Le altre tematiche

L’attenzione, poi, si focalizza sui conti poco trasparenti del PD e in particolare si parla di Raffaella Paita e Aldo Spinelli, il principale indagato dell’inchiesta, senza mancare di commentare la situazione di Giovanni Toti, ai domiciliari da due mesi. Restando sul tema, vengono affrontati anche i legami tra il PD e gli imprenditori locali. Inoltre, si parla delle donne musulmane obbligate a pregare separatamente dagli uomini, e uno degli intervistati paragona la figura femminile a dei cioccolatini, il che fa imbestialire Del Debbio: "Ha detto una cosa abominevole, roba che mi fa vomitare. Per fortuna è l’ultima puntata, sono un po’ surriscaldato sul tema e a settembre magari mi placco e lo affronto con più pacatezza". Poi il conduttore precisa che non gliene importa nulla se queste persone pregano in posizione dritta o a rovescio, "basta che ci sia il rispetto della legge italiana, del resto non me ne fot*e niente".

Il dibattito si accende quando Mohamed Ahardane (Inam Rieti) svela che le donne, dopo la richiesta di "divorzio" (pare che anche queste ultime possano chiederlo), se esso è "revocabile", devono aspettare 3 mesi prima di poter lasciare l’abitazione e andare dal giudice in quanto potrebbero essere incinta e in tal caso cambierebbero i loro diritti: "È terribile. Ma che vuol dire? Non è come qua, in Italia non devo aspettare tre mesi perché sono incinta, perché non mi viene il ciclo mestruale e allora niente divorzio. Se una donna è gravida non ha alcuna rilevanza sulla separazione, e ci mancherebbe altro! Ma che siamo, alle tribù? Dai! Ma roba da matti", dichiara Del Debbio incredulo. In un secondo momento, mentre Simone Leoni (Forza Italia) e Mohamed Ahardane discutono animatamente, il conduttore, dopo vari tentativi di arginare la situazione, tuona: "Buoni, se no vi ripudio!" A questo punto Giuseppe Cruciani (La Zanzara) ironizza: "È l’unico ripudio consentito", e De Debbio risponde: "L’unico, il mio!". Infine, non manca un approfondimento sul Pride fatto contro il governo per i diritti della comunità LGBTQ+ e sulla discriminazione sul lavoro che essa si ritrova a subire ancora oggi, nel 2024.

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