Dritto e rovescio: Del Debbio infiamma il web con il poliziotto ‘miracolato’, Capezzone cannoneggia Boldrini e le femministe

Cosa è successo nella puntata del 13 giugno: frecciate, polemiche e l'intervista a Christian Di Martino che ha conquistato il web

Durante la nuova puntata di Dritto e rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4 giovedì 13 giugno, non manca il ricordo di Silvio Berlusconi, l’ospitata di Christian Di Martino, il giovane poliziotto che ha rischiato la vita a Milano, e il tema della situazione della donna nella comunità islamica. Vediamo insieme cosa è accaduto nel corso della diretta.

Dritto e Rovescio, puntata del 13 giugno 2024: cosa è successo

Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato da un uomo alla stazione di Lambrate (Milano) la sera dell’8 maggio 2024, è il primo ospite di Dritto e rovescio, ed è in studio per raccontare quanto accaduto quel giorno e come sta adesso dopo 70 trasfusioni e 5 arresti cardiaci: "Mi ricordo tutto. Nonostante i 3 colpi alla schiena, sono riuscito a inseguirlo e farlo cadere. Poi sono arrivati i colleghi. Non so come ho fatto a stargli dietro, forse avevo ancora l’adrenalina in corpo, lo dovevo fermare". A questo punto scatta l’applauso del pubblico e qualcuno urla a gran voce: "Bravo!", e anche sui social non mancano i commenti positivi: "Questo ragazzo mi ha fatto commuovere: ha un sorriso e uno sguardo pulito, puro come dice Del Debbio. Orgoglio di noi italiani, grazie Christian, felice che ti sei salvato! Un bravo giovane che fa onore all’Arma", oppure: "Intervista stupenda ad un ragazzo straordinario … questi sono i veri "influencer"! Questi sono gli esempi virtuosi a cui dar spazio in TV. Non a 4 boriosi arricchiti senza arte ne’ parte… che più che bluff non fanno!". E ancora: "Uno dei pochissimi momenti televisivi che hanno avuto un grande valore: aver ascoltato Christian! L’Italia sana è solo felice per la tua guarigione! Auguri". Su X (ex Twitter), infatti, è stata un’intervista apprezzatissima, che ha fatto balzare Dritto e Rovescio nei trend della serata.

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"Ho pensato alla mia fidanzata e alla mia famiglia e mi sono detto: ‘Non posso morire. Infatti sono arrivato all’ospedale Niguarda ancora sveglio. La prima cosa che ho detto a mio padre quando mi sono risvegliato è stata ‘Scusa papà se ti ho fatto preoccupare", aggiunge l’ospite. Poi scopriamo in diretta, proprio come il conduttore, che in studio c’è la fidanzata di Christian: "Ah, è qui, non avevo capito", e subito dopo, rivolgendosi alla diretta interessata, il giornalista dice: "Complimenti, che fidanzato che si è scelta!". "È un eroe per me", esclama la donna, con Del Debbio che risponde: "Anche per noi lo è". Infine, Di Martino dice che rifarebbe lo stesso anche adesso e di non aver mai dubitato della scelta fatta quel giorno, nonostante fosse "finita male": "È andata male a te, ma è andata bene a questa città avere uno come te", commenta il conduttore.

Largo spazio viene dato a Silvio Berlusconi, politico e imprenditore venuto a mancare il 12 giugno 2023, al quale dedicano uno speciale sulla sua carriera con tanti ospiti in studio, come Pier Ferdinando Casini ("Spero che non abbiano parlato troppo male degli alleati di Berlusconi. Non è la serata giusta questa"), arrivato a omaggio già iniziato, e Alessandro Sallusti. In video collegamento c’è anche il vicepremier Antonio Tajani. Insieme lo ricordano come un grande uomo, pieno di ideali e tenace nel raggiungere i suoi obiettivi. Poi viene mostrato anche il commovente discorso che Pier Silvio Berlusconi ha fatto proprio due giorni fa negli studi Mediaset, e infine si parla delle vicende giudiziarie dell’ex Premier. "All’indomani della cosiddetta discesa in campo di Berlusconi parte della magistratura politicizzata gli dedicò delle attenzioni che non dedicarono ad altri grandi imprenditori italiani. Ci fu un vero e proprio accanimento giudiziario contro Berlusconi. Ciò è stato riconosciuto anche da tanti altri protagonisti. Non è riuscito a fare una riforma complessiva perché doveva anche difendersi nei processi", commenta Casini.

La situazione della donna islamica e le frecciate alla sinistra

Si passa a un tema molto delicato, ovvero il ripudio delle donne nell’Islam, le quali non hanno né diritti né tutele. Una donna marocchina, infatti, è stata ripudiata dal marito e abbandonata nel suo Paese con i tre figli. È proprio lei a raccontare che il marito la picchiava sul volto e la teneva reclusa per poi spiegare: "Dovevamo andare in Marocco per una vacanza, ma dopo aver passato la dogana ha preso i miei documenti e quelli dei miei bambini. La mattina mi ha presa e portata da mia madre e se ne è andato. Il giorno dopo mi è arrivata la lettera per dirmi che ero stata ripudiata. Io non ho alcun diritto di oppormi a un ripudio. È impossibile per una donna chiedere il divorzio e finora non ho ricevuto soldi per me e i miei figli. Essere ripudiate è come una rosa che appassisce e cade". Gli uomini intervistati giustificano tale condizione femminile nella comunità islamica con queste parole: "Non decido io, il Corano dice così".

Del Debbio però ricorda che i bambini non possono essere ripudiati una volta accertati la madre o il padre: "La legge civile qui prevale su qualsiasi legge religiosa, qualunque essa sia. Viene noia a ripetere queste cose perché sono di base. Dovremmo darle per assodate in una discussione al riguardo, e invece no, ci ritroviamo a dover confrontarci proprio su questo. Dopo un po’ mi viene anche una certa avversione alla tematica e ai responsabili di questo", dice il conduttore a gran voce. "Qui c’è la volontà precisa di molti, e temo non si tratti di una minoranza del mondo islamico in Italia, di far prevalere la loro legge religiosa, interpretata in senso estremista e fondamentalista, sulle leggi dello Stato. Lì la scelta è arbitraria, non la devo nemmeno motivare ed è totalmente extragiudiziale. Te saluto. Ma dove stanno le donne di sinistra, le femministe? Ci hanno fatto una testa tanta con il patriarcato e i diritti e poi sono sparite, tipo la Boldrini. Perché non si occupano di questa cosa? Questa è la grande domanda. E dai", commenta Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero.

Giuseppe Cruciani de La zanzara sbotta contro la giornalista Karima Moual: "Mentre le testimonianze della gente in carne e ossa ti dicono che il ripudio esiste, arriva l’intellettuale di origine marocchina che dice ‘il ripudio non esiste più’". La giornalista ribatte: "Forse non hai capito ciò che ho detto. Ho detto che probabilmente il contratto di matrimonio della signora forse è stato fatto in una maniera diversa rispetto a quella tutelata dalla legge". Ma Cruciani non ci sta: "Ci sono testimonianze che dicono che il ripudio esiste ed è largamente accettato come proveniente dalle Sacre scritture del Corano. È una cosa che può fare solo l’uomo, ma il ripudio fa parte di un pacchetto. Non è una separazione, perché una donna non può ripudiare il marito. Il ripudio è contrario alle regole della società occidentale. Sappiamo tutti che la donna islamica non può uscire da casa vestita e truccata come vuole. Il ripudio fa parte di una cosa che si chiama sottomissione della femmina nei confronti del maschio".

Infine, viene affrontato anche il tema delle donne che rischiano la morte perché si allontanano dall’Islam, come la persona uccisa perché si era avvicinata al cristianesimo. Galeazzo Bignami (Fratelli D’Italia) commenta: "Nella vita reale la sensazione è che prima della legge italiana queste persone dicano ‘Io applico la legge islamica’, e questo non è ammissibile. In Italia c’è solo la legge italiana. L’Islam ha un problema con le donne. Ma la sinistra, quella che si arrabbia con Meloni dicendo che è contro i diritti delle donne, perché non va a fare le battaglie per difendere queste ragazze? Non fanno nulla, mentre questo governo sta facendo qualcosa e vorremmo avere la sinistra per una volta al nostro fianco e invece, in maniera ipocrita, preferisce fare altro. È vergognoso".

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