Donne sull’orlo di una crisi di nervi: Chiambretti funziona, il format no, Mentana giganteggia

Il ritorno del conduttore in Rai dopo 21 anni si rivela, come prevedibile, un ottimo contenitore di interviste: da affinare ancora il format di contorno

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Piero Chiambretti torna in Rai e debutta al timone di Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Il ritorno del conduttore nella tv di Stato – a oltre vent’anni dal suo programma cult Chiambretti c’è – è diventato realtà ieri martedì 14 maggio 2024, quando Chiambretti tornato protagonista della prima serata di Rai 3. Il nuovo programma, che prende il nome dal film di Pedro Almodóvar del 1988, si è rivelato un ottimo contenitore di interviste: restando fedele al suo storico modo di fare televisione, il conduttore si è infatti mosso con disinvoltura tra domande graffianti, ironia e leggerezza. Ancora da affinare, invece, il format di sfondo. Scopriamo com’è andata, cosa funziona e cosa no nel nuovo show.

Donne sull’orlo di una crisi di nervi: l’esordio di Piero Chiambretti

Le voci riguardanti il ritorno di Piero Chiambretti in Rai si sono fatte sempre più intense lo scorso gennaio quando, appena prima della pausa sanremese, fu annunciato che Avanti Popolo, condannato dai numeri, avrebbe chiuso i battenti. La trattativa tra il conduttore e l’ad Roberto Sergio si è conclusa con un accordo e ieri martedì 14 maggio 2024, proprio nello slot che fu di Nunzia De Girolamo prima del flop, Chiambretti ha esordito al timone di Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Il ritorno in Rai dopo 21 anni del comico è stato fedele al suo storico modo di fare televisione: tra domande più o meno graffianti e più o meno ironiche, infatti, le interviste agli ospiti sono state (come prevedibile) le vere protagoniste della serata.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

La prima puntata del nuovo show è stata dominata da Enrico Mentana, protagonista del blocco centrale della serata (quello meglio riuscito). Il direttore del Tg La7 si è prestato a dei botta e risposta brillanti – incalzato da Chiambretti anche con la domanda iconica della compagna Francesca Fagnani a Belve "Che belva sei?", dichiarandosi un elefante per la memoria – mentre si è frenato sul caso Gruber ("Non è elegante parlarne qui, siamo su un’altra rete. Siccome ho lamentato un colpo basso, questo sarebbe un colpo basso") o su sul suo possibile sbarco a Nove: "Non li conosco".

Se la chiacchierata è stata per distacco il momento clou della serata di debutto di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, anche le altre interviste si sono rivelate interessante, a partire da Gianni Minoli (che ha aperto la puntata parlando di giornalismo e dei tempi di Mixer) fino a Sofia Goggia e Maurizio Mannoni, sfortunatamente "tagliato" dopo appena 5 minuti per problemi di tempi televisivi. Le interviste, insomma – come pronosticabile, trattandosi della specialità di Chiambretti – funzionano, mentre resta ancora da affinare il contorno del format: gli interventi estemporanei degli editorialisti Francesca Barra, Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Grazia Sambruna e degli inviati Giovanna Botteri da Parigi, Paolo Pagliara da New York e Marco Varvello da Londra sono sembrati slegati e fuori contesto. Donne sull’orlo di una crisi di nervi non ha ancora sfondato dal punto di uno sguardo sull’attualità e, soprattutto, manca ancora uno spazio più approfondito dedicato al mondo femminile, per il momento celebrato ma di fatto solo sfiorato. Quel che è certo è che il padrone di casa Piero Chiambretti è tornato ed è sembrato "in palla", pronto a mettersi in gioco nella prima serata del martedì Rai 3.


Potrebbe interessarti anche