Domenico Iannacone attacca la Rai, che replica: "Basta falsità"

Il conduttore ha accusato la tv di Stato di aver cancellato il suo programma, Che ci faccio qui. L'azienda ha replicato duramente.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Pochi giorni fa la Rai ha presentato i propri palinsesti per la stagione 2023/2024: tra conferme e novità, ci sono anche alcuni programmi che sono rimasti esclusi dalla nuova offerta televisiva. Tra questi c’è anche Che ci faccio qui, trasmissione di Rai 3 condotta da Domenico Iannacone. Quest’ultimo sembra non aver preso bene la notizia, e ha deciso di condividere sui social un lungo sfogo e un attacco diretto alla tv di Stato.

Domenico Iannacone accusa la Rai

"Per mamma Rai la qualità non paga", ha esordito Iannacone nel suo post. "Proprio ieri una persona, che ancora mi stima in Rai, mi ha inviato il rapporto Qualitel nel quale si stabilisce ogni anno, attraverso un campione ampio e attendibile di intervistati, quali siano i programmi più amati e apprezzati dal pubblico", ha spiegato il conduttore. "A leggerlo ci si convince che la Rai applica un metodo contrario ad ogni logica: più l’offerta è considerata meritevole e più essa viene maltrattata o peggio ancora cancellata". Iannacone ha sottolineato come il suo programma sia, secondo l’indagine Qualitel, uno dei titoli migliori dell’offerta Rai, considerato dal pubblico una delle trasmissioni di più alta qualità. "Vale per Che ci faccio qui, che all’interno di Rai 3 raggiunge il punteggio più alto e, più in generale nelle tre reti, risulta essere considerato, insieme a Super Quark , uno dei programmi di riferimento del Servizio Pubblico". Un duro attacco, quindi, quello del conduttore nei confronti dell’azienda per la quale lavora da più di vent’anni. "È proprio vero: la Rai fa le pentole ma si scorda di fare i coperchi".

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La replica della Rai

Al lungo sfogo di Domenico Iannacone, la Rai ha voluto replicare tramite un comunicato ufficiale, nel quale prende le distanze da quanto affermato dal giornalista. "Rai esprime tutto il proprio stupore perché non c’è stata alcuna cancellazione", si legge nella nota. E chiarisce i motivi dell’assenza del programma nei palinsesti: "Come Iannacone dovrebbe ben sapere, la Direzione Approfondimento aveva inserito il programma nel palinsesto di Rai 3 per quattro serate dal 9 settembre prossimo, attivandosi per la produzione già a inizio di quest’anno. Il cambio di società produttrice ha, però, creato alcuni problemi nella certificazione dei diritti del format che viene sempre richiesta". La Rai ha dunque spiegato di aver anche dovuto fare i conti con gravi perdite dal mancato rinnovo del programma, e informa che "la Direzione Approfondimento, anche in tempi più recenti ha incontrato l’agente di Domenico Iannacone e lo stesso Iannacone per ribadire l’interesse editoriale per il prodotto e ha dato una disponibilità di palinsesto nella prima parte del 2024, in attesa di riscontro. Nello stesso incontro, infine, Iannacone ha confermato di non essere neppure da un punto di vista produttivo in grado di realizzare il programma per settembre 2023".


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